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Monument Valley - review

Un gioco con un diverso punto di vista.

Ci abbiamo provato in tutti i modi ad inaugurare questa recensione con un argomento che fosse diverso da quello del parlare di Maurits Cornelis Escher, storico grafico olandese e autore, tra le altre cose, delle famose costruzioni paradossali che tanto suscitano interesse tra gli scienziati e i matematici di tutto il mondo.

Anche se questa non è la prima volta che le opere del celebre incisore vengono in qualche modo usate in un videogioco, lo studio Ustwo ha voluto concentrare buona parte dei sui sforzi nel replicare sugli schermi dei dispostivi iOS le bizzarre distorsioni geometriche, e nel condirle con un gameplay interessante ma allo stesso tempo fruibile da tutte le fasce d'età.

Monument Valley racconta la misteriosa fiaba della principessa Ida, intrappolata in un mondo fatto di percorsi e strutture in apparenza impossibili da superare, ma dove in realtà niente (o quasi) è come sembra. Nel corso dei 10 livelli che compongono il gioco accompagneremo Ida attraverso palazzi, città e sotterranei via via sempre più complessi, grazie all'aiuto dell'unico strumento in grado di aiutarla: le nostre dita.

Un'illustrazione? Un quadro? Un film d'animazione in computer grafica? No, è Monument Valley.

Se nelle primissime fasi è necessario far girare delle piattaforme tramite le manopole incastrate tra i muri per far proseguire il nostro candido alter-ego, a mano mano che ci si fa strada tra le splendide ambientazioni ci imbatteremo in meccanismi sempre più contorti. Pareti da attraversare a testa in giù, interruttori che modificano la fisica, scatole che rivelano passaggi segreti degni del miglior The Room e molto altro sono gli ingredienti alla base di Monument Valley, titolo che, nel caso ci fosse la necessità di sottolinearlo, fa del level design il suo fiore all'occhiello.

Tale elemento però sarebbe inutile se ad accoglierlo non ci fosse una realizzazione tecnica da dieci e lode, e non stiamo parlando delle solite montagne di poligoni o degli effetti speciali. Gli artisti di Ustwo hanno creato un piccolo capolavoro artistico (perdonate la battuta), sotto tutti i punti di vista, tanto da far sembrare ogni singolo schema uno splendido quadro interattivo che regala tonalità color pastello decorate su costruzioni dalla chiara ispirazione mediorientale.

"Monument Valley fa del level design il suo fiore all'occhiello"

Al di là degli improbabili significati "nascosti" nella trama, in cui al momento sembrano esserne a conoscenza soltanto gli sviluppatori, Ida può interagire esclusivamente con un totem e un misterioso spirito che di tanto in tanto fa la sua comparsa nelle fasi finali dei livelli, per rivelare particolari della storia che alla fine lasceranno ben più di una domanda nelle nostre teste.

Le uniche altre creature che popolano l'universo di Monument Valley sono i buffi corvi disseminati in ogni angolo del gioco, ma per la maggior parte del tempo fungono esclusivamente da elemento di contorno. Solamente in una manciata di situazioni i neri pennuti prenderanno parte ai puzzle e cercheranno di ostruire il cammino di Ida sbarrandole la strada.

Niente paura, però, visto che se in alcuni casi il titolo Ustwo può dare l'impressione di essere insormontabile, alla fine non impiegheremo che pochi istanti per capire come procedere. Tale scelta potrebbe far storcere il naso agli hardcore gamer o ai giocatori più navigati ma credeteci, il livello di difficoltà è stato bilanciato apposta per amalgamarsi col resto dell'esperienza, che vuole essere godibile e scorrevole per tutti coloro che ne prendano parte.

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Nelle circa due ore necessarie per portare a termine l'avventura non ci siamo praticamente mai imbattuti in zone particolarmente complesse da superare, salvo qualche grattacapo nelle battute finali risolvibile in pochi istanti facendo funzionare un po' la materia grigia. Se avete avuto modo di giocare (e capire) FEZ in questi anni, allora potete già farvi un'idea di quello che vi aspetta, anche se in un'ottica differente.

"I ragazzi di Ustwo hanno tirato fuori dal cilindro un prodotto impeccabile"

Concludiamo parlando del comparto sonoro, altra prelibatezza da dare in pasto alle nostre orecchie con un buon paio di cuffie o di auricolari. Le musiche di sottofondo non solo si sposano perfettamente con le atmosfere di Monument Valley, grazie a brani ambient malinconici vari e originali, ma sono anche parte integrante dei meccanismi, che emettono note di pianoforte ad ogni nostro tocco.

Nonostante una longevità non eccelsa e i €3.59 necessari per poterlo scaricare dall'App Store, Monument Valley si rivela un must have per tutti i possessori di un dispositivo iOS, nonché una delle più incredibili esperienze disponibili su qualsiasi piattaforma in commercio. I ragazzi di Ustwo hanno tirato fuori dal cilindro un prodotto impeccabile, dotato di un gameplay ingegnoso ma mai frustrante, una realizzazione tecnica sublime e una colonna sonora capace d'immergerci in un mondo fatto di paradossi strutturali e architetture impossibili.

Da avere.

Monument Valley è già disponibile su App Store ed è compatibile con iPhone e iPad. La versione per dispositivi Android è in arrivo nelle prossime settimane.

9 / 10
Avatar di Manuel Stanislao
Manuel Stanislao: Manuel muove i primi passi nel mondo videoludico all’età di 8 anni, dopo essere rimasto stregato dal NES del vicino di casa. Nel 2010 entra a far parte di JAVS, per poi approdare ad Eurogamer nel tardo 2011 grazie a un'ignota congiunzione astrale.

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Monument Valley

Android, iOS

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