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Mikami parla dei primi concept di Vanquish

Qualche idea per un sequel.

Dopo aver lasciato PlatinumGames, Shinji Mikami ha rivelato che originariamente Vanquish era un gioco del tutto differente dallo shooter che qualche settimana fa è arrivato nei negozi.

Il protagonista Sam, per fare un esempio, era stato ideato come un robot, controllato in remoto da tre differenti operatori.

"Nella visione originale di Vanquish, non c'era nessuno dentro la tuta di Sam. Il protagonista era controllato in remoto da tre piloti differenti", ha dichiarato Mikami sul blog di PlatinumGames.

"A seconda del pilota che lo controllava in quel momento, la forma di Sam cambiava, poiché ogni pilota era stato addestrato in una disciplina specifica, per esempio nell'utilizzo del fucile di precisione, nel combattimento in mischia e così via. Questo robot era così in grado di cavarsela efficacemente in un gran numero di situazioni di combattimento".

"Pensavo che dall'interazione dei tre piloti sarebbe potuto emergere qualcosa di interessante, proprio come in Kamen Rider Den-O. L'idea però venne abbandonata presto, anche se personalmente credo che avesse dei punti di forza". Il concept, sottolinea Mikami, come spesso accade nei videogiochi potrebbe anche emergere successivamente, magari con il sequel di Vanquish.

Il creatore di Resident Evil non lavorerà però a un'eventuale sequel di Vanquish. Come si legge sul blog di Tango Gameworks, Mikami è al momento al lavoro su un un progetto per ZeniMax, nuovo proprietario dello studio. Il designer sta inoltre collaborando con Suda 51 allo sviluppo di Shadows of the Damned.