Minecraft RTX - prova
Minecraft si rifà il trucco.
Non capita spesso che una singola tecnologia grafica scateni tutto questo putiferio. Eppure il Ray tracing, ovvero -detto con parole molto semplici- l'accurato calcolo di ogni raggio di luce presente sulle schermo di un videogioco e soprattutto di ogni suo "rimbalzo" sulle diverse superfici, potrebbe realmente cambiare tutto.
Beh, forse non tutto, dato che questa tecnologia non influenza in nessun modo il gameplay, ma sicuramente promette di far fare alla grafica dei videogiochi quel balzo generazionale che da un bel po' di anni stavamo aspettando. Perché vanno bene modelli poligonali sempre più complessi e articolati, o risoluzioni a 2, 4 o 8K, ma è la luce a cambiare tutto. È lei che definisce i colori, i bordi, i contrasti. Senza considerare le trasparenze, i riflessi e persino la sensazione di profondità.
La dimostrazione più palese, probabilmente, potrebbe arrivare da Minecraft. Il gioco di Mojang, come tutti sapranno, è formato da un insieme di cubi di colore e consistenza differente: ci sono quelli di mattoni, quelli di lava e quelli di vetro. All'apparenza, quindi, il blockbuster di Microsoft può sembrare piuttosto semplice coi suoi profili squadrati e i personaggi abbozzati. Basta però applicare la discreta gestione delle luci della versione attualmente in commercio ed ecco che i professionisti sono in grado di creare paesaggi meravigliosi con i pochi strumenti che hanno a disposizione. Dungeon oscuri, città che si illuminano di notte e vulcani che eruttano lava. Tutto davvero molto bello, ma con il Ray tracing si passa letteralmente su di un altro livello.
In un evento organizzato da Nvidia abbiamo potuto esplorare due ambientazioni create all'interno della nuova versione di Minecraft per Windows 10, chiamata con poca fantasia Minecraft RTX. La prima era costruita ad hoc per la demo e ci ha dato la possibilità di girare indisturbati per una casa dall'aspetto moderno, piena zeppa di luci e superfici riflettenti. Alcuni di questi elementi sono stati creati proprio per valorizzare il Ray tracing e in effetti in alcuni frangenti le tante superfici riflettenti, le luci e tutto il resto spiazzavano persino per la loro complessità, soprattutto se confrontate con la medesima ambientazione priva di questo effetto.
Le zone buie erano in grado di valorizzare i contrasti tra i chiari e gli scuri, con una propagazione dell'illuminazione davvero naturale ed evocativa. Una singola finestra in una stanza vuota faceva filtrare un unico raggio di sole, mentre tutto il resto rimane in un'evocativa ombra. Nelle zone chiare, invece, era possibile ammirare la granulosità delle superfici, la gestione di ogni singola fonte di luce e la tridimensionalità del paesaggio.
Quest'ultimo miglioramento era visibile principalmente nella seconda mappa, creata con gli strumenti standard di Minecraft. In questo caso il Ray tracing trasformava una distesa di blocchi verdi piuttosto piatta in un'affascinante foresta tropicale. I raggi di luce che penetravano tra le foglie e la foschia che permeava l'atmosfera aggiungevano un senso di profondità eccellente alla scena, trasformandone completamente l'aspetto. I contorni, infatti, venivano sfumati e quello che doveva essere un monotono insieme di cubi è diventato un paesaggio più naturale e affascinante, pur mantenendo la cifra stilistica del gioco di Mojang.
Uno degli elementi che beneficia maggiormente del Ray tracing è sicuramente l'acqua. Grazie alle nuove istruzioni il liquido è realmente trasparente e consente di vedere persino il fondo di un fiume o una piscina. Le cascate sono cristalline e l'impressione è quella di trovarsi di fronte ad un luogo incontaminato.
Dal punto di vista del gameplay questa scelta non è il massimo: cascate e fiumi sono talmente trasparenti da essere complessi da vedere in ambienti articolati, rendendo quindi difficile comprendere dove poter agire e dove no. Ma l'intento dei creatori del livello era sicuramente scenico e in questo caso l'effetto c'è tutto. Anche perché le demo presentate consentivano di attivare e disattivare il Path tracing con la semplice pressione di un tasto, in modo evidenziare in maniera chiara la differenza tra il prima e il dopo.
Con Path tracing si intende -sempre semplificando- una sorta di "forma avanzata" del Ray tracing, che include tutta una serie di effetti visivi aggiuntivi, oltre che un calcolo delle luci su praticamente qualunque pixel presente a schermo.
Grazie all'hardware messo a disposizione da Nvidia l'applicazione di queste istruzione era immediata, ma nonostante la 2080ti equipaggiata il gioco non ha quasi mai superato i 45 frame al secondo col Path tracing attivato.
Ovviamente la versione finale di Minecraft RTX sarà meglio ottimizzata e consentirà di decidere in maniera più puntuale quali effetti attivare e quali no, così da adattare l'esperienza all'hardware di ognuno. Inoltre queste istruzioni saranno messe a disposizione dei giocatori, cosicché questi possano moddare tutto, come da tradizione.
Come dicevamo queste meraviglie hanno un costo, nel senso letterale del termine, visto che servirà una scheda grafica di ultima generazione per poter attivare questi miglioramenti. In questo caso, però, sarà semplice comprendere il costo di questo upgrade. Il Ray tracing è una tecnologia che non solo rende più bello un videogioco, ma ne trasforma completamente l'atmosfera, agendo su ogni singolo oggetto presente a schermo.
L'eccellente utilizzo fatto in Control, quindi, potrebbe essere solo la punta dell'iceberg per questa tecnologia. Minecraft RTX ci ha mostrato alcuni scampoli di questo futuro e ci ha fatto capire come, la prossima generazione potrebbe davvero segnare quel balzo tecnologi atteso da molti. Un futuro che è già presente su PC grazie alle schede RTX di Nvidia, ma che potrebbe essere il biglietto da visita migliore per Stadia e le console di nuova generazione.