Michael Jackson: The Experience
Quando il marketing non guarda in faccia a nessuno.
Rispetto a Just Dance 2 i programmatori hanno inserito un ulteriore elemento su schermo, che sembra uscito direttamente da Dance Central. In pratica, una serie di piccoli disegni esemplificativi compaiono sul video per suggerire al giocatore la prossima mossa da eseguire, in modo da rendere più facile la riproduzione delle coreografie anche senza averle necessariamente imparate a memoria.
Considerando però che spesso ci si trova di fronte a passi particolarmente complessi, in alcuni casi non è affatto semplice riuscire a replicarli in modo corretto. Fortunatamente Ubisoft ha pensato bene di inserire, oltre alla modalità principale, una vera e propria scuola di ballo, dove tre insegnanti spiegano al giocatore come eseguire anche i movimenti più complicati.
L'idea è davvero sensata, oltre a essere realizzata in modo piuttosto valido, ma c'è un dettaglio che rende la scuola quasi inutile, almeno ai fini del gioco. Le varie lezioni, infatti, inizialmente sono bloccate, e per poterle seguire è necessario guadagnare un determinato numero di stelle.
Ora... non per essere polemici, ma che senso ha? Se il giocatore si trova in difficoltà al punto da non riuscire a guadagnare abbastanza stelle nei vari brani, secondo quale logica le lezioni si sbloccano proprio sfruttando i risultati nelle partite?
Al di là di questi elementi, il gioco reagisce piuttosto bene, pur non rivelandosi preciso come il recente Dance Central di Harmonix (di cui potete leggere la nostra recensione seguendo questo link). I limiti tecnologici del Wiimote in termini di rilevazione appaiono evidenti, soprattutto quando si devono eseguire movimenti di polso particolarmente precisi.
Un simile problema potrebbe rivelarsi frustrante nel momento in cui si cerca di ottenere la prestazione perfetta con i brani più difficili (come Thriller, per esempio, che ha dimostrato di essere un avversario particolarmente duro da battere).
La track list è composta da 26 brani, appositamente selezionati per offrire il meglio della discografia di Michael Jackson (anche se ci sono alcune assenze piuttosto difficili da mandare giù, come Man in the Mirror o Dangerous, tanto per fare un paio di esempi).
Se siete disposti a ignorare questi elementi, sappiate che vi troverete fra le mani un titolo capace di avvicinarvi ad alcune delle coreografie più belle di sempre, e di offrire un divertimento genuino a tutti coloro che si butteranno in pista senza pensieri. Di sicuro i fan più accaniti di Michael Jackson soffriranno di fronte all'assenza di alcuni brani, ma il risultato finale è comunque decisamente valido.