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Midnight Club: Los Angeles

Demoni della velocità nella città degli Angeli.

Spostandoci dal Cruise Mode verso la lobby per dedicarci ad una serie di Ordered Races -le gare libere vincolate soltanto da checkpoint che costituiscono il marchio di fabbrica di Midnight Club. E c'è da dire che nel paesaggio di Los Angeles funzionano se possibile ancora meglio del solito, grazie anche alle strade sfuggenti e alla varietà di quartieri della capitale mondiale dell'intrattenimento.

Non che ci siano solo strade vere e proprie da percorrere -segnaliamo tra le altre cose rotaie, l'acquedotto del celebre inseguimento di Terminator 2 e le spiagge di Santa Monica. Fate solo sempre molta attenzione alle variazioni di percorso, ed occhio a prendere la scorciatoia sbagliata: i labirinti di LA potrebbero farvi impiegare interminabili minuti per arrivare al checkpoint successivo, anche se vicinissimo a voi sulla mappa (cosa del tutto reale, come ben sa il nostro editor Tom...).

Le gare su circuito sono leggermente meno interessanti in generale, benché Downtown sia in grado di offrire spunti puramente tecnici ricchi di fascino. Non mancano anche le Unordered Races (basate sull'idea di raggiungere i check point secondo un ordine non stabilito, fino ovviamente all'arrivo), le Landmark Races (corse senza checkpoint lungo tragitti di interesse prettamente turistico) e tutta una varietà di modalità Capture the flag.

E proprio il Capture the flag funziona sorprendentemente bene in Midnight Club. Ancora una volta il peculiare setting con la sua ricchezza di scorciatoie e di incroci a griglia, rende il tutto un divertente gioco di evasione, astuzia e attenta scelta dei percorsi più che una mera caccia in stile gatto contro topo. Il semplice contatto permette di passare la bandiera, e facendo un incidente si perde il possesso del prezioso vessillo. Da segnalare anche il fatto che la vettura che porta la bandiera venga leggermente rallentata, in modo da rendere più pepate le cose.

You're gonna diiiiiiiiiiiiieeeeeeeee...

Il Capture the flag è disponibile come "Free for all", modalità in cui avrete una serie di bandiere da conquistare e depositare in particolari punti, come "Splitbase", un gioco tutto di squadra con due team che si contendono la bandiera da portare alla rispettiva base, come "Basewar", ovvero una caccia alla bandiera altrui o come "Stockpile", vale a dire una lotta all'ultima bandiera.

E per dare un tono ancora più acceso alla competizione, è anche disponibile la possibilità di inserire per la città una serie di power-up di stampo prettamente comico/fantastico. Un'opzione in più per inasprire i già spettacolari incidenti (soprattutto nel Capture the flag...), che però non risulta del tutto coerente e coesa con il resto del game design.

...eeeeeeeeeaaarrrrrgggggghhhhhh.

E' però la doppia meccanica di turbo a dare un che di davvero speciale al multiplayer di Midnight Club: partirete con parecchie dosi di nitro già a disposizione (ricaribili passando attraverso le stazioni di servizio), e riuscirete ad accumularne ancora di più seguendo le scie dei rivali. E dunque via libera ad una guerra senza esclusione di colpi fatta di turbo, derapate chirurgiche ed inseguimenti in cui la distanza di sicurezza è un concetto non pervenuto, lanciati a tutto gas per le popolate strade cittadine.

Tutto ciò da' al mutiplayer di Midnight Club: Los Angeles una carica speciale. Le scariche di adrenalina più genuine arriveranno dai caotici incidenti e dall'elevata distruttibilità dell'ambiente di gioco (perché come per Burnout anche qui schiantarsi è sempre e comunque un divertimento e non una fonte di frustrazione), esaltate anche da una soundtrack elettronica e fortemente rappresentativa dello spirito del luogo. Il gioco è insomma proprio come la città: enorme, non proprio intelligente e per qualche misteriosa ragione ammaliante.

Midnight Club: Los Angeles sarà disponibile dal 24 ottobre per PlayStation 3 e Xbox 360.