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Mirror's Edge Catalyst, il salto più lungo - anteprima

Il reboot non convince fino in fondo, ma c'è ancora tempo.

Los Angeles - L'E3 2015 ci ha finalmente permesso di vedere in azione il nuovo Mirror's Edge, non solo durante la conferenza Electronic Arts, ma anche in una interessante dimostrazione a porte chiuse.

Lo stile iconico e il vecchio gameplay ritornano, forti della potenza di calcolo del nuovo hardware, ma nel passaggio alla generazione attuale qualcosa è cambiato, non necessariamente in meglio.

In Mirror's Edge Catalyst, Faith non è l'unica protagonista, ma è costantemente affiancata dalla città di Glass, dominata dal consumismo e controllata dalla paura. All'interno di questa ambientazione asettica e fin troppo ordinata, si muovono diverse fazioni. Da una parte abbiamo i governativi, che controllano la città sorvegliando tutto e tutti. Dall'altra troviamo i runner e i black november.

Altro elemento chiave del gioco è la fluidità, la naturalezza che deve regolare i movimenti di Faith e renderli un flusso unico a cui niente e nessuno può opporsi. Sotto questo punto di vista, lo spirito del primo Mirror's Edge è rimasto invariato, visto che anche in Catalyst è fondamentale imparare a muoversi per la città senza mai fermarsi e, se possibile, a tutta velocità.

Là dove un tempo era necessaria parecchia abilità per seguire i movimenti virtuali della protagonista, in questa nuova incarnazione del titolo DICE le cose sono state semplificate in modo drastico, al punto da snaturare il progetto originale.

Per far eseguire a Faith le spettacolari evoluzioni derivate dal parkour, in Catalyst basta utilizzare due tasti, il bumper e il grilletto sinistri, associati rispettivamente alle evoluzioni verso l'alto e a quelle verso il basso.

In pratica è come se DICE avesse preso spunto da Assassin's Creed per distruggere quanto di buono aveva fatto con il primo Mirror's Edge. Correre sui detti della città di Glass, nella breve demo che abbiamo provato, ci ha trasmesso ben poche emozioni.

Il codice disponibile in fiera ci ha permesso di giocare una delle prime missioni di Catalyst, con Faith che usciva dalla prigione, in libertà vigilata. Non è stato spiegato il motivo per cui è finita dietro alle sbarre, ma è stata semplicemente rilasciata, con indosso un braccialetto per il rilevamento a distanza.

Appena fuori, Faith viene contattata da un suo vecchio amico, un runner, che la aiuta subito a liberarsi del braccialetto della polizia e a indossare un paio di lenti a contatto con cui aprire un collegamento diretto con i runner della resistenza.

L'azione inizia con una breve fuga per prendere confidenza con i controlli, che al momento sembrano davvero troppo semplificati. Si usa un tasto per le acrobazie verso l'alto, uno per quelle verso il basso, X per gli attacchi corpo a corpo, il bumper destro per girarsi rapidamente, e il tasto A per interagire con l'ambiente.

Completata la breve introduzione ci siamo ritrovati sulla mappa della città, che abbiamo potuto esplorare liberamente avendo a disposizione tre missioni molto diverse tra loro con cui metterci alla prova.

Una era la classica gara a tempo, come le vecchie sfide del primo Mirror's Edge. La seconda richiedeva di raggiungere un cartellone propagandistico, per sabotarlo e trasformarlo in un messaggio della resistenza. L'ultima, la consegna, richiedeva di portare un oggetto da un punto della mappa a un altro, affrontando nel tragitto le guardie che cercavano di fermare Faith.

Anche nel combattimento la fluidità dei movimenti sarà alla base della vittoria. La polizia che si opporrà a Faith sarà divisa in tre classi, enforcer, protector e sentinel, ognuna con le proprie caratteristiche, i punti di forza e i punti deboli.

Tutte le guardie potranno essere eliminate con attacchi singoli, durante la corsa. Il sistema di combattimento ci ha divertito, ma almeno in questa prima uscita in pubblico ci è sembrato fin troppo permissivo. In sostanza, ci è sembrato di trovarci di fronte a un Mirror's Edge senz'anima.

Finite le missioni, abbiamo esplorato la mappa alla ricerca dei globi luminosi che rappresentano i segreti da scovare e raccogliere, ma non siamo comunque riusciti a scrollarci di dosso un brutto presentimento. La paura grossa è che, con la storia dell'open world, il gioco abbia completamente perso la propria identità.

Mirror's Edge Catalyst uscirà il 27 febbraio su ps4, Xbox one e PC. C'è ancora tutto il tempo per poter calibrare a dovere i singoli elementi che compongono il gioco. La base di partenza è molto buona, ma è importante che gli sviluppatori prendano coscienza di alcune problematiche per intervenire in modo adeguato.