MSI GS70 2QE Stealth Pro Red Edition - recensione
MSI racchiude un PC di fascia alta in due centimetri di portatile.
MSI cerca da sempre di offrire prodotti di fascia alta sul mercato e la cosa vale anche per i suoi portatili, come il GS70 2QE Stealth Pro Red Edition che andremo ad analizzare oggi. Si tratta dell'edizione speciale del GS70 con la scocca interamente rossa, per non passare sicuramente inosservati. Il lavoro svolto dagli ingegneri di MSI è stato notevole: pur trattandosi di un portatile da gioco con hardware estremo e uno schermo da 17.3 pollici, è caratterizzato da un peso davvero contenuto, circa 2.6 chilogrammi.
La scocca in metallo spazzolato è davvero ben rifinita e la tonalità rossa è piacevole e sicuramente si differenzia dalle decine di prodotti neri presenti in commercio. Quello che colpisce sicuramente è lo spessore di appena 21 millimetri, al quale vanno ne vanno aggiunti un altro paio se consideriamo i piedini in gomma installati sulla base per permettere un migliore ricircolo dell'aria.
La cura riposta nell'assemblaggio è ben visibile in ogni componente, partendo dalle solide cerniere che sostengono lo schermo passando per la tastiera e il trackpad. La precisione nell'assemblaggio delle varie componenti presenta un piccolo difetto: lo chassis ricorda molto quello di Apple per i suoi MacBookPro, con la stessa difficoltà nel poterlo aprire per accedere alla componentistica interna.
Sui lati trovano posto quattro porte USB 3.0, un lettore di schede di memoria e tre connettori per l'audio. Per quanto riguarda la possibilità di connessione a monitor esterni, abbiamo una porta HDMI e due mini DisplayPort. È ovviamente presente anche una porta ethernet da 100 Megabit per la connessione alla rete cablata.
Il monitor da 17.3 pollici ha come risoluzione nativa 1920x1080p e una rifinitura antiriflesso. Abbiamo testato il pannello con lo Spyder 4 Elite di Datacolor (vedi box) per verificare la copertura del gamut SRGB e Adobe, nonché l'uniformità del pannello per quanto riguarda luminosità e luminanza con l'impostazione al 50% e 100% di cui trovate tutti i risultati a questo link.
Analizzando i responsi abbiamo un pannello con una buona resa cromatica caratterizzato da un gamut di colori pari al 94% della gamma sRGB e del 73% per quanto riguarda la gamma AdobeRGB. Si nota qualche pecca relativa all'uniformità dell'illuminazione con una predominante al centro e un differenziale maggiore sugli angoli con la luminosità impostata al 50% mentre al 100% il responso è più uniforme.
Il portatile è dotato di quattro altoparlanti Dynaudio in grado di riprodurre il suono in modo abbastanza efficace, con una più che discreta di resa delle frequenze medie e basse, mentre meno buona la prestazione per quelle alte che tendono a sovrastare le altre due; con un'attenta regolazione manuale dell'equalizzazione si può comunque ovviare al problema.
Quello che davvero colpisce è l'hardware all'interno del GS70, il cui cuore pulsante è rappresentato da una CPU Intel i7 4710HQ a 2.6GHz, affiancata da ben 16 gigabyte di RAM Kingston DDR3 su due banchi da 8. La sezione grafica è stata affidata a una Nvidia GeForce GTX 970M mentre lo storage a due dischi mSATA da 256 gigabyte in configurazione RAID0 e un disco meccanico da 1 terabyte.
La configurazione permette di giocare a qualsiasi titolo in commercio con le impostazioni al massimo del dettaglio ottenendo risultati davvero notevoli: Battlefield 4 in multiplayer con tutti i settaggi a ultra ha ottenuto una media di 60 fps su tutte le mappe da noi testate, così come con Crysis in singleplayer la media è stata di 46 fps. La tech demo di Metro Last Light Redux al massimo dettaglio a 1080p ha ottenuto valori di 67 FPS rispettivamente senza filtri e 29 FPS con tutti i filtri attivati, un piccolo miracolo se pensiamo alla frenesia della sparatoria finale. Ottimi valori anche per Tomb Raider, con il traguardo dei 60 fps tranquillamente raggiunto dal benchmark integrato a dettaglio massimo a 1080p.
Le prestazioni con i benchmark di Futuremark 3D Mark Strike, che abbiamo provato sia nella configurazione normale sia nella versione Extreme, hanno portato a dei punteggi rilevanti, rispettivamente di 6618 e 3424. Anche con il benchmark Unigine Heaven abbiamo ottenuto un risultato considerevole, con una media FPS di 46.1 e un punteggio di 1161 che non ha deluso le nostre aspettative. Potete anche visualizzare le pagine complete dei due benchmark in versione normale ed extreme.
Dall'analisi dei risultati con Futuremark emergono punteggi ben sopra la media ottenuta dalle configurazioni tipo e considerando il test nella sua versione più impegnativa il punteggio di quasi 3500 punti è inferiore di appena 1200 rispetto a un computer desktop con a bordo un processore i7 4770k e una Titan (!), mentre il test normale ottiene quasi il doppio del punteggio rispetto alla categoria gaming laptop presa a riferimento.
Tutti i risultati mostrano come questo GS70 sia in grado di competere se non addirittura sovrastare qualunque PC desktop con una configurazione di fascia media e d'impensierire anche le configurazioni più carrozzate. Possiamo certamente ipotizzare un'ottima durata di questa configurazione anche nel medio-lungo periodo, dato che sarà sicuramente possibile giocare ad alte risoluzioni con i giochi in uscita nei prossimi anni, soprattutto quelli pensati per il multipiattaforma.
Come abbiamo detto, il disco di sistema è composto da due mSATA da 256GB in RAID 0, una configurazione che utilizza due dischi di uguale dimensione per creare una partizione con capacità uguale alla somma dei due. Il vantaggio del RAID 0 è quello di dividere il carico di lettura e scrittura fra i due dischi nel caso uno dei due dischi si dovesse rompere andrebbe tutto perduto. Questa configurazione è un vero missile nelle prestazioni e permette di ottenere 965 MB/s in lettura e 841 MB/s in scrittura utilizzando AS SSD Benchmark.
Il disco da 1TB che affianca quello a stato solido è ovviamente meno performante ma permette di avere sufficiente spazio per i dati e per il backup del raid 0, un'operazione sempre consigliata dato che questa configurazione non prevede alcun tipo di backup dei dati.
Nei portatili le temperature sono quasi sempre un problema e in questo caso sono tenute sotto controllo da una coppia di ventole installate nella parte superiore: in idle il processore si mantiene stabile sui 35° mentre la GTX 970M sui 40°. La situazione cambia durante il gioco, visto che i gradi schizzano verso l'alto con la CPU che raggiunge picchi di poco superiori ai 60° e la GPU intorno agli 80°. Fortunatamente Il portatile si mantiene fresco nella parte del poggiapolsi così come la tastiera, mentre la parte superiore diventa davvero molto calda e l'entrata in funzione delle ventole si fa sentire anche se non è fastidiosa al punto di sovrastare l'audio degli altoparlanti.
Oltre alla modalità sport, che non limita la frequenza di CPU e GPU, nonché quella che abbiamo usato per effettuare i test in quanto capace di garantire le massime prestazioni, troviamo altre due modalità d'utilizzo. Quella comfort limita la frequenza della GPU per mantenere le temperature sotto i 76°, permettendo con una minima perdita di prestazioni, di ridurre anche l'insistenza delle ventole. La modalità green ha come limite i 70°, consentendo un funzionamento sensibilmente più silenzioso.
La batteria ha una discreta autonomia solo nell'utilizzo normale; nell'uso con luminosità al 50% browser Internet aperto e Spotify in background, abbiamo lavorato per tre ore e mezza, mentre con la luminosità al 100% e il benchmark in loop non abbiamo superato i 40 minuti, che in gioco con Battlefield 4 sono stati un'ora scarsa. La scelta di optare per un peso ridotto ha influito sicuramente sulle dimensioni della batteria che rende questo portatile ma in realtà tutti quelli di questa categoria, difficili da usare a lungo nel gioco senza connettersi alla rete elettrica.
Una nota sicuramente apprezzabile è la tastiera SteelSeries installata di serie: i tasti sono ben distanziati con un'ottima risposta alla pressione, nonché un'incredibile personalizzazione grazie al software in dotazione per quanto riguarda colori e macro. I tasti sono ben posizionati anche se sicuramente quelli direzionali e il tasto "Enter" sono troppo ravvicinati agli altri, rendendo confusa la digitazione nelle fasi più concitate di gioco ed è necessario un po' di allenamento per identificarli alla cieca.
Il software di configurazione preinstallato di MSI, il Dragon center, offre una buona panoramica su frequenze e temperature e permette di monitorare l'hardware e le prestazioni, mentre lo Shift Tool permette di cambiare le varie modalità di funzionamento in base all'utilizzo; quello di SteelSeries infine rende possibile modificare tutto ciò che riguarda la tastiera, dalle luci alle macro. All'interno della confezione è inoltre presente un mouse gaming Steelseries brandizzato MSI e un ottimo zaino con un'ulteriore custodia in neoprene dove riporre il notebook durante gli spostamenti, due aggiunte sicuramente apprezzabili.
Il verdetto per questo laptop è quindi scontato: ci troviamo di fronte a un prodotto davvero completo, dotato di hardware potente e molto competitivo, una cura per i dettagli notevole e ottimi materiali costruttivi, così come la progettazione del sistema di raffreddamento per garantire una vita maggiore alle componenti. Di contro, alle davvero impressionanti capacità per quanto riguarda il gioco, troviamo una batteria non all'altezza, non tanto per la durata nell'uso normale del portatile ma più che altro durante la fase di gaming.
Il prezzo è ovviamente importante, parliamo di una cifra di 2000 euro, in buona parte però giustificato dalla portabilità di un hardware interno che permette di avere a propria disposizione una vera macchina da guerra nel gaming, anche se non certamente non alla portata di tutti.