Minecraft: PlayStation 3 Edition - review
Minimalista fuori, ricchissimo dentro.
Nonostante l'enorme popolarità, Minecraft è uno di quei giochi di cui è fin troppo facile disinteressarsi a prima vista. Capace di ispirare molti titoli come Terraria e il già popolare Starbound, e praticamente di creare un nuovo genere, il cult di Mojang non attira sicuramente a una prima occhiata a causa di un aspetto grafico minimalista e dell'apparente mancanza di scopo.
Per quanto ben riuscito, il successo planetario creato da Markus 'Notch' Persson viene spesso considerato adatto solo a chi ha troppo tempo libero o è capace di progetti grandiosi al cui confronto impallidisce la prima casetta che in molti si ritrovano a costruire.
In realtà la modalità Creativa di Minecraft, quella in cui si può costruire con ben pochi limiti e che rappresenta la massima espressione del sandbox, non è l'unica disponibile. Una lunga quest è fornita dalla modalità Sopravvivenza, in cui mostri di vario tipo vagano impunemente di notte alla ricerca di vittime come Steve, il nostro avatar.
Il fascino maggiore di Minecraft resta in ogni caso la possibilità di costruire (e distruggere) facilmente di tutto, ingegnandosi per assemblare attrezzi e aumentare le risorse a proprie disposizione, arrivando a creare tutta una serie di oggetti, da tomi per incantare oggetti o addirittura portali, a più comuni meccanismi.
"Nulla da eccepire sull'adattamento dei controlli"
Il grosso dubbio sulla versione console di un sandbox in cui l'attività principale è costruire, riguarda ovviamente i controlli. Nulla da eccepire sull'adattamento in questo senso: tutti i tasti del pad, sia frontali che dorsali, sono utilizzati a dovere e il movimento risulta ben calibrato. Collocare un blocco nel punto desiderato o scavare un blocco di materiale isolato tra altri, è facile e non crea problemi di sorta.
L'utilizzo di strumenti come la fornace è reso più semplice da alcune opzioni, come quella di divisione dei materiali. L'unica azione scomoda da eseguire è la corsa, che richiede la doppia pressione in avanti dello stick analogico sinistro. Niente di troppo problematico ma fallire uno scatto nel momento in cui si scopre di essere stati avvicinati da un Creeper può portare a una rapida morte con conseguente perdita dell'equipaggiamento.
Disponibili in questa edizione PS3 anche le modalità multiplayer in locale e online: la prima prevede lo split screen per quattro giocatori, la seconda permette a un massimo di otto giocatori di condividere un mondo. Le opzioni disponibili consentono di aprire l'ingresso nella propria sessione solo a utenti nella propria lista amici, o di limitare le partecipazioni tramite invito.
"L'unica azione scomoda da eseguire è la corsa"
La differenza dalla versione madre, che farà sicuramente storcere il naso a chi segue Minecraft già da un po', è la dimensione ridotta del mondo di gioco, limitata come su Xbox 360. I mondi non sono eccessivamente piccoli ma sicuramente chi si è già cimentato sulla versione PC si sentirà leggermente imbrigliato in questa nuova edizione. Viene naturale pensare quindi che su console il titolo sia stato castrato ma è bene prendere questa nuova versione per quello che è, ovvero una rielaborazione.
L'originale Minecraft su PC è irraggiungibile per molti motivi: prima di tutto molto ha una community più vasta e, per citare un singolo elemento in grado di fare la differenza, un supporto inesauribile per quanto riguarda mod e contenuti, capaci di prolungare a dismisura l'esperienza e tenere la noia a distanza di sicurezza.
La PS3, come l'Xbox 360, è inoltre abbastanza indietro nella tabella di marcia per quanto riguarda le feature, e sembra che lo sviluppo procederà parallelamente con l'inclusione di alcune caratteristiche selezionate, invece che sul rimettersi in pari con la versione PC.
"Minecraft resta molto ricco di contenuti e possibilità anche su PS3"
Lo spirito di Minecraft però c'è tutto. Le dimensioni della mappa sono piccole solo in ottica relativa, e ogni mondo generato sarà comunque in grado di scoraggiare i neofiti con le sue distanze da percorrere e allo stesso modo di appassionarli con i diversi biomi, le infinite possibilità a disposizione e le numerose scoperte da fare.
In generale parliamo di una versione ben realizzata, capace di regalare lo stesso inspiegabile 'sense of wonder' del suo progenitore e le stesse sensazioni di scomoda tensione durante le prime notti in quella casetta sperduta, che vi troverete a costruire tenendo d'occhio la discesa del sole quadrato verso l'orizzonte.
Minecraft resta quindi molto ricco di contenuti e di possibilità anche su PS3, sebbene al primo impatto non si direbbe. Più di un giocatore, sottoscritto compreso, ha dato una riluttante chance al titolo di Mojang ritrovandosi ad apprezzarlo a dispetto delle previsioni.
Se siete giocatori dell'edizione PC non troverete alcun motivo per passare a questa versione, che metterebbe solo una briglia al vostro estro. Se invece finora siete stati lontani da Minecraft solo perché PS3 è la vostra piattaforma di scelta, potreste provare la demo e ritrovarvi a voler investire più ore di quante ne abbiate a disposizione in questo bizzarro, sorprendente, spensierato e a tratti poetico sandbox.