Napoli Comicon 2013 - reportage
Quattro passi nella Napoli che gioca.
Se siete appassionati di fumetti, videogiochi e cosplay, l'area campana non è tra le migliori per coltivare i vostri hobby. Non che manchino negozi specializzati dove reperire i nostri amati videogiochi o altri fan con cui condividere opinioni e far community, ma i punti d'incontro tra appassionati e industria si contano sulla punta delle dita.
Tra questi vi è Napoli Comicon, un appuntamento dedicato a giocatori e "fumettari" partenopei che, negli anni, ha saputo farsi apprezzare non solo come fiera mercato (la sua più calzante definizione), ma anche come mostra espositiva. Una convention che, nell'edizione del 2013, ha ospitato nomi noti del fumetto d'autore come Tony Sandoval e Milo Manara (che un po' si è fatto desiderare, bisogna ammetterlo) e gradite sorprese di carattere videoludico. Proprio su queste ultime ci concentreremo in questo reportage.
Napoli Comicon è infatti da alcuni anni fuso col suo fratello gemello Gamecon, la fiera del gioco e del videogioco cui quest'anno è stata dedicata un'intera ala dell'esposizione. Un'area animata e curata da etichette molto note del settore quali Nintendo, Activision ed MLG, che si sono premunite di colmare le mancanze che gli scorsi anni hanno afflitto la fiera partenopea.
"Pur lontana dai fasti di un Lucca Comics & Games, l'area Gamecon ha fatto passi da gigante rispetto alle passate edizioni"
Pur lontana dai fasti di un Lucca Comics & Games e priva di qualsivoglia ospite d'onore dell'industria ludica, l'area Gamecon è riuscita a fare passi da gigante rispetto alle passate edizioni, proponendo tanto postazioni di prova dei titoli in uscita quanto divertenti tornei di videogiochi.
Come al solito lo stand più riuscito era però quello Nintendo, dove i cabinati del Wii U troneggiavano affiancati da avvenenti fanciulle vestite a tema, che non abbiamo potuto fare a meno di apprezzare. Il parco titoli disponibile al pubblico inoltre era piuttosto vario ma non sorprendente. Alle versioni Wii U di giochi già noti al grande pubblico come Call of Duty: Black Ops II, Need for Speed: Most Wanted e Batman: Arkham City, si accompagnavano le esclusive di lancio della console (Zombie U, Nintendo Land) e il più recente Monster Hunter 3 Ultimate.
E se il pubblico pareva gradire un assaggio di questa console non ancora diffusissima, la vera calca si formava nell'area del Nintendo 3DS. La piccola console ha calamitato l'attenzione del pubblico più giovane con le postazioni di prova di Pokémon Mystery Dungeon, Donkey Kong Country Returns e degli ottimi Luigi's Mansion 2 e Fire Emblem Awakening. Lo stand è stato anche arena di un torneo del sempreverde Mario Kart 7 e di altre piccole competizioni pubblicitarie con cui non siamo qui a tediarvi.
"Namco Bandai ha organizzato un concorso a premi giapponese in cui non c'erano biglietti perdenti"
Più interessante l'iniziativa di Namco Bandai che, come vi avevamo già anticipato un paio di settimane fa, ha deciso di pubblicizzare i giochi delle serie Naruto e One Piece con l'Ichiban Kuji, un peculiare concorso a premi giapponese. Per vincere le introvabili action figure delle succitate serie bastava acquistare un biglietto e controllare il proprio premio. La peculiarità del concorso risiedeva nel fatto che non c'erano biglietti perdenti, poiché ognuno era associato a un premio più o meno ambito. Peccato che l'elevato costo di tali biglietti (15 euro) abbia allontanato la maggioranza dei curiosi, più interessati ai totem di One Piece e Naruto che al concorso in sé.
La fiera insomma non mancava di postazioni di prova e affini che, grazie all'iniziativa di un buon numero di partner, hanno dato occasione al pubblico di testare anche numerosi titoli tripla A di publisher non presenti alla fiera tra cui God of War: Ascension, Gears of War: Judgement e Assassin's Creed III.
Ad affiancare questi nomi c'era Dead Island: Riptide che, da solo, occupava uno spazio decisamente gargantuesco per un singolo gioco. Una posizione decisamente meritata se si considera che il titolo Koch Media ha rappresentato il piatto forte della manifestazione, quale unico prodotto in anteprima. La fiera infatti ha aperto i battenti il 25 aprile, un giorno prima dell'uscita dello zombie game sugli scaffali, dando modo agli appassionati di provare il gioco su una serie di postazioni ad hoc. In occasione del lancio, Napoli Comicon è stata anche invasa da una serie di cosplayer zombie che hanno dato vita ad una zombie walk, un flash mob sponsorizzato che ha animato non poco i corridoi della fiera.
"Dead Island: Riptide occupava uno spazio decisamente gargantuesco per un singolo gioco"
A chiudere il quadro abbiamo una nutrita serie di tornei di videogiochi, ufficiali e non, organizzati da Nintendo, MLG, Personal Gamer e GameSpot. Tutte a ingresso libero, le competizioni si sono disputate su svariati titoli, da tornei ufficiali di Halo 4 a gare di Call of Duty: Black Ops 2 organizzate dalla lega nazionale italiana. Ci sono persino state alcune animate telecronache di FIFA 13, giocate su un apposito palco, con tanto di telecronista dalla voce grossa.
Tanta la carne al fuoco, quindi, soprattutto se si paragona la fiera a quella degli scorsi anni, ma con poco di realmente interessante. Tra giochi già usciti, quelli in fase di promozione e i pochi grandi nomi, la fiera è parsa mancare ancora di mordente, almeno per quel che concerne il reparto Gamecon. Se dal lato del fumetto non vi è stato invece da eccepire, con artisti internazionali, italiani ed emergenti che sono stati in grado di creare un buon amalgama, il cui apice è stata l'inaugurazione del murale di Andrea Pazienza ad opera dei familiari. Troppo spazio però è stato lasciato inutilizzato o dedicato a giochi da tavolo e di carte, lasciando semivuote intere aree se non durante i tornei di Magic e Yu-gi-oh! (molti dei quali a pagamento).
Dispiace anche notare la mancanza di veri e propri ospiti dedicati al mondo dei videogiochi. Gli anni scorsi, girovagando per la fiera non solo era possibile incontrare personalità come Noah Falstein (ex della LucasArts dei tempi d'oro e responsabile di classici come Labyrinth), ma anche numerose piccole personalità del settore italiano, ora assenti.
"Pare comunque che questa quindicesima edizione sia stata un vero e proprio successo di pubblico"
Tirando le somme, pare comunque che questa quindicesima edizione sia stata un vero e proprio successo di pubblico, sebbene sia andata a configurarsi come una mostra mercato, fatta di bancarelle dove acquistare action figure d'importazione o dove provare alcune delle novità del momento. Sono mancati gli annunci del passato e la presenza di ospiti internazionali del calibro di Go Nagai (creatore di Mazinga e Goldrake), in grado di attirare le folle, e in generale gli attori principali che hanno reso nota la fiera in passato.
In controtendenza, meno fumetti hanno significato più giochi, ma anche lì si è trattato spesso di provare e/o comprare titoli già disponibili nei negozi da più di un mese e che, probabilmente, avrete già acquistato o testato sotto forma di demo.
Ciò nonostante Napoli Comicon mantiene ancora molto del suo fascino e se doveste trovarvi da quelle parti in questo periodo dell'anno, vale pure sempre la pena di farci un giro. Ma non aspettatevi un E3 in miniatura.