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Microsoft può produrre una Xbox One economica?

Il Digital Foundry ci dice se è fattibile.

È ufficiale: Microsoft è in preda al panico. Nelle vendite, PlayStation 4 sta mettendo in seria difficoltà Xbox One e la voce apparsa da qualche giorno su Internet è che il colosso di Redmond stia per introdurre una nuova versione economica della console tagliando il prezzo di quella esistente. Aaron Greenberg ha gettato acqua sul fuoco nel fine settimana scorso ma l'indicazione che una nuova Xbox One a prezzo ridotto sia nei piani dell'azienda difficilmente verrà accantonata, soprattutto pensando a dati di vendita che, almeno per il momento, vedono Sony in vantaggio di tre console vendute a due nel Regno Unito. E le statistiche a livello mondiale confermano questo trend che favorisce PS4.

Con tutto questo in mente abbiamo pensato fosse interessante capire se una nuova e più economica Xbox One sia fattibile o meno dal punto di vista dell'ingegneria hardware e se Microsoft potrebbe prendere in considerazione una soluzione simile a breve termine.

Affrontiamo prima il lato economico dell'equazione. In termini di console vendute, la rivelazione di Sony del rapporto tra PS4 e Xbox One piazzate nel Regno Unito ci dice due cose. In primo luogo la PS4 è arrivata sul mercato in modo brillante: una combinazione di marketing superbamente gestito durante tutto il 2013, un prezzo interessante e, soprattutto, un prodotto eccellente. Ma anche i tre milioni di Xbox One piazzati a livello mondiale sono un risultato altrettanto lodevole. Infatti, tenendo conto delle gaffe disastrose e i continui dietrofront pubblici del marketing di Microsoft, qualcuno potrebbe anche definirlo un autentico miracolo.

Per una console che ha attirato su di sé così tanta negatività da parte dei core gamer, la realtà è che se non fosse stato per PS4, avrebbe raggiunto risultati ancora più eclatanti, probabilmente sarebbe stato il lancio della console di maggior successo della storia di Microsoft. La storia del software Xbox One è ancora più interessante. Nonostante sia la console più costosa, alcuni retailer inglesi ci hanno informato che la percentuale di giochi venduti per ogni console piazzata è in vantaggio rispetto a PS4, per quanto la forbice si stia chiudendo. Questo suggerisce che nonostante un numero minore di console vendute rispetto alla concorrenza, il prezzo elevato di Xbox One non ha messo ulteriormente in difficoltà gli utenti nell'acquisto di giochi. In effetti, quello che stiamo vedendo è esattamente quello che Sony ha predetto la settimana scorsa: un rovesciamento della situazione vista per PS3 e Xbox 360, nonostante la PS3 fosse più costosa rispetto a Xbox 360 per tutto il ciclo vitale della scorsa generazione.

Un'altra cosa da tenere a mente è che i cicli di vita di un prodotto di questo genere sono già programmati da anni mentre queste nuove console sono sul mercato da poco più di due mesi. Qualsiasi reazione a questo punto sarebbe affrettata, considerando il fatto che Microsoft deve giocare la carta Titanfall, che uscirà il mese prossimo. Non è propriamente un'esclusiva (uscirà anche su PC e Xbox 360), ma è sicuramente il pezzo forte del catalogo di Xbox One e forse la prossima killer application multiplayer per la next-gen. Quanto il gioco sia effettivamente valido è tutto da vedere ma presto ne sapremo qualcosa in più grazie alla prima beta pubblica.

"Il problema è l'impossibilità di trovare un'area in cui effettuare sostanziali risparmi senza intaccare il design"

La parte posteriore di Xbox One. La qualità costruttiva è già abbastanza scarsa ed è difficile trovare un'area in cui il design attuale possa essere rivisitato al risparmio. Quindi, se un'Xbox One economica è in previsione, dov'è possibile eventualmente intervenire?

Da una prospettiva più ampia, Microsoft ha affrontato il lancio con la chiara consapevolezza che non avrebbe potuto contrastare quello di PS4 in termini di puro volume di vendite, per non parlare della differenza di prezzo a suo svantaggio; non dimentichiamo infatti che nel corso degli anni, Xbox 360 si è sempre proposta come un'alternativa più economica rispetto a PS3. Lo spettro delle conseguenze derivanti dagli enormi errori commessi dal marketing si agita ancora nelle menti dei dirigenti, in particolare dopo un E3 assolutamente disastroso sul fronte delle pubbliche relazioni.

Nonostante questo, non si sono verificati tagli di prezzo prima del lancio che potessero confermare uno stato di panico di Microsoft e nemmeno la volontà di proporre una versione della console priva del Kinect, per ripristinare la parità di prezzo con PS4. Quindi, in termini di puro business è difficile immaginare, per un sacco di motivi, che Microsoft cambierà strategia così presto. Nel caso invece questo accada, quali sono le aree in cui sarebbe possibile intervenire per realizzare una nuova versione della console in grado di allinearsi al prezzo di PS4?

Come abbiamo visto nei nostri test iniziali, l'Xbox One non è sicuramente un prodotto particolarmente ricercato dal punto di vista costruttivo: il design è semplice e facile da produrre industrialmente, le plastiche sono economiche (le parti lucide della nostra unità sono già graffiate) e, scheda madre a parte, l'assemblaggio della console è considerevolmente meno complesso di PS4. Quindi, quali parti potrebbero essere sostituite con componenti più economici? E cosa potrebbe cambiare in 12 mesi in termini di costi della componentistica per arrivare a un effettivo risparmio da tradurre in una diminuzione di prezzo in grado di attrarre nuovi clienti? È infatti più che lecito pensare che Microsoft abbia già percorso tutte le strade possibili in fase di progettazione per arrivare a un rapporto di costo/produzione il più efficace possibile e quindi sia effettivamente difficile cambiare in corsa.

Diamo quindi un'occhiata agli interventi possibili. Il primo riguarda la rimozione del drive Blu-ray che molti considerano impraticabile per numerosi motivi. Non ci vuole un esperto di hardware per capire che una console senza lettore non sarebbe conveniente per gli utenti sul lungo periodo: questo in virtù dei prezzi dei download digitali e del fatto che un'infrastruttura di rete a banda larga in grado di supportare download continui nell'ordine dei 30 GB non è ancora disponibile a tutti gli utenti. Il gioco non varrebbe poi la candela: la rimozione del lettore Blu-ray contribuirebbe solo in minima parte alla riduzione del prezzo, rendendolo di poco più attraente.

"La rimozione del lettore Blu-ray contribuirebbe solo in minima parte alla riduzione del prezzo"

Il più grosso problema del Kinect è fondamentalmente la mancanza di giochi che lo supportino, insieme al mancato sviluppo delle funzioni media che avrebbero dovuto definire il sistema.

È difficile trovare il modo di risparmiare efficacemente in altre aree di progettazione dell'hardware. Il disco rigido da 500 GB è già la configurazione più economica disponibile per l'acquisto in massa, e anche se sono disponibili altre opzioni, scendendo più in basso si avrebbe un impatto sostanziale sull'utilizzo concreto della console dovuto al fatto che ogni gioco ha bisogno di essere installato completamente. Un costo chiave è rappresentato dal processore centrale dotato di GPU e CPU integrate a 28 nanometri. Questo diventerà progressivamente più conveniente, ma non in una misura che non sia già stata presa in considerazione nelle roadmap di Microsoft.

Significativi risparmi sul chip principale non entreranno in gioco fino a quando la produzione non avverrà usando procedimenti costruttivi capaci di arrivare a soglie inferiori, nell'ordine dei 18-20 nanometri; sulla base di quello che è successo sulle console della vecchia gen, occorreranno alcuni anni prima che questo accada. I risparmi su altri costi come il controller o le cuffie avrebbe un impatto sulle funzionalità essenziali del sistema di controllo e finirebbero per compromettere un'interfaccia su cui Microsoft ha investito milioni di dollari in sviluppo che non porterebbero benefici sostanziali.

inutile girarci intorno, il vero elefante nella stanza è Kinect, il sensore di movimento avanzato che incide per una gran parte del costo finale della console, in virtù del suo assemblaggio e dei materiali. Poco amato dai giocatori e ugualmente detestato dagli sviluppatori, vista la mancanza di software che lo supporta, la sua inclusione obbligatoria nell'Xbox è considerata da molti del tutto superflua alle finalità ludiche, soprattutto perché la console funziona bene anche con la periferica scollegata.

La domanda che ci dobbiamo porre è perché il Kinect sia ostinatamente incluso nel bundle. Microsoft è stata piuttosto chiara su quest'aspetto e vede l'Xbox One come il Re del salotto e ritiene che questa sia la migliore scommessa per rendere vincente la console a lungo termine presso il pubblico mainstream. Lasciando Kinect fuori dalla scatola aumenterebbero le vendite nell'immediato ma se la fotocamera è vista come il grimaldello per arrivare un nucleo di utenti ben preciso e diverso dal target tradizionale, toglierla rappresenterebbe un dietrofront concettuale (l'ennesimo) con conseguenze incalcolabili nel medio e lungo periodo. Infatti, con la frammentazione del mercato che ne risulterebbe, Kinect potrebbe effettivamente morire in breve tempo, per la gioia dei suoi detrattori più accaniti.

Modifiche sull'hardware a parte, un semplice taglio di prezzo potrebbe essere l'unica strada percorribile: nel Regno Unito abbiamo già visto alcuni rivenditori diminuire il prezzo di circa 20 Sterline e questo potrebbe suggerire che ci sia un certo spazio di manovra in tal senso.

"Nel Regno Unito alcuni rivenditori hanno tagliato il prezzo di circa 20 Sterline: questo suggerisce che ci sia uno spazio di manovra in tal senso"

Rimuovendo Kinect, Microsoft finirebbe per togliere buona parte del potenziale che il sistema ha nel distinguersi dal suo maggiore concorrente. Comparazioni come questo testa a testa in Tomb Raider suggeriscono che ridurre l'Xbox One a una piattaforma economica in grado di far girare gli stessi giochi di PS4 potrebbe non essere la risposta ai suoi problemi.Guarda su YouTube

La verità è che, dopo aver buttato milioni di dollari vendendo in perdita il loro hardware con le vecchie console, Sony e Microsoft hanno deciso che con questa Gen sarebbero rientrate dell'investimento immediatamente, guadagnando su ogni singolo pezzo venduto. Microsoft ha dovuto affrontare le enormi spese della divisione Xbox durante l'era 360 come un investimento a lungo termine per competere ad armi pari contro un marchio PlayStation reduce dei trionfi dell'era PS2. Lo stesso design delle console next-gen suggerisce come non sia più sostenibile l'acquisto di un nuovo pubblico attraverso investimenti massicci e difficili da recuperare. Rispetto alle console precedenti, PS4 e Xbox One sono state quindi progettate in modo molto tradizionale, un elemento confermato dalle numerose similitudini a livello di architetturale.

Quindi, quali sono le strade percorribili da Microsoft qualora continuasse l'attuale trend negativo? Se le vendite di Xbox One non sono all'altezza delle aspettative - e in effetti a Redmond qualche pezzo grosso sta già sudando freddo - allora il piano d'azione più logico consiglierebbe di puntare a una riduzione di prezzo prima di considerare qualsiasi altro intervento. Oltre a questo, l'unica opzione praticabile sarebbe quella di rimuovere il Kinect, eliminando però gran parte di ciò che rende l'Xbox One unica nel suo genere. Agli utenti rimarrebbe una piattaforma meno potente di PS4 capace di differenziarsi solo per la presenza delle esclusive: non certo il massimo alla luce di alcune poco lusinghiere comparazioni multipiattaforma che abbiamo eseguito finora. Non ci vuole molto a rendersi conto del perché Microsoft non prenda in considerazione, almeno per ora, una soluzione del genere.

La vera alternativa è che Microsoft riesca rendere Kinect, e di conseguenza la console stessa, uno strumento credibile come media integrato, catturando finalmente l'interesse del mercato. È una bella sfida ma considerevolmente più semplice che non produrre una nuova Xbox One in grado di competere con Sony e di dimostrarsi finanziariamente sostenibile sul lungo periodo.

Nel complesso, il nostro sospetto è che entro la fine di quest'anno ci troveremo di fronte a un semplice taglio di prezzo di Xbox One. Analizzata attraverso il prisma della base dei giocatori console e della stampa specializzata, la battaglia tra Microsoft e Sony viene spesso considerata come una questione da tutto o niente in cui mosse disperate sono indispensabili per garantire il futuro della piattaforma di Microsoft.

La cruda realtà ci porta invece ad affermare che a risolvere i problemi di Redmond non sarà una console radicalmente ripensata nella sua struttura per competere col prezzo con PS4, perché a livello produttivo e di materiali non ci sono spazi di manovra per farlo. Ma ancora più importante, vista la vocazione che Microsoft ha voluto dare alla sua piattaforma, è la considerazione che nemmeno un nuovo hardware riuscirà a risolvere la difficile situazione di business che Microsoft si troverà ad affrontare nei prossimi anni.

Traduzione a cura di Matteo “Elvin” Lorenzetti