Monster Hunter Rise - recensione
La forza del passato e l'ambizione del futuro.
Perché l'E3 di Los Angeles è un appuntamento così importante e atteso per i videogiocatori più appassionati? Semplice: perché si tratta di un'autentica fucina di sogni. Basta davvero poco, un trailer, qualche fotogramma, delle note musicali che accompagnano la comparsa di un logo sullo schermo e il pubblico va in completo delirio.
Volete un esempio? La presentazione di Monster Hunter: World nell'edizione del 2017. Shawn Layden, allora dirigente SIE Worldwide Studios, era sul palco e stava conducendo il panel dedicato a PlayStation presso la kermesse statunitense mentre il pubblico in sala era impegnato a commentare alcune sbalorditive clip di gameplay appena mostrate.
All'improvviso, come un fulmine a ciel sereno, Layden iniziava a parlare del prossimo titolo, un gioco appartenente ad un franchise legato a doppio filo alla storia di Sony nonché uno dei suoi preferiti in assoluto. Mentre sul teatro calava il buio, tutti attendevano in religioso silenzio il reveal. Come dicevamo, basta davvero poco: una rapida occhiata ad un ambiente boschivo irraggiato dal sole, un personaggio in armatura che muove qualche passo portando sulle spalle un enorme spadone d'osso e tutti che capiscono immediatamente cosa stava succedendo.
Monster Hunter World, il capitolo forse più rivoluzionario di sempre per la pluri-premiata serie di Capcom, stava per fare il suo glorioso arrivo sulle console di tutto il mondo portando con sé una pletora di novità destinate a cambiare per sempre il volto di uno dei brand più famosi dell'intera industria. L'elemento più curioso, quello che ha generato più discussioni tra gli appassionati, tuttavia, è stato l'apparente conclusione della partnership decennale con Nintendo che deteneva l'esclusività del brand fin dai tempi del terzo capitolo canonico.
Il resto, come si suol dire, è storia: Monster Hunter World e la relativa espansione Iceborne registrano un successo planetario con oltre 14 milioni di copie vendute e non ci vuole molto prima che i fan inizino a domandarsi quali caratteristiche avrebbe avuto la prossima incarnazione della saga.
La risposta, in effetti, è arrivata in tempi relativamente brevi ed ha dato un altro inaspettato scossone alla nutrita community di Cacciatori sparsi per il globo. A dispetto dei numeri strepitosi del multipiattaforma World, la nuova iterazione di Monster Hunter arriva sul mercato in un'unica versione: quella per Nintendo Switch. Durante il Direct Mini - Partner Showcase di settembre 2020, Capcom ha infatti introdotto al mondo il suo Monster Hunter Rise, un progetto sviluppato in parallelo a World ma che fin, da subito, ha dimostrato di voler andare in direzioni completamente differenti.
Lasciata alle spalle la storia di Astera e le peripezie della Quinta Flotta alla scoperta del Nuovo Mondo, il team capitanato dal director Yasunori Ichinose (già artefice dei tre capitoli di Freedom per PSP e di Generations per 3DS), ci porta a conoscere il villaggio di Kamura, protagonista assoluto delle vicende narrate in Monster Hunter Rise.
Come di consueto vestiamo i panni di una delle ultime reclute della Gilda dei Cacciatori, appena promosso a ruolo di Guardiano direttamente dall'eroico anziano Fugen, uno degli ultimi baluardi della guerra contro la Furia che aveva minacciato il futuro di Kamura ben cinquant'anni prima degli eventi raccontati in Rise. Quest'ultimo è il nome che viene tradizionalmente usato per indicare un misterioso stato di alterazione che colpisce le creature del luogo annebbiandone l'intelletto e spingendole ad attaccare qualunque cosa capiti loro a tiro.
Il dilagare della Furia porta spesso orde di mostri ad assaltare in massa le mura del villaggio costringendo i più impavidi Cacciatori del posto a difendere con tutte le proprie forze gli abitanti altrimenti destinati ad una rapida estinzione. Pare, inoltre, che durante le aggressioni più brutali da parte del branco possa apparire un mostro terrificante noto come Magnamalo, un crudele Wyvern zannuto dagli oscuri poteri che in passato è stato protagonista di uno scontro all'ultimo sangue proprio con Fugen che ancora porta sul proprio corpo i segni di quella spaventosa battaglia.
Il più valoroso guerriero di Kamura, uno dei combattenti più abili del mondo è riuscito a stento a respingere gli attacchi del mostro ma ora tocca ad una nuova generazione di Cacciatori raccoglierne il retaggio per assicurare la sconfitta definitiva del malvagio Magnamalo ed esorcizzare la Furia una volta per tutte.
La trama di Monster Hunter Rise, proprio come tutte quelle che l'hanno preceduto è piuttosto semplice, lineare e piacevole da seguire ma non aspettatevi particolari colpi di scena o finali ad effetto: funge più che altro da pretesto per proiettare il giocatore nelle svariate missioni progettate dal talentuoso team di sviluppo. La progressione, anche questa volta, è legata ad una serie di quest dalla difficoltà crescente (sempre contrassegnate da un certo numero di stelline) che dovranno essere portate a termine per sbloccare la relativa 'Missione Urgente' da completare per proseguire nel racconto.
Il gameplay, dal canto suo, è indubbiamente l'aspetto del gioco che ha goduto di maggiori accorgimenti. Già dalla prima presentazione appariva chiaro che Monster Hunter Rise avrebbe garantito un'esperienza piuttosto differente dai predecessori grazie all'introduzione di una meccanica di gioco totalmente inedita: quella legata agli Insetti-Filo. Questi ultimi sono degli strumenti fondamentali per i Cacciatori di Kamura che possono contare su una mobilità e su alcune manovre di combattimento senza precedenti nella storia del franchise.
Spendendo una porzione della barra dedicata degli Insetti-Filo, infatti, è possibile spiccare salti vertiginosi ed eseguire poderosi attacchi in caduta; avvicinarsi velocemente alle creature avversarie per impostare una combo oppure, cosa ancora più importante, recuperare rapidamente dopo essere stati atterrati da un colpo nemico per evitare di subire ulteriori danni. Come se non bastasse, questi speciali esseri conferiscono agli utenti la possibilità di effettuare mosse speciali chiamate 'Fildiseta' che aggiungono diverse opzioni al repertorio classico dei 14 tipi di armi presenti in Monster Hunter Rise.
Si tratta di un'implementazione intelligente che richiederà qualche tempo per essere padroneggiata ma che diventerà una parte integrante delle routine offensive e difensive sia dei Cacciatori veterani che dei neofiti. Il team di sviluppo è riuscito ad amalgamare sapientemente questa meccanica nel gameplay tipico e consolidato di Monster Hunter in modo da dare nuova linfa alla formula senza rinunciare ai canoni che hanno reso grande questa fortunata serie di action-RPG.
Particolare importanza è stata data anche alla fauna endemica che popola i diversi scenari di cui è composto il mondo di Monster Hunter Rise, peculiari esseri viventi che possono essere raccolti per ottenere boost temporanei alle statistiche, resistenze extra ai colpi elementali o per modificare il comportamento dei mostri per brevi periodi. Se nelle missioni di livello più basso potreste non dare molto peso alla fauna endemica, in quelle più impegnative vi accorgerete che è letteralmente vitale conoscerne la posizione per sfruttare i bonus al momento opportuno e portare a casa la vittoria.
Direttamente da World tornano anche le 'dispute territoriali', eccezionali occasioni in cui due mostri inizieranno a combattere tra loro per l'egemonia e che possiamo volgere a nostro vantaggio eseguendo una cavalcatura sul mostro stremato dallo scontro. Dopo essere saliti al galoppo della creatura, infatti, potremo prenderne il controllo ed usufruire dei suoi poderosi attacchi per facilitare l'obiettivo della nostra caccia.
Un'altra novità assoluta è l'aggiunta dei Canyne, compagni canini guidati dalla IA che vanno ad affiancarsi agli immancabili Felyne e che potranno contribuire allo sforzo bellico in modo piuttosto dissimile rispetto alle controparti feline. Se durante il combattimento i gatti hanno la possibilità di eseguire tecniche di supporto o disseminare trappole sul campo di battaglia, i cani possono essere cavalcati per coprire lunghe distanze in breve tempo senza consumare la preziosa barra della resistenza. In questo caso non siamo di fronte ad una feature trasformativa nell'economia del gioco ma è comunque un'innovazione che abbiamo apprezzato.
Oltre alle classiche attività di caccia e cattura che prevedono di eliminare o catturare uno specifico mostro e quelle di raccolta che ci chiedono di raccogliere determinate risorse per il villaggio, Monster Hunter Rise introduce per la prima volta le cosiddette Missioni Furia che vanno a modificare radicalmente il rodato gameplay della serie.
Una volta partiti per questo tipo di missioni speciali, infatti, il gioco ci conduce alle porte del villaggio di Kamura sotto assedio e assume i connotati da 'tower defense'. Il nostro obiettivo è quello di posizionare strategicamente balliste, cannoni, trappole e esche per mostri in modo da rallentare i continui assalti dell'orda e respingerla prima possa abbattere l'ultimo cancello.
In questi frangenti Monster Hunter Rise riesce a restituire efficacemente l'epicità e la sensazione di pericolo dovute ad un incursione di tali proporzioni ma a causa dei frequenti attacchi dei mostri, presenti in gran numero sul campo di battaglia, la situazione può degenerare rapidamente in scontri molto caotici e dalla difficile leggibilità, fattore che mina almeno in parte il divertimento. Si tratta, ad ogni modo, di una buona variazione sul tema nonché di una maniera veloce per raccogliere parecchie risorse provenienti da mostri differenti: una prospettiva alquanto allettante per chi vuole collezionare tutte le armi e le armature presenti nel gioco.
Rimane da discutere il bestiario, storico fiore all'occhiello di qualunque Monster Hunter che rispetti. Sotto questo profilo, Rise può vantare un riuscito mix tra nuove proposte e trionfali ritorni che si traducono in un'offerta piuttosto corposa e variegata.
Tra le vecchie conoscenze figurano grandi classici come la coppia esplosiva Rathalos/Rathian, il terribile Khezu, il feroce Tigrex, l'oscuro Nargacuga, il fulmineo Zinogre e tantissimi altri. Dal lato opposto della medaglia troviamo invece le new entry assolute come il già citato Magnamalo, il rapido Bishaten, il possente Goss Harag e anche... qualche scintillante sorpresa!
Dal punto di vista tecnico, infine, il nuovo capitolo della serie action-RPG di Capcom abbandona lo storico motore grafico MT Framework per adottare una versione snellita del potente RE Engine, già visto all'opera nelle ultime incarnazioni di Resident Evil. All'atto pratico, Monster Hunter Rise sfoggia una presentazione visiva gradevole, a dispetto delle ben note limitazioni tecniche di Nintendo Switch.
La modalità docked assicura una risoluzione superiore rispetto alla fruizione in portatilità ma in entrambi i casi il frame-rate è saldamente ancorato sulla soglia dei 30fps. Qualcuno potrebbe obiettare che si tratta di un passo indietro dopo aver sperimentato i 60 fotogrammi al secondo delle migliori versioni di World ma possiamo garantirvi che la stabilità di Rise non vi farà rimpiangere le frequenze di aggiornamento superiori viste nel capitolo precedente.
Un plauso, infine, va fatto al reparto artistico di Capcom che ha saputo infondere in questa nuova opera un gusto stilistico di prim'ordine. Il villaggio di Kamura è sicuramente tra i più belli mai apparsi nella storia della serie mentre le sei ambientazioni in cui si svolge la caccia godono di un level design spesso sviluppato in verticale, articolato e ricco di sorprese. Buoni Nota di merito anche per la colonna sonora composta da brani strumentali di incredibile pregio che enfatizzano bene i momenti più epici delle battaglie senza mai risultare fuori posto.
In definitiva, Monster Hunter Rise si presenta all'appuntamento con gli appassionati come un'esperienza piuttosto conservativa, al contrario dalle aspettative. Molti degli elementi di gameplay introdotti in World sono stati rimossi per offrire al pubblico un prodotto più tradizionale, in linea con quanto visto negli episodi apparsi in passato sulle console Nintendo.
Gli sviluppatori di Capcom, tuttavia, hanno saputo aggiornare la formula con alcune brillanti implementazioni che garantiranno centinaia di ore di divertimento sia in singolo che in cooperativa. È il solito, profondo, assuefacente e galvanizzante Monster Hunter impreziosito da un sistema di movimento decisamente più dinamico e da alcuni accorgimenti azzeccati nel sistema di combattimento.
Il passato incontra il futuro in Monster Hunter Rise, l'ennesima eccellente iterazione della serie di Capcom e un perfetto punto di ingresso per i neofiti. Affilate le lame: la caccia ha inzio!