MotoGP 10/11
Una netta impennata rispetto al passato.
Lo scorso anno, quando recensimmo Moto GP 09/10, sul titolo Capcom aleggiava l'ombra di SBK X, gioco di corse Milestone che avrebbe dovuto segnare una netta crescita del brand italiano.
Al momento in cui scriviamo SBK X è ormai in vendita da diversi mesi, meritando un'ottima accoglienza dalla critica e diventando il nuovo punto di riferimento nel genere dei giochi di corse motociclistiche.
Ora che il rivale è uscito allo scoperto, il nuovo titolo Capcom sa esattamente contro chi si deve scontrare, e per l'occasione cerca di aggiungere una serie di elementi piuttosto interessanti a quanto di buono avevamo visto lo scorso anno.
La formula di base di Moto GP 10/11 sarà a grandi linee la stessa dello scorso capitolo. A prescindere dalla modalità selezionata nel menu principale, l'obiettivo ultimo del giocatore sarà sempre lo stesso: salire a bordo della propria moto e cercare di tagliare il traguardo in prima posizione.
La differenza rispetto al passato, in questo caso, sarà rappresentata dalla presenza, per la prima volta nella serie, degli aiuti di guida personalizzabili, elemento generalmente inserito all'interno di contesti ben più seriosi rispetto a quello di Moto GP.
A differenza di quanto accadeva in SBK, infatti, la saga Capcom si è sempre distinta per un approccio arcade, pensato principalmente per soddisfare le esigenze di chi voleva divertirsi con un gioco di corse motociclistiche senza dover necessariamente imparare tutti i segreti dei piloti reali.
Per fronteggiare il sempre più massiccio SBK, quindi, Capcom e i ragazzi di Monumental Games hanno deciso di aggiungere carne al fuoco, in modo da attirare un maggior numero di utenti offrendo un'esperienza più ampia e personalizzabile.
Il risultato, a giudicare dal codice che abbiamo potuto provare, è un gioco che permetterà di calibrare il livello della simulazione in base alle proprie esigenze, da quello più facile assistito da ogni genere di aiuto (controllo della trazione, ABS, distribuzione automatica del peso, staccata automatica e via dicendo) a quello dedicato ai piloti più esperti, dove ogni cosa dipenderà dal giocatore e alle sue capacità di messa a punto.
Si tratta di uno step piuttosto importante per la serie, visto che rispetto al passato questa volta Moto GP proporrà vari modelli di guida, pensati per tipologie di giocatori molto diverse tra loro. Grazie a questo nuovo approccio la saga Capcom si prepara a compiere il salto di qualità, trasformandosi in qualcosa di decisamente più completo.
Giocando con le varie impostazioni abbiamo apprezzato le differenze di comportamento delle moto in pista, anche se il risultato attuale non raggiunge ancora i livelli del più recente gioco Milestone. Passando dalla difficoltà più bassa a quella più elevata, i cambiamenti riguardano principalmente la stabilità in curva, la qualità delle frenate e l'influenza del peso del pilota nel modello di guida.