Monster Hunter: World (PC) - recensione
I mostri di Capcom arrivano finalmente anche sui nostri computer!
Con sei mesi di ritardo rispetto alla versione per le console casalinghe, finalmente Monster Hunter: World giunge anche sulla "master race", per la gioia di grandi e piccini. Dopo aver sviscerato il titolo per quasi 300 ore su PS4, siamo tornati alla carica per scoprire come si comporti su PC, se questo porting sia all'altezza delle aspettative ma, soprattutto, se sia valsa la pena aspettare tutto questo tempo. Prima di parlare della nostra esperienza con questa versione PC, però, occorre fare il punto della situazione e spiegare Monster Hunter: World a chi, incuriosito dalla mole di giocatori che ha effettuato l'acquisto su Steam, si domandi cosa sia.
Se non avete mai giocato a Monster Hunter o se ne avete solo sentito parlare vagamente negli anni, sappiate che è un gioco in cui l'unico fine è ammazzare giganteschi mostri per ricavarne pezzi e costruire pian piano armi e armature sempre più potenti, per poter affrontare mostri sempre più forti e sfide più impegnative. E questo è quanto.
Una volta che avrete terminato di modificare e caratterizzare a piacimento il vostro personaggio e il vostro compagno, verrete dunque catapultati in un gioco che sarà un susseguirsi interminabile di cacce a mostri sempre più temibili con un grado di sfida sempre maggiore, ma che sarete in grado di affrontare grazie anche a un ampio arsenale di armi completamente differenti tra di loro e che sapranno sicuramente soddisfare le diverse esigenze di ogni cacciatore. L'essenza di Monster Hunter è questa mentre il resto, come ad esempio l'esplorazione oppure la trama che Capcom, per la prima volta, ha voluto rendere più corposa, sarà solo un piacevole contorno utile solo a rendere il tutto più suggestivo.
Della complessità della storia se n'era parlato abbondantemente al tempo della recensione per le versioni PS4 e Xbox One: non è nulla di eclatante o di indimenticabile e si tratta più di un espediente per giustificare i vari spostamenti del giocatore nel nuovo mondo e a dare accesso pian piano a nuovi mostri contro cui lottare. Nonostante la narrazione sia pregevole e il doppiaggio interamente in Italiano, nonostante qualche personaggio abbia un po' più di carisma rispetto ad altri, non aspettatevi qualcosa al livello di The Witcher e compagnia bella, perché ne rimarrete delusi certamente.
Da quando approderete ad Astera seguendo le tracce del drago anziano che risponde al nome di Zorah Magdaros, la vostra avventura avrà una durata media che si aggirerà intorno a una quarantina di ore a seconda di quanto sarete abili a portare a termine i vari incarichi principali legati alla trama. Tutto sarà nelle vostre mani e potrete scegliere liberamente quali saranno le vostre prede e quante volte cacciarle per racimolare i materiali necessari a costruire l'arma o il pezzo di armatura desiderato.
La componente di farming ha da sempre accompagnato il titolo nelle sue varie evoluzioni e Monster Hunter: World non ne è esente, anche se rispetto a tutti i suoi predecessori è stata leggermente modificata difatti a seconda di quanto osservato già nelle versione console la quantità di materiali richiesti è nettamente diminuita mentre la facilità nel reperirli invece è aumentata, rendendo il titolo un po' meno impegnativo, sicuramente più godibile ma senza snaturarlo come invece temevano i fan più accaniti della serie.
L'esplorazione invece è decisamente suggestiva: le varie location sono dei piccoli capolavori di design, oltre ad essere caratterizzate in modo talmente eccellente da sembrare quasi credibili. Piccoli uccelli faranno capolino di tanto in tanto tra gli alberi, vi capiterà di incontrare processioni di formiche intente nel loro lavoro, mentre altri piccoli insetti fuggiranno appena si accorgeranno della vostra presenza. Anche la flora è incredibile, e spesso e volentieri potrà essere sfruttata a vostro vantaggio per evitare un incontro indesiderato nascondendovi tra i cespugli e restando immobili. Inoltre, grazie a questa versione PC, potrete godere di tutta la bellezza scenografica frutto dell'impegno di Capcom, anche se per farlo sarà necessario possedere un hardware bello massiccio.
Come sicuramente vi sarà capitato di leggere in questi giorni e come confermato da Capcom stessa, il titolo è parecchio pesante e potrebbe mettere a dura prova anche i sistemi più performanti. Le cause principali sono sostanzialmente due: la richiesta smodata di risorse lato GPU e il simpaticissimo DRM Denuvo, il sistema anticracking di cui tanto si è discusso negli ultimi mesi, che va a sfruttare non poche risorse della CPU sottraendole inevitabilmente al gioco.
Dal canto nostro però non abbiamo riscontrato nessun grosso problema durante le nostre sessioni, dato che con un i7-6700k, 16GB di RAM e una nVidia GTX 1070ti, siamo rientrati ampiamente nei requisiti consigliati e, dopo aver aggiornato i driver della scheda video prontamente rilasciati in occasione dell'uscita del gioco, ci siamo addirittura azzardati a spingerlo a 3840x2160 con tutti i dettagli al massimo, senza riscontrare alcun grosso problema sul frame rate. Diversa è invece la questione se non si rientra tra i requisisti consigliati o lo si fa di poco, ma vi assicuriamo che con qualche piccolo accorgimento e ovviamente accontentandosi dei dettagli impostati a livello medio, la resa grafica resta comunque godibilissima e di gran lunga superiore alla versione per le console casalinghe.
Ci sono ancora alcuni aspetti negativi che ci sentiamo in dovere di trattare per correttezza e stiamo parlando di alcuni problemi tecnici che affliggono al momento il gioc,o e che forse con qualche accorgimento in più si sarebbe potuto evitare. Primo tra tutti gli errori di connessione ai server e alle sessioni: spesso e volentieri ci è capitato di veder comparire l'infausto messaggio che ci notificava di essere stati disconnessi e che quindi il gioco sarebbe continuato in modalità offline, lasciandoci in balia degli eventi senza i nostri amici che magari ci stavano aiutando a completare una missione.
Un'altra nota dolente è il matchmaking non perfetto a differenza di quello per console: può capitare di entrare in sessioni vuote o, peggio, che non funzioni a dovere il Razzo S.O.S. che dovrebbe dar la possibilità ad altri giocatori di partecipare alla nostra missione e aiutarci, costringendoci magari ad una run solitaria e piena di insidie. Tutto ciò siamo abbastanza certi che sarà risolto nel giro di pochissimo tempo ma sono cose che lasciano comunque un poco l'amaro in bocca.
Lo stesso amaro che ci ha lasciato il sistema di controllo con mouse e tastiera, decisamente poco ottimizzato, macchinoso e spesso impreciso, che ci ha costretto a dover ricorrere a un gamepad per affrontare le nostre sessioni di gioco. Speriamo vivamente che la cosa venga migliorata nel più breve tempo possibile, in quanto sarebbe assai penalizzante per tutta quella fetta di giocatori non avvezzi all'utilizzo di un pad o che semplicemente non hanno voglia d'investire altri soldi per potersi godere il titolo al massimo delle possibilità.
Il momento di trarre le conclusioni è quindi giunto e, nonostante tutto, possiamo ritenerci soddisfatti da questa versione che non solo porta con sé una grafica eccezionale ma anche sei mesi di bilanciamenti e rifiniture dal lato del gameplay. Mancano ancora tutti i DLC già usciti su PS4 e Xbox ma Capcom ha promesso che faranno la loro comparsa in tempi relativamente brevi.
Considerati i problemi riscontrati, che speriamo vengano risolti al più presto e che ci hanno portato ad abbassare di un punto la valutazione rispetto alle controparti console, il debutto della serie di Monster Hunter su PC è comunque andato a buon fine: chi ha deciso di aspettare a giocarlo per la prima volta in questa versione ha sicuramente fatto bene, in quanto molto probabilmente è la migliore sotto tutti i punti di vista e si tratta decisamente di un prodotto che vale l'acquisto.