Monster Hunter Rise - prova
La Caccia raggiunge nuove vette!
La serie Monster Hunter di Capcom sta vivendo un autentico periodo d'oro. Dopo il successo planetario di Monster Hunter World con le sue oltre 16 milioni di copie vendute (un record assoluto per l'azienda nipponica) e la relativa espansione Iceborne, annoverata tra i migliori DLC mai prodotti, è tempo di dare uno sguardo al futuro e di conoscere quale sarà la prossima destinazione degli appassionati Cacciatori.
Durante l'edizione di settembre dello scorso anno del 'Nintendo Direct Mini - Partner Showcase', Capcom ha alzato il sipario su Monster Hunter Rise, un capitolo totalmente inedito in dirittura d'arrivo come esclusiva per Nintendo Switch. Archiviata la pratica World, con tutte le eccellenti novità che ha portato sul piatto, il team di sviluppo capitanato dal producer Ryozo Tsujimoto si è messo subito al lavoro su questo nuovo episodio che promette di rivoluzionare sensibilmente l'amata formula di gameplay alla base del brand.
Per chi non lo sapesse, l'IP di Monster Hunter basa il suo strepitoso successo su alcuni pilastri fondamentali che sono rimasti intatti generazione dopo generazione: un gameplay raffinato e galvanizzante, delle creature mastodontiche da affrontare ed incredibilmente pericolose, un sistema di crafting minuzioso che permette di personalizzare a fondo il proprio alter-ego ma, soprattutto, un comparto multiplayer cooperativo straordinariamente divertente.
Quali sono, dunque, i punti di forza di questo Rise? Grazie ad una versione in accesso anticipato della demo che sarà resa disponibile per tutti tra qualche giorno, abbiamo potuto saggiare le novità ideate da Capcom e siamo pronti a raccontarvi il motivo per cui questo nuovo episodio potrebbe rivelarsi uno dei migliori Monster Hunter di sempre.
L'avventura è ambientata nel villaggio di Kamura, un ambiente artisticamente ispirato dai paesaggi tipici dell'entroterra nipponico ma con alcune chiare contaminazioni provenienti dalle architetture peculiari dell'America meridionale. Come di consueto, Kamura è un piccolo sobborgo in cui la vita scorre tranquilla e la cui economia si basa sulla pesca, l'agricoltura, l'industria mineraria e, ovviamente, la caccia.
Sono passati cinquant'anni dall'ultima calamità che ha scosso le fondamenta del mondo ma la pace stabilita sta per essere messa nuovamente in pericolo da una nuova, terribile minaccia. Un mostro ancestrale noto come Magnamalo si è improvvisamente risvegliato gettando nel caos la fauna del posto che sembra affetta da una sorta di stato di frenesia noto come 'La Furia'. I sensi obnubilati dei mostri li spingono ad attaccare il villaggio in massa, senza apparente motivo: toccherà ai giocatori tentare di fermarli per scongiurare la fine del mondo.
Se da un lato troviamo un intreccio narrativo alquanto classico, dall'altro, una volta avviata la partita, è facile rendersi conto di quanto Monster Hunter Rise voglia rinfrescare la tradizionale ricetta della serie aggiungendo ingredienti inediti e limando ulteriormente le (poche) spigolature rimaste, in modo da rendere l'esperienza ancora più dinamica e appagante rispetto al passato.
Partiamo dal titolo stesso di questo capitolo, 'Rise', che riflette la precisa volontà degli sviluppatori di sfruttare la spiccata verticalità delle mappe per imbastire nuove soluzioni di gameplay. Fin dalle prime battute del tutorial che abbiamo potuto provare, appare chiaro come Capcom abbia investito molto in questo concetto, tanto da renderlo il perno su cui ruota l'intera formula di gioco.
La fionda da polso di World lascia spazio agli Insetti-Filo di Rise, che offrono la possibilità di eseguire particolari manovre aeree per ingaggiare il nemico da angolazioni inaspettate oppure di sottrarsi da situazioni pericolose con la semplice pressione di un tasto. Tenendo premuto il grilletto del JoyCon sinistro, infatti, sarà possibile proiettarsi verso l'alto operando sul tasto X; recuperare velocemente da una caduta premendo il tasto B oppure scattare di lato con il pulsante A.
Non pensate comunque di poter abusare di questa meccanica: l'indicatore degli Insetti-Filo necessiterà di un periodo di cooldown dopo ogni utilizzo. Ciò significa che oltre alle risorse tipiche come la Resistenza e l'Acutezza delle armi, sarà di vitale importanza gestire oculatamente anche gli Insetti per non mostrare mai il fianco ai poderosi attacchi avversari.
Come se non bastasse, gli Insetti-Filo possono essere impiegati anche per scalare rapidamente le pareti rocciose che delimitano le mappe, in modo da assumere una posizione di vantaggio e scatenare devastanti offensive aeree. Torna anche l'abilità che consente di cavalcare i mostri antagonisti in maniera simile a quanto visto in Iceborne, con la differenza che una volta soggiogata una creatura, si potrà controllare direttamente la sua potenza infliggendo ingenti danni agli avversari presenti nell'area.
Che dire, invece, dell'arsenale a disposizione dei Cacciatori? Monster Hunter Rise ripropone gli stessi quattordici tipi di armi visti nelle precedenti edizioni: tornano lo Spadone, la Spada Lunga, la Spad-ascia, la Lancia, l'Arco, le Balestre e tutte le altre. L'introduzione degli Insetti-Filo, tuttavia, ha permesso al team di modificare leggermente i moveset classici di ciascuna categoria proponendo manovre inconsuete che sarà importante padroneggiare per avere la meglio sul campo di battaglia.
L'altra novità di maggior rilievo è l'implementazione di una nuova tipologia di alleati affiancheranno i ben noti Felyne: i Canyne. Si tratta di un'unità di supporto canina che può trasportare i Cacciatori sulle spalle per coprire lunghi tragitti in tempi brevi e che partecipa attivamente alla lotta grazie agli artigli aguzzi e alle lame che stringe tra i denti. È un'aggiunta che porta una ventata d'aria fresca nel gioco e che, con ogni probabilità, diventerà uno standard per i capitoli futuri della saga.
Sotto il profilo del bestiario, infine, il trailer di presentazione del gioco ha svelato alcuni degli esseri ostili che dovremo affrontare nel corso dell'avventura. La demo comprendeva due scontri di difficoltà crescente: il primo, più accessibile, contro il Gran Izuchi (la solita versione potenziata di una delle razze più comuni) e il secondo, decisamente più spietato, contro il potente Mizutsune, il sinuoso leviatano già visto in Monster Hunter 4. Quest'ultimo, oltre a possedere un elevato quantitativo di punti salute, aveva anche la capacità di infliggere fastidiose alterazioni di stato e di assestare attacchi micidiali. Insomma, il proverbiale livello di sfida della serie sembra essere stato preservato anche in questa nuova iterazione.
Tecnicamente Monster Hunter Rise è stato realizzato grazie ad una versione snellita del RE Engine, lo stesso motore grafico alla base di Resident Evil 7 e dei due remake, che sembra essere diventato un punto cardine di tutte le produzioni Capcom. Anche Rise può contare su ambienti piuttosto ricchi e articolati, seppure dotati di texture non sempre di alta qualità.
Il frame-rate, dal canto suo, sembra piuttosto stabile ma resta da vedere come si comporterà nelle situazioni più concitate che coinvolgono più di un avversario alla volta. Ultimo appunto positivo sui tempi di caricamento: le mappe abbandonano la struttura frammentata delle zone vista fino al quarto capitolo e in Generations e diventano un'unica macro-area che viene caricata all'inizio della missione proprio come in World.
In definitiva, la nostra prima prova di Monster Hunter Rise ci ha convinti appieno. La solida formula di gameplay che abbiamo imparato ad amare in questi sedici anni è ancora ben visibile ma Capcom ha voluto ampliarla, evolverla e raffinarla sotto praticamente ogni aspetto, senza rinunciare ad una buona dose di novità che potrebbero sorprendere anche i fan di vecchia scuola. La data d'uscita prevista è il 26 marzo: iniziate ad affilare le spade!