Monopoly Madness Recensione: Impazzirete senza passare dal Via!
Così non lo avete mai giocato!
È difficile immaginare che al mondo ci sia qualcuno che non abbia mai giocato una partita di Monopoly. Il gioco da tavolo ideato e creato da Elizabeth Magie all'inizio del secolo scorso e pubblicato dalla Parker Brothers fin dal 1935, è stato prodotto in un incalcolabile numero di paesi e varianti, mentre la sua storia digitale è molto più recente, risalendo alla metà degli anni '80.
Da un po' di tempo ad occuparsi dei videogiochi con licenza ufficiale è Ubisoft, che proprio in questi giorni torna sul mercato con una delle versioni più folli mai viste. Una novità spicca su tutte: via il tabellone, in Monopoly Madness si cammina lungo le strade di una vera e propria città. Di primo acchitto potrebbe quasi assomigliare ad un capitolo di Mario Party, ma le regole con cui avrete a che fare sono del tutto particolari.
L'unica regola di base rimasta intatta è quella che per vincere (o meglio, per avere più probabilità di vittoria) dovrete possedere il maggior numero possibile di proprietà, arricchendole con il passare del tempo per aumentare gli introiti. Stop: i contatti con il vecchio Monopoly si fermano praticamente qui.
Sì, perché il modo in cui dovrete fare quanto appena detto è TOTALMENTE diverso. Non si tratta più di percorrere un tabellone quadrato nella speranza di finire sulle caselle giuste; dovrete invece letteralmente correre in lungo e in largo, affrontando i vostri avversari "fisicamente" per accaparrarvi il prima possibile le proprietà migliori e avere in questo modo una posizione di partenza avvantaggiata in quella che sarà una vera e propria guerra all'ultima risorsa.
Vi avvertiamo, l'inizio può essere disorientante specie per chi sia abituato al Monopoly classico. C'è un tutorial molto frizzante che vi accompagnerà passo passo attraverso tutte le novità di gameplay ma, purtroppo, non è di grande aiuto perché un po' troppo affrettato e confusionario. Con la pratica, tuttavia, vi abituerete allo stile action delle partite, che mantengono comunque il focus primario originale, ossia fare più soldi degli altri per ridurli pian piano sul lastrico.
Ma come si fanno e soprattutto come si investono questi soldi? In perfetto stile party game dovrete stare molto attenti a quello che accade sulla board, che spesso e volentieri metterà in campo eventi speciali in grado di ribaltare le sorti delle partite. Pacchi di soldi verranno gettati in pasto ai giocatori, che dovranno aspirarli come solo il prode Luigi e il suo Poltergust saprebbero fare, per poi investirli nelle proprietà di cui sono già in possesso o per acquistarne di nuove.
Le banconote però non saranno l'unico oggetto in grado di fare la differenza. Unità di "acqua" ed "elettricità" dovranno essere aspirate con altrettanta avidità per poi utilizzarle ad ulteriore scopo migliorativo. Ci sono poi le aste, che quasi senza preavviso vi piomberanno tra capo e collo costringendovi a corse a perdifiato verso le proprietà ancora da assegnare. A quel punto spetterà a voi scegliere se e quanto investire e soprattutto calcolare nel migliore dei modi i tempi per le puntate.
E gli avversari? Siano essi umani o bot tenteranno ovviamente di prevalere ostacolandovi ma voi potrete fare lo stesso con le stesse "armi" usate per accumulare denaro e risorse. Potrete soffiarli via o urtarli per rallentarli, quasi come fosse una vera e propria rissa.
Non c'è sosta e tutto si svolge in tempo reale senza turni. È addirittura possibile rubare i terreni e le proprietà avversarie o utilizzare perk temporanei per ostacolare ulteriormente l'operato dei rivali. La modalità principale è una sorta di Story Mode che vi permetterà via via di sbloccare tutte le altre opzioni di gioco e ulteriori possibilità di personalizzazione delle partite.
Il tutto è giocabile in single-player (con un'I.A. piuttosto altalenante) o in multiplayer online e locale e la buona quantità di "board" disponibili, che propongono vari tipi di ostacoli e piccole varianti, fa sì che la longevità di Monopoly Madness sia praticamente infinita... a patto che riusciate a farvi piacere questa particolarissima variante.
Tutto questo, infatti, può sembrare stimolante e divertente sotto il profilo ludico e dobbiamo ammettere che inizialmente lo è, anche perché le partite sono piuttosto veloci e tendenzialmente rispondono al dictat "una tira l'altra". Le tante variabili gettate in campo fanno sì che ogni partita sia letteralmente in bilico fino all'ultimo istante ma alla lunga però si sente anche il bisogno di rallentare un po' e di rendere maggiormente strategiche alcune fasi di gioco.
A nostro modo di vedere il tentativo fatto dagli sviluppatori per "rinfrescare" la formula originale è andato un po' troppo oltre e ha dato vita ad un ibrido non perfettamente digeribile. In fondo se il Monopoly classico è così popolare e venduto da oltre 80 anni un motivo ci sarà, no?
Se le feste natalizie non hanno prosciugato la vostra voglia di giochi di società e soprattutto siete veri maniaci del Monopoly in tutte le sue forme e varianti, Madness potrebbe diventare un acquisto appetibile, specialmente su Nintendo Switch che come al solito aggiunge il plus della portabilità e del doppio controller "di serie".
Le molte opzioni di personalizzazione, tra cui una "modalità assistenza" che viene incontro ai neofiti facendoli iniziare con risorse maggiorate, lo rendono adatto ad un pubblico molto vasto ma che probabilmente non conosce (o apprezza) il gioco originale.
Se al contrario siete affezionati alle versioni più classiche del gioco, con compravendite vecchio stile e soprattutto sentite nostalgia dei litigi familiari per una tassa di troppo, passate pure il turno e aspettate un'altra Probabilità. In questo modo eviterete tutti gli Imprevisti del caso e continuerete a vivere felici e spensierati.