MotoGP 15: tutti seduti sul divano! - prova
Milestone è pronta a farvi diventare i Valentino Rossi del 2015.
Dopo la prova su strada di Sebastien Loeb Rally Evo della settimana scorsa, torniamo nuovamente a parlare di Milestone. Se il titolo rallistico della software house milanese è previsto per la fine dell'anno, il nuovo appuntamento per agli appassionati di motociclismo è già stato fissato per il prossimo giugno con il nuovo MotoGP 15. Un anno dopo l'edizione 2014, lo sviluppatore milanese ci propone infatti la licenza ufficiale 2015 del campionato più prestigioso in assoluto per le due ruote.
Anche in questo caso abbiamo avuto modo di fare qualche giro con una build non definitiva e soprattutto di scambiare quattro chiacchiere con il leader del team di sviluppo, che ci ha illustrato le maggiori novità dell'edizione di quest'anno. Trattandosi di una produzione serializzata, non ci sono stravolgimenti di sorta in quella che sarà la struttura del gioco e per quanto riguarda i contenuti. Si tratta essenzialmente di una simulazione della stagione in corso della MotoGP, che proporrà la consueta selezione di campionati, gare secche e sessioni di prova legate alle licenze del motomondiale gestite dalla Dorna.
La partenza al fulmicotone di Valentino Rossi e le difficoltà di Marc Marquez sembrano essere alla base del rinnovato interesse da parte del pubblico italiano dopo anni di vacche magre dovuto allo strapotere dei piloti spagnoli. Milestone vuole assolutamente capitalizzare questo momento di grazia del motociclismo uscendo con un nuovo titolo, forte di un anno di sviluppo supplementare rispetto alla versione 2014. Come per SLRE, abbiamo avuto a disposizione una versione provvisoria del gioco ma con disponibili praticamente tutte piste e le modalità, anche se le moto erano prive delle livree ufficiali.
Uno degli aspetti critici più interessanti dello sviluppo di questi titoli riguarda infatti la gestione delle licenze. Com'è facile immaginare, la finalizzazione dei contratti pubblicitari che le varie case stipulano quando devono vendere i diritti spesso finiscono per le lunghe, per non parlare della possibilità di ottenere dati affidabili su potenza e caratteristiche tecniche delle moto in edizione 2015. Milestone ci ha confermato che dovranno fare i doppi turni per arrivare alla data di lancio con le livree di quest'anno perfettamente riprodotte, visto che l'ok della Dorna è arrivato con notevole ritardo.
Anche convincere i costruttori a fornire materiale tecnico per riprodurre al meglio le moto ufficiali e quelle clienti non è una questione di facile risoluzione: il fine tuning dei nuovi modelli di Yamaha, Honda e Ducati non passa solo attraverso l'analisi degli schemi costruttivi (quando si ha la fortuna di metterci le mani sopra) ma anche con l'analisi di elementi come il rumore della moto in piena accelerazione.
Non è difficile rendersi conto di come le case siano molto gelose di questi dati, visto che una registrazione accurata del sound in fondo a un rettifilo può permettere di calcolare il regime di rotazione massimo di un motore e quindi la potenza con una buona approssimazione. Fortunatamente il modello di guida è già a buon punto e anche se non si tratta della versione definitiva, quella da noi testata si avvicina molto a ciò che potremo trovare nella versione finale che troverete nei negozi.
Come al solito, non siamo nel campo della simulazione più spinta, in quanto il modello di guida di MotoGP15, a seconda degli aiuti attivati, spazia tra diverse sfumature di simularcade che abbiamo visto in azione nei titoli precedenti della serie. È possibile gestire la frenata in modo diverso tra l'avantreno e il retrotreno e sopratutto giocare con il peso del pilota per affrontare le pieghe più violente in velocità. Le differenze con MotoGP14 si percepiscono anche se non sono molto marcate, sopratutto correndo con tutti gli aiuti attivati, in particolare nel dosare la frenata e nell'accelerazione.
Bisogna abituarsi a gestire separatamente la frenata della moto leggermente diversa: soprattutto, si ha la sensazione che il team stia lavorando per rendere le transizioni dei motociclisti da una parte all'altra della moto più rapide rispetto al passato. Si tratta di un elemento che in MotoGP14 e Ride penalizzava sopratutto nei cambi di direzione alle basse velocità.
Gli stessi sviluppatori ci hanno confermato di essere al corrente del problema e di star lavorando proprio in questa direzione, per rendere le gare ancora più dinamiche e realistiche, sopratutto nel modo in cui il serpentone di moto si comporta visto dall'esterno o dalla visuale del giocatore stesso. Aspettiamo la versione recensibile per essere più dettagliati su quest'aspetto.
Passando ai contenuti, possiamo dire che le modalità di gioco saranno le stesse dell'anno scorso con alcune aggiunte interessanti. Si parte quindi dalla pratica, per poi cimentarsi in vari tipi di gare: quella secca, la stagione intera, il time attack.
La possibilità di creare un team e gestire tutta la parte gestionale affrontando la crescita dalle categorie minori di Moto2 e Moto3 sembra essere un extra interessante. Se sviluppato correttamente, potrebbe far passare qualcuno a cercare di far quadrare i conti che non tornano grazie agli sponsor oltre che ad affrontare una curva in piega a 180 chilometri all'ora.
Gareggiando si acquisiranno crediti da spendere per ottenere nuove moto o per personalizzarle nella modalità carriera o in eventi e competizioni singole come le sfide, che mettono il giocatore di fronte a un obiettivo specifico come battere un determinato tempo su una data pista con una o più moto particolari. Le sfide non saranno solo per le moto moderne ma vedranno anche l'introduzione delle due tempi che hanno fatto la storia di questa categoria.
Dulcis in fundo abbiamo gli eventi reali delle passate stagioni di MotoGP: introdotti da un filmato reale, permettono di rivivere momenti epici del motomondiale 2014 introdotti da filmati reali della situazione in gara, in cui il giocatore verrà a trovarsi nel gioco. La licenza di Milestone è molto vasta, essendo inclusa nel pacchetto anche l'intera stagione 2014, un'ottima occasione per gli appassionati di recuperare il terreno perduto se non si è acquistato MotoGP14. Ovviamente non mancherà nemmeno il multiplayer fino a dodici giocatori con cui disputare gare secche, un intero campionato (!) o una stagione sprint breve, sebbene la build da noi testata non avesse funzioni multigiocatore.
Proprio del confronto con il suo predecessore vivrà la recensione definitiva che scriveremo a ridosso della pubblicazione di MotoGP15, attesa per le prime settimane di giugno: se del modello di guida ci sono buone possibilità per un'evoluzione di un certo livello, sospendiamo invece il giudizio per quanto riguarda l'evoluzione della parte grafica e dell'intelligenza artificiale.
La versione PS4 testata si è rivelata sicuramente performante sotto l'aspetto del frame rate e anche leggermente evoluta sotto l'aspetto dell'illuminazione e del dettaglio dei piloti, ma ancora da rifinire per quanto riguarda le piste, chiaramente derivate dall'edizione precedente.
La scelta di sviluppare per ben cinque piattaforme (Xbox 360, Xbox One, PS3, PS4 e PC) potrebbe limitare questa versione di MotoGP, impedendole di sfruttare appieno le potenzialità delle nuove console. Quanto ciò possa penalizzare l'intelligenza artificiale degli avversari controllati dalla CPU è tutto da vedere, visto che alcune partenze nel gruppone mi hanno portato a tirare parecchie sgomitate alla staccata successiva ma anche a incappare in alcune situazioni in cui era evidente il comportamento plafonato dei miei avversari quando si è trattato d'azzardare una sverniciata più che fattibile ai miei danni.
Non ci resta che attendere fiduciosi l'arrivo del review code per capire in che proporzioni questo nuovo capitolo sarà un passo in avanti nell'economia della serie, nella speranza che realtà confermi le nostre alte aspettative.