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Mirror's Edge

Una questione di "fede".

Sin dal suo annuncio si è molto discusso di Mirror's Edge, un action-adventure atipico e per certi versi innovativo. Come altri titoli del genere, il gioco richiede di muoversi da un punto A ad un punto B e di esguire la corretta combinazione di mosse per raggiungerlo. Ma a differenza della maggior parte di loro, Mirror's Edge presenta l'azione da una prospettiva in prima persona. Per tale ragione il titolo è spesso inteso come un action-adventure con forti richiami al genere FPS, ma di fatto sembra avere molto più in comune con i racing games.

In effetti questa è stata la nostra impressione nella modalità Time Trial durante un recente hands-on. Abbiamo infatti scoperto che c'è una ricca selezione di percorsi, ognuno dei quali presente in un livello dello Story Mode. Lo scopo è quello di raggiungere la fine del tracciato nel minor tempo possibile, guadagnando i checkpoints evidenziati lungo il tragitto. Ovviamente, c'è molto altro nella modalità Time Trial di Mirror's Edge oltre che tentare di battere il tempo.

All'inizio dovrete prendere familiarità con i controlli. Poiché questa sezione non prevede alcun combattimento, vi dovrete preoccupare soltanto delle levette analogiche e di tre pulsanti sensibili al contesto di gioco. La levetta sinistra guiderà Faith (la protagonista del titolo) mentre quella sinistra servirà a muovere la visuale. Il pulsante L1 vi consentirà di saltare gli oggetti e di volteggiare acrobaticamente sopra di essi. L2 sarà invece deputato ad evitare ostacoli e rotolare di fianco. R2 servirà infine per tenervi ben saldi ciondolando da svariate sporgenze.

Apprendere le manovre basilari è davvero semplice. I controlli rispondono efficacemente, gli elementi sensibili al contesto sono perfettamente sensati e non passerà molto tempo prima che voi possiate correre, saltare, volteggiare, scivolare e schivare con estrema facilità. Tutto ciò rientra nella modalità in singolo, ma nel Time Trial non si tratterà solo di vedere se siete in grado di eseguire le corrette movenze, ma anche di farlo al momento giusto e scegliendo il percorso migliore attraverso ogni livello.

L'eroina di Mirror's Edge si chiama Faith, vale a dire Fede. Come quella che ci vuole per un salto del genere... Tanta, tanta Fede.

Qui entrano in gioco gli elementi da racing game citati in precedenza. Chiunque abbia esperienza con titoli sul genere di Project Gotham saprà certamente che non si può fare affidamento soltanto su buone abilità di guida, è importante infatti anche conoscere bene ogni tracciato. L'unico modo di giungere al traguardo in un tempo notevole è sfoderare una perfetta linea di guida e lavorare su tutto ciò che può permettervi di spaccare il secondo e conseguire un tempo da record.

Con Mirror's Edge sarà lo stesso, ma con una differnza sostanziale (a parte quella di NON guidare una macchina, ovviamente.) Sebbene i checkpoints mostrino sempre la direzione da seguire, esistono comunque diversi modi per giungere alla mèta. Non avrete a che fare con una pista lineare, la strada da intraprendere sarà solitamente ampia e abbastanza aperta. C'è infatti una enorme mole di elementi ambientali tra voi e il vostro obiettivo, e spetterà al giocatore scoprire quale di questi potrà essere d'aiuto o d'intralcio.

Non si può negare che il titolo abbia uno stile unico, proprio come il nostro Alberto Belli.

Per fare un esempio calzante ritorniamo alla nostra prova sulla modallità Time Trial. Esteticamente gli ambienti sono tutti molto luminosi e i dettagli sono enfatizzati brillantemente da colori primari. La nostra prima missione consiste nell'affrontare quattro gradini. Possiamo ovviamente correrci sopra, come io e altri giornalisti abbiamo fatto inizialmente. In seguito abbiamo scoperto che Faith può correre sul muro, il che rende il superamento dei gradini ancora più veloce. Giusto un pochino, ma vi abbiamo già detto che ogni secondo guadagnato è fondamentale, no?

Una volta raggiunta la sommità del tetto, il prossimo ostacolo è una recinzione che possiamo superare saltando o scivolando al di sotto di essa. In termini di mosse indivudali scivolare è quella più veloce, ma vi fa comunque perdere un po' dello slancio acquisito. Faith guadagnerà poi velocità correndo e inanellando sequenze di movimenti. Se fate qualcosa che la rallenta o commettete un errore che la blocca, avrete perso del tutto lo slancio necessario a proseguire.