Moore recita il mea culpa
Mai più senza feedback.
Peter Moore, boss di EA Sports, ha recitato il mea culpa per gli anni in cui il publisher sviluppava i giochi senza tenere conto del feedback dei giocatori. Tutto questo, afferma Moore, non accadrà più.
"Quando sono arrivato qui abbiamo deciso di migliorare l'immagine del nostro brand," ha dichiarato a Eurogamer.
"Dovevamo fare una serie di cose. Dovevamo essere più aperti e comunicare di più a livello di sviluppo. Non a livello di marketing, dove già operavamo molto bene, forse meglio di chiunque altro nell'industria; dovevamo essenzialmente permettere agli sviluppatori di parlare apertamente anche di questioni che i PR non vorrebbero mai sollevare."
"EA non si era ancora trasformata in una compagnia che si fonda su una community. Secondo le linee guida non lo si sarebbe potuto fare e non eravamo preparati per farlo. Ma questo è il passato. Sui forum della nostra community oramai ci sono persone che si dedicano completamente a questo."
"Recentemente abbiamo avuto un problema con i controlli di Madden. Abbiamo deciso di dare ascolto alle lamentele della community e di risolverlo. Lo scorso anno abbiamo fatto lo stesso con Fight Night. Bisogna mettere via l'orgoglio e fare la cosa giusta."
"Non si può più pubblicare un gioco e pensare subito all'anno successivo.
Queste strategie, secondo alcuni, hanno permesso al publisher di migliorare la propria immagine. Un punto di svolta sarebbe rappresentato dalla nomina di John Riccitiello a CEO della compagnia.
Moore ha parlato del suo rapporto con la community. "Ci sono i 12 arrabbiati di internet, come li chiamo io. Liquidi il 50% dei loro messaggi, ma ci sono molte persone che esprimono concetti interessanti in modo articolato. Questo ti permette di farti un'idea precisa di quello che sta accadendo."
"Ci sono quelli che odiano a prescindere e quelli che giocano a rivestire il ruolo di avvocato del diavolo. E poi ci sono quelli che semplicemente non amano EA. E ancora quelli che disprezzano la natura capitalistica dell'industria dei videogiochi."
Come esempio, Moore ha citato l'annuncio della presenza di portieri utilizzabili nei match 11 vs. 11 di FIFA 11. "L'altra notte leggevo i pareri dei detrattori. Anni fa su PES potevi utilizzare il portiere manualmente ma non si poteva giocare undici contro undici. Questo è proprio l'elemento più interessante."