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Napoleon: Total War

L’orgoglio di un generale.

Là dove l'intelligenza artificiale non dovesse essere però sufficiente per le vostre brame di onnipotenza, ecco poi giungere accompagnato da un grosso sospiro di sollievo il multiplayer, qui disponibile, a differenza del vuoto iniziale di Empire, in addirittura tre diverse modalità: battaglia istantanea terrestre, battaglia istantanea navale e multiplayer in modalità campagna.

Se le prime due possibilità vi permetteranno di testare sul campo se per qualche scherzo del destino una piccola porzione del vostro DNA porti in grembo dei geni del generale francese, è l'ultima modalità che può essere veramente probante dal punto di vista mentale e fisico. Viene lasciata inoltre la facoltà di iniziare una partita senza stare a stabilire una lunga serie di parametri, avvalendovi viceversa di alcuni degli scenari predefiniti, così da agevolare il più possibile l'ingresso in battaglia.

La cura posta nella realizzazione di questa porzione di gioco, possiamo affermarlo con gioia, presenta una decisa e quanto mai benvenuta inversione di tendenza: partendo dal codice, rifinito a tal punto che non un singolo rallentamento è stato ravvisato anche in battaglie di dimensioni notevoli, e proseguendo nelle opzioni di corredo, come la chat vocale integrata con Steam, tutto sembra collimare per regalare un'esperienza fra le migliori attualmente disponibili sul mercato.

La gestione oculata del gettito fiscale può fare la differenza fra un popolo in rivolta e una nazione unita sotto la guida di un unico uomo.

Ottime notizie anche a livello di localizzazione, particolarmente importante per poter cogliere ogni sfaccettatura all'interno delle impegnative campagne e delle numerose variabili: ogni più piccola porzione di testo è stata infatti resa nella lingua di Dante, compreso il doppiaggio dei vari tutori che si avvicenderanno come voce fuori campo durante le vostre imprese.

Anche la colonna sonora svolge il suo compito in maniera amabile, risultando in linea con l'atmosfera generale che si respira; di ben altra caratura però gli effetti sonori durante le battaglie campali, dove lo sciabordio delle acque o il sordo rimbombo delle raffiche dei moschetti diventeranno presto delle piacevoli note, speranzose richieste di una vittoria sul campo e vera sinfonia del gioco.

Al termine di un’apnea durate diverse ore, durante le quali sono rimasto letteralmente inglobato nella gestione del mio esercito, muovendo le truppe con attenzione, crucciandomi quando un’operazione non andava a buon fine o disperandomi se colto di sorpresa dal nemico, ho potuto apprezzare in maniera approfondita il gran lavoro svolto da Creative.

I combattimenti navali in questo episodio della serie Total War hanno davvero una marcia in più.

La cura dei particolari, unitamente al chiaro intento di ricreare con tutte le dovizie del caso un’epoca e un personaggio di una tale levatura, hanno infatti dato vita ad un titolo in grado di assurgere a punto di riferimento per diversi anni a venire.

In generale ho trovato questo titolo molto più accessibile rispetto al precedente, un’accessibilità però in grado di regalare diverse soddisfazioni in virtù di alcune introduzioni come il meteo o il gradito ritorno della facoltà dei generali di rinvigorire i propri uomini, in grado di donare parecchia profondità sul lungo termine.

Unici piccoli rammarichi sono il numero limitato di fazioni disponibili, almeno inizialmente (verosimilmente vedremo un’espansione in questa direzione), e il maligno retrogusto che tutto questo sarebbe potuto arrivare prima con Empire. Niente che possa comunque impedire di gustare a fondo ogni secondo speso in compagnia di Napoleone.

Lasciate quindi i dilettanti a giocare con le bambole (romane) o con i cavallini (medievali), qui si va davvero in guerra. Munitevi dell'Arte della Guerra di Sun Tzu, di scorte di viveri e bevande e di infinita pazienza: c'è un'Europa da conquistare.

9 / 10