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Might & Magic: Heroes VI

La strategia a turni torna protagonista!

Le mappe di gioco da quanto abbiamo avuto modo di vedere sono più generose in termini dimensionali, sebbene celino meno risorse (meno male!) da raccogliere rispetto al passato e abbiano alcune strutture uniche che costringono in pratica a seguire percorsi obbligati per poter usufruire dei bonus previsti.

Anche la ridotta necessità di controllo delle proprie città, non essendo ad esempio più necessario entrare fisicamente al loro interno, e il loro essere gestibili tramite un semplice albero decisionale, concorrono nell'ottica di incentrare l'attenzione del giocatore più al contesto dell'azione piuttosto che annoiarlo nella micro gestione delle risorse.

Novità invero alquanto interessante riguardante le roccaforti è inoltre la possibilità di renderle aderenti alla propria fazione una volta conquistate, rimodulando eventualmente la loro struttura a nostro piacimento e gestendo così in maniera univoca il calderone di truppe che avrete a disposizione.

Dal punto di vista delle battaglie invece il terreno di scontro è ora più ampio e soprattutto dinamico, cosa che richiede una pianificazione più oculata rispetto al passato e che rende il tutto maggiormente appetibile anche ai novizi della strategia a turni, abituati forse a una frenesia e a una dinamicità qui apparentemente sconosciuti. Spiace però vedere un numero così elevato di “curatori” sul campo, cosa che in alcuni scontri mi ha un po’ sconfortato visto il tira e molla per avere la meglio sul nemico.

La palette di colori rende il tutto molto bucolico. Peccato per la mancanza degli elfi come fazione giocante.

Grande enfasi e ultima grande novità è la focalizzazione di Heroes VI sulla condivisione dei contenuti, sia attraverso l'integrazione con Skype, sia attraverso l'introduzione del concetto di Conflux.

In pratica tutte le mappe delle varie campagne che vi troverete ad affrontare vi permetteranno di appuntare alcune note che i giocatori in quel momento connessi potranno visionare ed eventualmente commentare.

Ma non è finita qui: potrete anche creare attraverso il profilo online la vostra dinastia personale, “specializzandola”, scegliendo le armi del destino e le caratteristiche che più vi aggradano, così da poter realizzare l’armata dei vostri sogni.

Se si raggiungerà una massa critica questa caratteristica, nell’era dei social network, potrebbe essere il classico puntello in grado di far cambiare il passo a un titolo che già nella modalità a singolo giocatore si dimostra decisamente agguerrito.

Alcune strutture, messe sotto controllo, regalano bonus importanti.

Giusto una veloce carrellata per quello che è il comparto grafico, personalmente non fra le mie preoccupazioni principali in questo giro di anteprima: le mappe, le unità e in generale il mondo di gioco si difendono infatti in maniera egregia, risultando ben caratterizzati e in grado di donare un aspetto generale più adulto rispetto al recente Clash of Heroes e pertanto in linea con la tradizione della serie.

Davvero interessanti invece i filmati, sia di presentazione delle mappe che quelli relativi ad alcuni fasi di combattimento, sebbene questi ultimi siano forse un po' brevi per gonfiare adeguatamente l'ego di un eroe in battaglia; peccato tuttavia per una recitazione sulla quale in questo momento nutro qualche riserva e che nel complesso rasenta un livello appena sopra la sufficienza.

Detto questo, le premesse per un altro ottimo titolo in grado di bissare il successo degli episodi precedenti ci sono tutte, anche perché onestamente la struttura di fondo è quella che ha dato tante soddisfazioni in passato, e le poche aggiunte si integrano alla perfezione con uno meccanismo tanto collaudato, riuscendo nella non facile impresa di donare un poco di freschezza al franchise.

Aspettiamo quindi settembre per mettere le mani su quello che si preannuncia essere un ottimo inizio di stagione per il PC e in generale un titolo che merita perlomeno di essere provato da tutti gli amanti della strategia e dei mondi fantasy. Se sarà un capolavoro, solo il tempo saprà dircelo…

Avatar di Roberto Bertoni
Roberto Bertoni: Proveniente dalla ridente Brianza, è cresciuto a pane e Amiga. Ama inoltre in maniera viscerale il retro, ma solo videoludico. Piatto preferito: pollo con la carrucola in mezzo.
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