Monster Hunter Portable 3rd
La caccia non avrà mai fine.
Ogni volta che un nuovo Monster Hunter viene presentato a Tokyo, il TGS si trasforma in una specie di feudo Capcom. Tutti gli occhi dei presenti, soprattutto giapponesi, sono puntati sugli schermi che ne mostrano i filmati. L'immancabile ragazza vestita come un personaggio del gioco ringrazia tutti quelli che da ore sono in fila solo per poter provare il gioco per qualche minuto, mentre le note della colonna sonora martellano le orecchie degli astanti. Non importa quello che pensate di questa serie, Monster Hunter in Giappone è sinonimo di evento.
Pensate che Monster Hunter Tri per Wii nel paese del Sol Levante ha superato agevolmente il milione di copie vendute, ma in confronto ai capitoli PSP si è trattato solo di un "moderato successo". La console portatile Sony e la serie Capcom hanno sempre proceduto affiancate, quasi "a braccetto" e ovviamente la compagnia di Street Fighter non perde tempo. Portable 3rd, nonostante il titolo possa far pensare al contrario, non è un porting dell'episodio per Wii, ma tutti i mostri presenti in quell'episodio torneranno anche in questo.
L'engine di gioco è stato ulteriormente raffinato e ve ne accorgerete quando lo proverete per la prima volta. Vi troverete di fronte ad uno dei titoli che spreme con maggior violenza l'ormai esausto hardware Sony. Per l'occasione Capcom ha deciso di dare un'impronta leggermente diversa al look del gioco, rendendolo più "giapponese dei precedenti. Gli scenari sono punteggiati da alberi di ciliegio che spargono ovunque i loro petali e gli abitanti dei villaggi indossano i classici kimono cerimoniali.
Gli scenari su cui prenderanno vita le sessioni di caccia sono a dir poco eccezionali dal punto di vista grafico, anche se ci aspettiamo progressi anche per quanto riguarda i tempi di caricamento. In ogni caso, l'opera di lifting che Capcom ha fatto per questo gioco è davvero incredibile, è come se avesse trovato delle risorse inaspettate (e ben nascoste) nella console portatile Sony e le abbia tirate fuori proprio per questo gioco.
Novità anche per quanto riguarda le armi, anche se da questo punto di vista Capcom sembra voler tenere per se almeno un paio di sorprese. Martelli da guerra, lance, lance da fuoco, spadoni, asce, doppie lame, archi, balestre, scudi... immaginate il meglio di Freedom Unite e Tri messi insieme e avrete un idea dell'enorme arsenale che vi aspetta in questo gioco.
Saranno della partita anche i Felyne Fighters, piccoli felini che potrete portare con voi e che rappresenteranno un prezioso aiuto. Potranno curarvi occasionalmente oppure distrarre l'attenzione delle vostre prede per far sì che non diventiate voi la carne da macello. Due di questi mici da combattimento vi potranno accompagnare nelle vostre scorribande e in un certo senso sarà un po' come giocare con un paio d'amici a fianco anche in single-player.
Naturalmente le meccaniche e lo stile di gioco non cambieranno. In fondo "squadra vincente non si cambia" e se ogni volta 3 o 4 milioni di persone acquistano il gioco, non possiamo certo dare torto al team di sviluppo. Capcom, quindi, si è concentrata maggiormente sui contenuti e sul bilanciamento delle quest, che si preannunciano più numerose ed impegnative che mai.