Skip to main content

Nail'd

Una scarica di adrenalina.

Come tutti gli appassionati della categoria senz'altro già sapranno, il mercato dei racing off-road è attualmente dominato da MotorStorm, Pure e, subito dopo, la serie MX vs ATV. A questo adrenalinico terzetti, capace di regalare grandi soddisfazioni a chiunque vi si sia avvicinato negli ultimi anni, potrebbe forse aggiungersi un nuovo incomodo: Nail'd.

I ragazzi Techland non hanno di certo realizzato una pietra miliare del panorama videoludico ma pur ripudiando con fermezza qualsivoglia canone simulativo, il titolo si dimostra sufficientemente adrenalinico e "ignorante" per garantire un'esperienza di gioco all'insegna del divertimento.

A differenza di altri prodotti, Nail'd non nasconde la propria natura dichiaratamente arcade col rischio di far apparire questo come un limite, ma al contrario la esalta per far capire sin da subito il suo unico, vero obiettivo: divertire ed emozionare ad ogni costo, anche se questo significa sacrificare il realismo.

Nelle primissime ore di gioco l'IA non rappresenterà mai un problema concreto.

Sin dalle primissime gare del Torneo, modalità principe del singleplayer anche a fronte delle numerose opzioni di personalizzazione, vi ritroverete infatti proiettati in un'esperienza automobilistica così viva e vibrante da non poter essere in alcun modo ignorata e in questo senso la colonna sonora, composta da una serie di brani rock di svariati gruppi americani, ha un peso specifico tutt'altro che marginale.

Volete qualche esempio? Un tunnel da attraversare contromano ed a testa in giù per evitare un treno in arrivo; un dirupo così elevato da non permettere la visione del terreno sottostante a coloro che decideranno di saltarlo; innumerevoli rampe, poste nei luoghi più insospettabili, per far sì che ogni attimo passato in pista si tramuti in un momento da ricordare.

Ancora non vi basta? Allora cosa ne dite di attraversare in volo minacciosi cerchi infuocati attaccati a delle mongolfiere? Insomma, come avrete senz'altro intuito gli sviluppatori non sono di certo andati per il sottile in quanto a situazioni al limite del realismo, anche grazie a 14 piste suddivise in 4 aree, una più imprevedibile dell'altra. Ovviamente questo non può che tradursi in sessioni di gioco all'insegna della massima spettacolarità.

Nel corso della carriera gareggerete in quattro diverse regioni: Ande, Arizona, Grecia e il parco di Yosemite, per un totale di 14 piste.

In questo senso il gameplay è dunque lo specchio di un progetto sviluppato con il chiaro intento di non annoiare il giocatore ma solo di garantirgli il maggior numero di soddisfazioni nel minor tempo possibile. Le azioni a vostra disposizione sono infatti solo tre: accelerare di continuo per non rallentare mai la vostra corsa, sfruttare la funzione "boost" per un significativo ma temporaneo aumento di velocità, e ricorrere al freno, ove fosse necessario... ovvero quasi mai. Nel corso della carriera mi sono infatti trovato di fronte alla "necessità" di frenare solo in tre, quattro occasioni al massimo e nel resto del tempo, beh.. mi sono limitato ad andare a tutto gas!

Trattandosi di un gioco in cui i salti sono forse l'aspetto più emozionante dell'intera esperienza (e lo sottolinea non solo il loro numero, ma anche la qualità con cui sono stati realizzati), l'unico aspetto del gameplay che potrebbe riservarvi qualche seria preoccupazione è infatti l'atterraggio. Capire come e quando inclinare il proprio mezzo per evitare una rovinosa caduta e sfruttare lo "slancio gravitazionale" sarà infatti l'unico ostacolo tra voi e la dominazione assoluta del singleplayer. Non dimenticatelo!

Al di là dei suoi evidenti pregi, è tuttavia necessario sottolineare come la sua natura arcade rappresenti, per certi versi, anche un limite. Alla luce della grande, forse eccessiva immediatezza delle meccaniche di gioco, non incorrerete mai in grosse difficoltà e questo, alla lunga, potrebbe far calare un po' gli stimoli dei più competitivi fra voi.

Avatar di Davide Persiani
Davide Persiani: Davide inizia a lavorare nel campo dell'editoria videoludica all'età di 16 anni. Dopo qualche anno di gavetta in Spaziogames e Play Media Company, subisce l'irresistibile fascino di Eurogamer.it.

Scopri come lavoriamo alle recensioni leggendo la nostra review policy.

In this article

Nail'd

PS3, Xbox 360, PC

Related topics

Sign in and unlock a world of features

Get access to commenting, newsletters, and more!