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Motion Control: il punto della situazione

Scommessa vinta o buco nell'acqua?

L'unica risposta, quindi, è quella dell'approccio errato da parte dei programmatori responsabili dei due flop colossali. Mentre l'esperienza del ballo e quella del fitness, infatti, si adattano ottimamente alle caratteristiche dell'hardware Microsoft, la gestione di alcune discipline sportive, e ancor di più quella del combattimento a mani nude, richiedono sforzi di design nettamente superiori.

A sostenere questa teoria ci viene in aiuto anche il buon Kinect Sports di Rare, che pur presentando problemi con alcune delle discipline proposte, riesce a fare il proprio dovere grazie a scelte di design intelligenti e ben studiate.

Esattamente com'è accaduto con la Wii, quindi, anche con il Kinect sarà necessario un lungo periodo di rodaggio prima che i programmatori (in particolar modo quelli delle terze parti) riescano a entrare nell'ottica giusta e a realizzare i progetti più interessanti.

Lo scontro tra Sony e Microsoft è soltanto all'inizio...

Probabilmente la scarsa preparazione di alcuni team è dovuta anche alle pesanti modifiche hardware apportate da Microsoft al Kinect pochi mesi prima del lancio, nel tentativo di contenere i costi della periferica. La telecamera per 360, infatti, nei progetti iniziali sarebbe dovuta essere in grado di riconoscere i movimenti di precisione delle dita e di esibirsi in mille altre imprese fantascientifiche, ma l'eliminazione di alcuni componenti fondamentali ha drasticamente ridimensionato il tutto.

Cambiare la piattaforma di sviluppo ai programmatori nel bel mezzo della lavorazione non porta mai a nulla di buono, soprattutto quando le modifiche costringono, per forza di cose, a rivedere profondamente l'intero documento di design del progetto originale.

Il Move denota ancora grandi potenzialità inespresse.

Tornando al confronto diretto tra Move e Kinect nel campo del fitness, la sfida più interessante è stata quella con EA Sports Active 2.0 di Electronic Arts, dove i giocatori hanno potuto effettivamente capire la differenza tra un'esperienza quasi completamente libera da periferiche (cardio-frequenzimetro da polso a parte) e una ostacolata da uno scomodissimo elastico legato alla coscia.

Sembra un'inezia, ma possiamo assicurarvi che per un prodotto che richiede al giocatore un utilizzo costante e una profonda dedizione, la differenza tra il doversi semplicemente allacciare un braccialetto al polso e il dover trafficare con due bracciali e con una poco pratica fascia al quadricipite è monumentale.

Sul fronte degli sportivi, invece...beh! In quel caso è il Move a mostrare di avere una marcia in più, principalmente grazie alla grande precisione con cui è in grado di rilevare i movimenti delle mani, e al ritardo decisamente più contenuto rispetto a quello del Kinect.

Il confronto più utile per effettuare il paragone è quello fra le rispettive versioni del ping pong, una presente in Sports Champion, l'altra in Kinect Sports di Rare. La versione per la console Sony del tennis da tavolo è incredibilmente accurata, e registra perfino la distanza del giocatore dal campo di gioco, permettendo così di impostare la partita in modo realistico a seconda dell'intensità dei colpi.

Avatar Kinect: l'ultima novità annunciata per la perifetrica MS.
Avatar di Filippo Facchetti
Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.
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