Motion Sports
Una visita agli Ubi Studios di Milano per provarlo.
La tecnologia ci si sta mettendo di impegno: tu, poltrone che ami stare seduto o peggio sdraiato sul divano a giocare mangiando cose ipercaloriche, da oggi farai movimento!
E così dopo Wii Motion Plus e Playstation Move anche l'ultimo baluardo dei pigri, ovvero l'Xbox360, cede le armi e si adegua alle richieste dei giocatori (o del mercato, a seconda di come la si vuole vedere) con Kinect.
Ciò per cui siamo qui a discutere, però, non è la nuova invenzione di Microsoft, anche se ci sarebbe molto da dire, bensì il gioco che uscirà al fatidico day one, ovvero il 10 novembre, insieme a Kinect. Si tratta di Motion Sports e per vederlo siamo stati a trovare i ragazzi di Ubi Studios, a Milano.
Già questa è una notizia importante: il prodotto è stato pensato, creato e realizzato in massima parte da un team italiano, il che dovrebbe, anzi deve, dare a tutti noi un certo motivo di orgoglio. L'incarico era di quelli che fanno tremare i polsi: sviluppare in uno spazio di tempo molto limitato il gioco che avrà il compito di mostrare cosa può fare Kinect.
Il risultato di questo sforzo epico ci è stato mostrato da Davide Soliani, lead game designer degli Ubi Studios, il quale ci ha chiesto con molta modestia di sorvolare sull'impegno e il tempo profuso nella realizzazione del gioco. Possiamo comunque immaginarlo...
Detto questo, e messo da parte l'orgoglio italico, ci siamo apprestati a vedere e provare il gioco a partire dal menu. Kinect riconosce il giocatore in base alla sua struttura ossea, ci spiegano, e i miglioramenti in fase di progettazione sono stati molti e consistenti. È abbastanza destabilizzante navigare tra i menu del gioco spostando semplicemente le mani e senza l'ausilio di qualunque forma di controller. Dopo qualche minuto però ci si abitua e si riesce con una certa naturalezza a scegliere lo sport da provare.
La varietà di Motion Sports è assicurata da sei discipline abbastanza diverse tra loro e chiaramente scelte ad hoc per accontentare il maggior numero possibile di appassionati: equitazione, calcio, sci, football americano, pugilato e deltaplano. A queste voci si aggiungono il menu degli Extra, che ospita ad esempio le gallerie fotografiche, e la classifica, della quale parliamo tra un momento.
La scelta si è basata, come dicevamo, principalmente sulla popolarità e sulle discipline più indicate a essere giocate con Kinect e in molti casi si tratta di compromessi tra il realismo e la praticità. Nel caso dell'equitazione, per esempio, la caratteristica pressione dei polpacci con la quale il fantino segnala all'animale di muoversi è stata sostituita da un movimento delle briglie, tecnicamente scorretto ma molto più istintivo anche per chi sa poco di equitazione.
Lo stesso principio è stato seguito un po' per tutti gli sport, privilegiando il divertimento e mantenendo invece i tratti realistici dove fosse possibile. Il volo in deltaplano, per citare un altro caso, è ancora governato dalle correnti termiche ascensionali, ma indubbiamente è assai più vicino a un arcade che non a una simulazione.
Il modo in cui Motion Sports è organizzato è abbastanza classico, con sfide iniziali da superare per sbloccare quelle più avanzate nel tradizionale stile dei giochi di questo tipo, ma l'insieme degli eventi è legato a uno scopo che li accomuna, e cioè la classifica.