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MicroBot

Conteso fra stress e relax.

Siete alla ricerca di uno sparatutto frenetico e in grado di rappresentare una sfida interessante? Durante gli scontri a fuoco di Microbot vi esalterete il giusto, ma le sparatorie non dureranno mai abbastanza da placare la vostra voglia di adrenalina.

È un vero peccato che un simile problema di bilanciamento vada a rovinare l'esperienza del titolo EA, anche perché la sua struttura generale non è affatto male. La gestione dei potenziamenti, in particolare, si è rivelata piuttosto intrigante e perfettamente in grado di mantenere costantemente vivo l'interesse del giocatore.

L'astronave a disposizione, infatti, può essere potenziata attraverso una vasta gamma di extra, tra cui spiccano armi aggiuntive, accessori ed elementi difensivi di ogni genere. Le modifiche all'astronave si ottengono collezionando i frammenti lasciati dai nemici sconfitti, e possono essere equipaggiate andando a riempire gli appositi spazi vuoti nel diagramma della nave.

Le ambientazioni sono pregevoli, anche se talvolta è difficile riscontrare somiglianze con il corpo umano.

Le combinazioni che possono essere sperimentate sono davvero molte, e spingono il giocatore a variare il proprio approccio al gioco in base ai potenziamenti acquisiti ed equipaggiati. Se preferite una strategia votata alla distruzione, sarete ovviamente portati ad aggiungere il maggior numero possibile di armi extra, andando in questo modo a sacrificare la quantità di energia, la potenza degli scudi, la velocità di movimento e via dicendo.

Durante i livelli è possibile cambiare in più occasioni configurazione, in modo da ritoccare gli elementi fuori posto per raggiungere la perfezione sotto ogni punto di vista. Oltre alle armi e agli elementi difensivi, è possibile trovare anche utili strumenti come un arpione con cui ancorarsi alle pareti o l'utilissimo strumento con cui rallentare il tempo.

I globuli bianchi possono rivelarsi dei preziosi alleati nella lotta contro i propri nemici.

Il gioco comprende una campagna principale caratterizzata da 20 livelli (giocabili da soli o in compagnia di un amico, a patto di farlo sulla stessa console), e una modalità sfida in cui non è possibile modificare la propria nave, se non all'inizio del livello.

L'assenza di una qualsiasi modalità multiplayer online rappresenta sicuramente un grosso limite, soprattutto considerando quanto risulti divertente il multiplayer offline, dove il secondo giocatore può scegliere in qualsiasi momento se unirsi all'azione o se abbandonare il campo.

Nonostante questo, comunque, MicroBot presenta un'innegabile mancanza di varietà che va a penalizzare la valutazione finale. Se i programmatori avessero bilanciato meglio le fasi di combattimento e quelle esplorative, probabilmente ci saremmo trovati fra le mani un prodotto ben più interessante, ma la realtà dei fatti ci mette di fronte a un titolo dalle buone potenzialità ma appesantito da una struttura non sempre all'altezza.

6 / 10
Avatar di Filippo Facchetti
Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.

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MicroBot

PS3, Xbox 360

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