Skip to main content

MUST.EAT.BIRDS.

Catapulta infernale.

Con anni e anni di sperimentazioni ardite e concept ben oltre il limite dell'assurdo sulle spalle è facile pensare di aver ormai visto e provato di tutto. Eppure dopo i tacchi assassini di Bayonetta e le scatole da picchiettare di Let's Tap è venuta l'ora di accogliere l'ennesima follia videoludica: l'attesissima (?!?) simulazione di difesa di un pic-nic.

Tranquilli: in MUST.EAT.BIRDS. la premessa è folle almeno quanto lo sviluppo, e per soli 79 centesimi vi ritroverete sopraffatti da una coloratissima spirale di puro delirio. L'idea è tremendamente arcade: usando una sorta di catapulta/fionda situata nella parte bassa del touch screen dovrete proteggere il cibo dalle incursioni aeree di invadenti uccelli obesi che si paracaduteranno dal cielo con intenti mangerecci.

Per difendervi dagli assalti aria-terra dei pennuti dovrete servirvi dei Nomster, batuffolosi mostriciattoli dall'espressione beatamente idiota che lancerete verso l'alto col delicato tocco di un polpastrello. Tutta da sfruttare inoltre la peculiarità dei Nomster di mangiarsi l'un l'altro accrescendo le loro dimensioni, in modo da innescare un poderoso effetto domino essenziale per avere la meglio sui numerosissimi nemici.

Ah, se solo lanciassero i peluche dei Nomster...

A dispetto di una semplicità disarmante (le dinamiche di gioco sono grossomodo finite qui...), MUST.EAT.BIRDS. è il perfetto paradigma di quei videogame tutt'altro che profondi eppure impossibili da dimenticare: vera e propria droga virtuale, senza accorgervene vi ritroverete ad approfittare di qualsiasi istante libero per lanciare in aria Nomster su Nomster.

Sarà forse per merito dell'atmosfera caoticamente bizzarra o dei ritmi di gioco frenetici e vertiginosi (negli stage più avanzati l'azione si tramuterà in un'incessante pioggia di golosi pennuti kamikaze), ma il divertimento easy e senza pensieri è assicurato: giocherete per il puro piacere di migliorare i vostri punteggi record, a prescindere dalle 9 missioni (fra l'altro discretamente impegnative) che compongono la fatica di Mediatonic.

Se tutto ciò non dovesse ancora bastare per convincervi (esosi!), sappiate anche che MUST.EAT.BIRDS. non solo supporta il multiplayer via email ed i trofei/achievements in perfetto stile PS360, ma che la realizzazione tecnica è strabiliante: l'art direction vanta un character design esilarante e sopra le righe, e l'accattivante grafica si distingue con i suoi colori brillantissimi e squillanti. Senza contare la colonna sonora tormentone ed i commenti audio in stile jappo (modello Hattori Hanzo ubriaco), of course.

Ci siamo capiti: MUST.EAT.BIRDS. è folle, casinaro, coinvolgente e sufficientemente creativo. Non sarà certo un'apocalisse ludica che verrà ricordata negli anni a venire, ma è il perfetto passatempo con cui sollazzarsi aspettando il tram, in treno o mentre la vostra ragazza finisce di prepararsi (auguri!). Buon Maximun Bake a tutti insomma, e preparatevi alla battaglia.

8 / 10