MGW 2018: Super Smash Bros. Ultimate - prova
Botte da orbi alla fiera milanese.
Alla Milan Games Week 2018, Nintendo ha allestito un grande stand e Super Smash Bros. Ultimate (insieme a Pokémon Let's Go Pikachu and Eeeve) era sotto i riflettori essendo una imminente e grossa release per il periodo più "caldo" dell'anno: quello delle festività natalizie. La grande N ha quindi dedicato al gioco un grande stand, con una 'gabbia' in cui si svolgevano tornei competitivi con la presenza di pro players (che Lorenzo Mancosu ha sfidato e in qualche occasione anche battuto!)
Super Smash Bros. Ultimate non deve essere considerato come un remaster con più contenuti del capitolo per Wii U, non è insomma una sorta di Mario Kart 8 Deluxe. Considerarlo tale sarebbe infatti un grosso errore. Il nuovo capitolo per Nintendo Switch è infatti il più grande e il più profondo Super Smash Bros. mai creato, ed è ricco, ricchissimo di novità nel roster, nelle arene, nelle modalità di gioco, nella soundtrack e nei vari extra. Il nuovo titolo non solo comprende tutti i personaggi dei capitoli precedenti, anche quelli che erano comparsi solo una volta, ma ne aggiunge di nuovi e molti di questi sono stati richiesti a gran voce dai fan, arrivando a ben 72 lottatori.
Da sempre, Super Smash Bros. offre ai fan la possibilità di darsele di santa ragione utilizzando i personaggi storici di Nintendo, ma anche quelli delle serie 'third party' che hanno fatto grandi le console della big N, come Mega Man, o Sonic dal nuovo millennio. All'appello di questa adunata mancava però una saga che definirla storica è persino riduttivo: Castlevania. Ecco, avete capito bene: in Ultimate ci saranno come personaggi giocabili Simon Belmont (di Castlevania II: Simon's Quest) e Richter Belmont (di Rondo of Blood), con Alucard di Symphony of the Night che compare come assistente alla lotta. A corredo di questi iconici personaggi ci sono tante arene dedicate, sia in versione standard che ruined e omega, e ben 34 tracce musicali tratte dalla serie di ammazzavampiri, con pezzi storici come Bloody Tears e Dwelling of Doom di Simon's Quest e Dance of Illusions di SOTN.
La colonna sonora del gioco, nella sua interezza, è composta da oltre 800 brani, un numero impressionante e mai visto nella la serie. La colonna sonora è un elemento fondamentale e imprescindibile per l'immedesimazione nel personaggio che ci sta a cuore, con cui siamo cresciuti sulle vecchie console. Questo Nintendo lo sa bene, visto che è stato quel che ha reso Smash così unico e inattaccabile dagli altri brawler che negli anni han cercato di spodestarlo dal suo primato in questo genere. In più, ai giocatori sarà offerta la possibilità di scegliere le tracce durante la lotta.
Anche le arene non sono mai state così tante, e oltre al numero di base già ampio (oltre 100), tutte si trasformano durante i match e hanno una versione 'Le Rovine' e 'Destinazione Finale'. Inoltre, quelle già presenti nei precedenti giochi sono state rifatte e abbellite per risultare fresche e più profonde di come le ricordiamo. Non mancano le aggiunte dalle nuove uscite, visto che ad esempio sarà presente New Donk City del pluripremiato Super Mario Odyssey. Insomma, una varietà davvero notevole per il brawler in direttiva d'arrivo su Nintendo Switch.
Tutte le postazioni per provare il nuovo Smash erano equipaggiate con Pro Controller, il top di Nintendo per quanto riguarda giocabilità e features, visto che il pad Nintendo abbina ai controlli e la maneggevolezza classici dei pad (e c'è la croce direzionale) anche la vibrazione HD e i motion controls caratteristici dei Joy-Con. Sappiamo comunque che il gioco sarà compatibile coi controller Game Cube tramite adattatore USB, lo stesso di quello commercializzato per Wii U. Ma passiamo adesso al provato e alla nostra esperienza lanciandoci nella mischia!
La versione demo portata da Nintendo alla fiera milanese consentiva esclusivamente di provare la modalità classica. Con quattro controller collegati, ci siamo affrontati in battaglie tutti contro tutti. Sappiamo però che nella versione finale ci sarà la possibilità di affrontarsi nella modalità Smash di Gruppo con partite 3vs3 o 5vs5, e organizzare tornei fino a 32 giocatori. Tra le novità riguardanti le modalità di gioco, citiamo anche un'interessante Mischia Totale, in cui saremo chiamati ad affrontare uno ad uno una serie di lottatori del roster scelti arbitrariamente.
Pad alla mano, il gameplay è risultato subito super familiare, mantenendo lo stesso identico DNA fin dai tempi del primo capitolo per Nintendo 64, dopo qualche minuto ci si accorge che tutto è stato portato ai limiti estremi dell'esperienza ottenibile. Nintendo Switch muove una gran quantità di elementi su schermo, con le arene che si trasformano e pongono ostacoli che spesso interagiscono col giocatore. Anche in quattro giocatori, tutto girava fluidamente a 60fps inchiodati, senza impuntamenti, e questo è fondamentale per Smash Bros. Come sempre, ogni personaggio, oltre alle sue abilità speciali, ha diversi parametri di velocità, inerzia, potenza e destrezza, quindi arriva benvenuta la possibilità di scegliere l'arena prima del personaggio. Ci è sembrato però che il gameplay fosse leggermente meno frenetico rispetto ai precedenti capitoli, sicuramente non ai livelli del frenetico Melee. Probabilmente una mossa compiuta nel tentativo di renderlo più accessibile a diverse fasce di pubblico.
La quantità di armi e oggetti che spunta su schermo a ritmo frenetico è impressionante, invogliando i giocatori a fare delle scelte veloci che, se prese in modo felice e col giusto tempismo, possono condizionare una partita e regalare una vittoria. Spettacolari come non mai le mosse finali eseguibili raccogliendo la classica sfera col logo di Smash, ma a queste si aggiunge una nuova mossa speciale, meno potente ma molto efficace. Ogni giocatore ha infatti una barra di energia che si va riempiendo nel corso della lotta, e una volta riempita ci permette di liberare un attacco speciale. Ad esempio, Cloud Strife (che abbiamo provato) ha la classica Limit Break, che farà felici i fan di Final Fantasy VII.
Passando all'aspetto tecnico, uno dei punti deboli della versione Wii U era la presenza di tanto aliasing. Per raggiungere una fluidità costante a 60fps, Nintendo era dovuta scendere a qualche compromesso con la qualità. Questa volta, però, i bordi dei personaggi, delle armi, degli oggetti e degli elementi poligonali, sembrano aver ricevuto il giusto trattamento di anti-aliasing che ormai è richiesto dagli standard visivi moderni. Nintendo ha dichiarato in precedenza che il gioco girerà a 1080p in configurazione docked e 720p in portatile, ma non è escluso che gli sviluppatori siano ricorsi allo scaling dinamico della risoluzione, ormai la tecnica del futuro, sempre più utilizzata nei giochi più recenti. Sicuramente, tale eventualità non sfuggirà ai nostri amici del Digital Foundry, quindi lo scopriremo presto nel caso.
I contenuti disponibili nella demo presente alla Games Week erano solo una minima parte dell'esperienza finale di Super Smash Bros. Ultimate, ma in questa occasione ci interessava maggiormente valutare le sensazioni durante la lotta, il peso e la fisica dei personaggi, e le eventuali novità nell'ambito di mosse e tecniche speciali. Siamo rimasti soddisfatti dall'aver potuto testare le novità al gameplay core, ma siamo allo stesso tempo curiosi e desiderosi di mettere mani su tutte le altre novità e sulla gran mole di contenuti che promette di offrire Super Smash Bros. Ultimate, il più imponente e profondo Smash Bros di sempre. Restano da valutare comparto multiplayer online, supporto agli amiibo e tanto altro. Appuntamento allora ai primi di dicembre quando avremo a disposizione il gioco completo per la nostra imperdibile recensione.