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Nail'd

Il problema non è la caduta, è l’atterraggio.

Stesso discorso si può fare per l'inspiegabile immobilismo del nostro alter ego munito di casco. Perché farlo rimanere inchiodato al quad? Per quale motivo non si è ritenuta valida e caratterizzante la possibilità di effettuare dei trick, sul modello di Pure? Così com'è, Nail'd rischia di rivelarsi un gioco di corse identico a se stesso dall'inizio alla fine, senza nessun picco da raggiungere, se non quello di una montagna innevata dopo l'ennesimo salto della morte.

Tira aria già di bocciatura? Non ancora, ma le premesse per trovarci davanti a qualcosa di incompiuto ci sono tutte ed è un peccato, perché Nail'd con la sua "verticalità", potrebbe rivelarsi originale, nonostante il suo presentarsi banalmente come un titolo da mille all'ora, che se ne frega di ABS e impianti frenanti.

La sensazione di velocità è altissima, ma il prezzo da pagare è una scarsa qualità delle texture.

Per questo, quello che è il suo più grande pregio, ovvero la velocità, può rivelarsi anche il suo più grosso limite. Già, perché la politica del trigger affondato dall'inizio alla fine rischia di trasformarlo in uno di quei tanti titoli da "una botta e via" che tendono a fuggire più che a rimanere nella nostra collezione.

I tracciati nella versione finale saranno sedici, ma li vedremo mai tutti? Basterà qualche quad da sbloccare per invogliarci ad arrivare alla fine di questo o quel campionato? Questa sua mancanza di profondità è un pericolo evidente per la longevità di un gioco che, partendo in sordina, avrebbe invece il compito di sorprendere i videogiocatori, di coinvolgerli, e non di farli interessare solo per qualche istante...

Capitolo multiplayer. Se la modalità in singolo non appare così esaltante e ricca di opzioni, al di là dell'iter classico pieno zeppo di competizioni e tempi da battere, l'online potrebbe riservare qualche spunto interessante. D'altronde, in un gioco di corse, oltretutto con la componente fascinosa dell'off-road da non sottovalutare, le sessioni sulla Rete sarebbero una bella via di fuga per risalire dall'anonimato che potrebbe bollare il single player.

La colonna sonora prevede nomi come Slipknot, Queens of the Stone Age, Backyard Babies e altri.

Al di là delle sempre verdi gare semplici, in cui vince chi taglia prima il traguardo, e alle sfide libere, nelle quali si aggiudica il trofeo colui che fa registrare il miglior tempo su giro, sono Stunt Challenge e Detonator a presentare, almeno nelle premesse, le novità maggiormente stuzzicanti.

Ma vediamole più nel dettaglio. Stunt Challenge ci costringerà a raccogliere il maggior numero di boost, per accumulare più punti possibili: la caccia spericolata alle rampe più redditizie in termini di volo si è già aperta! In Detonator, invece, verrà piazzata a caso una bomba sulla coda del nostro mezzo e l'unico modo per liberarsene sarà guidare come dei pazzi scatenati!

Nail'd è dunque la velocità allo stato puro, la negazione più profonda della simulazione, in favore del presunto divertimento e dell'illogicità di un modello di guida irrealistico e molto istintivo. Un titolo che ha qualche buona chance per la parte multiplayer, aspetto che andremo ad approfondire non appena il gioco sarà disponibile dalle nostre parti.

Nail'd uscirà per PlayStation 3, Xbox 360 e PC a febbraio. Negli States, invece, sarà disponibile a partire dalla fine di novembre..