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Mount & Blade: Fire & Sword

Quante volte si può proporre la stessa formula?

Giusto per fare un esempio, appena preso possesso del vostro giocatore, modellato in base alle vostre esigenze sulla falsa riga di quanto visto in passato, dovrete salvare un gruppo di nobili assaliti da dei briganti.

Giusto il tempo di prendere confidenza con l'interfaccia ed ecco arrivare la prima serie di missioni che, volenti o nolenti, incanaleranno la vostra partita. Per chi ha vissuto i precedenti capitoli, un piccolo shock.

Anche l'introduzione delle armi di fuoco, realisticamente l'aggiunta di maggior impatto visto la natura guerrafondaia di M&S, non ha quell'impatto che ci si sarebbe potuti attendere, risultando in molti aspetti un qualcosa di già visto.

Se infatti le opzioni di attacco e gli approcci sono in parte modificati e quindi potenzialmente in grado di donare maggior profondità, alla resa dei conti non ci si trova davanti a una rivoluzione copernicana.

Un fucile non necessariamente è garanzia di salvezza...

Questo senza nulla togliere (ovviamente) a un sistema di combattimento che è fra i migliori esponenti del genere, capace di premiare l'applicazione e l'abilità del giocatore a discapito della mera velocità di click.

With Fire & Sword promette di essere così una vera e propria palestra di guerra dove solo l'abnegazione e l'allenamento permettono di raggiungere alcuni risultati e dove ogni reazione è giustificata da una determinata azione.

In verità non si tratta di niente di più di quanto visto in passato, ma bisogna essere sinceri e ammettere che tutto ciò rimane comunque un'attrattiva capace di giustificare il prezzo del biglietto.

Voler fare il verso a produzioni più blasonate richiede però anche dei mezzi che realisticamente Mount & Blade non può mettere in campo: i dialoghi hanno uno spessore risibile così come la profondità del narrato, mentre altri aspetti come l'intelligenza artificiale e la colonna sonora meritano una valutazione a prodotto finito, visto il non esaltante livello attuale.

Gli ambienti hanno beneficiato di una cura maggiore rispetto al passato.

Come era invece quasi naturale attendersi, uno degli aspetti che ha maggiormente visto dei progressi tangibili è il comparto tecnico/grafico, ora ricco di alcuni effetti più a tono con le produzioni che mostrano attualmente i muscoli nel medesimo segmento; niente per cui strapparsi l'armatura, ma almeno non sembra più di trovarsi davanti a un titolo di dieci anni fa.

Arrivati a questo punto non ci resta che attendere l'uscita della versione finale per capire se e quanto un nuovo capitolo di Mount & Blade possa far breccia nel cuore di quegli appassionati che hanno sostenuto il brand fino a questo momento. Il multiplayer e le novità promesse in fase di assedio, con macchine da guerra e assalti all'arma bianca, sono infatti frecce che non possiamo sottovalutare visto il pedigree della serie e quindi rimaniamo silenti in attesa di essere speranzosamente smentiti dai fatti.

Certo è che per ora i dubbi sono maggiori delle certezze, soprattutto a causa di una struttura che comincia ad accusare i colpi della ripetitività e di un'ambientazione storica che, seppur curata, non riesce a far compiere al titolo quel salto che probabilmente ci si aspettava.

Insomma, il titolo è valido, ma non è molto di più rispetto al giro passato. Cambierà il destino o il futuro è già scritto?

Avatar di Roberto Bertoni
Roberto Bertoni: Proveniente dalla ridente Brianza, è cresciuto a pane e Amiga. Ama inoltre in maniera viscerale il retro, ma solo videoludico. Piatto preferito: pollo con la carrucola in mezzo.
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