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Naruto Ultimate Ninja Storm Trilogy - recensione

Tecnica della moltiplicazione delle remaster!

Fan del ninja dai capelli dorati, è di nuovo il vostro momento! Naruto è tornato con la Naruto Ultimate Ninja Storm Trilogy e si moltiplica su Nintendo Switch, quasi come la sua tecnica più famosa usata nei manga, negli anime e nelle tante altre occasioni in cui l'abbiamo visto protagonista. L'ultima volta fu lo scorso settembre su PlayStation 4 e parlare di copia di sé stesso ha senso, visto che anche allora la collezione "Trilogy" presentò i tre capitoli della serie Ultimate Ninja Storm usciti originalmente per la vecchia generazione di console. E ora ci risiamo su Switch. Se purtroppo o per fortuna, lo vedremo in questa recensione.

CyberConnect2, sviluppatore da sempre della serie principale e dei mille spin-off, è sicuramente una garanzia di qualità che si è costruita nel tempo grazie ad un'evoluzione crescente e costante man mano che i capitoli si avvicendavano di generazione in generazione. I primi tre Ninja Storm di questa trilogia fanno parte della coda finale di questo percorso, conclusosi col capitolo migliore di tutti, Ultimate Ninja Storm 4, sulle console più recenti e PC. Di volta in volta sono state aggiunte alcune meccaniche, affinate altre, e corretti altri difetti ancora, migliorando una formula sempre più divertente. E lo stesso vale anche per questa Trilogy.

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Giocarli uno dopo l'altro fa un certo effetto e aiuta a comprendere il lavoro svolto negli anni da CyberConnect2. La controprova è la sensazione che si prova nel fare il percorso inverso. È quasi impossibile rigiocare al primo episodio una volta abituati al combat system del terzo, di molte spanne più vario e completo, nonché appagante. Il primo Storm ci fa rivivere quel momento di novità provata ai tempi di PlayStation 3, quando nella prima parte del ciclo vitale si sperimentava un cel shading tutto nuovo, con la possibilità di scenari ed effetti visivi altamente spettacolari. Poche però erano le effettive scelte di gameplay disponibili su come affrontare un avversario, in un ciclo spesso ripetitivo di combo sempre uguali.

Si variava un po' la formula con supporter, oggetti e gadget per ostacolare il nemico, ma progredendo verso i capitoli successivi si capiva come la dinamicità degli scontri si portasse su tutt'altro livello, discorso valido anche per l'area di combattimento. Dopotutto se pensiamo che non era compresa neanche la modalità online, il primo Storm va giocato in fondo per partire da zero con la storia di Naruto e per allenare i polpastrelli in vista degli scontri in rete con tutto il mondo, nel secondo e nel terzo capitolo. Il bello di avere tutta l'avventura al completo è però un plus non da poco che sia i veri fan, sia chi si approccia per la prima volta al mondo dei Ninja animati, sicuramente non vorrà perdersi.

La grafica e le animazioni sono rimaste quelle semplici del passato. Su Switch però sono più che attuali.

Se già il secondo capitolo porta in dote tante novità e quindi molta più azione a livello di gameplay, è con il terzo che si raggiunge la vetta. Ultimate Ninja Storm 3 è chiaramente il migliore del lotto, da qualunque punto di vista. L'offerta di gioco comprende un'avventura lunga e strutturata, tantissimi personaggi (circa un centinaio, contando le diverse versioni di ognuno), e un livello tecnico generale ancora più ricco. Finalmente il cel shading raggiunge un piano paragonabile a quello dell'anime, superato solo dal successore sulla generazione attuale.

Una breve analisi tecnica è doverosa per questa versione. Dopotutto si parla di porting, anzi dell'ennesimo porting di questa trilogy, che però si presenta in ottima forma anche sulla piccola macchina di casa Nintendo. Non si arriva ovviamente alla pulizia grafica e alla bellezza cromatica raggiunte su PlayStation 4, ma anche qui è difficile non rimanere ammaliati dalle evoluzioni di Naruto e soci, soprattutto nelle sequenze animate delle mosse più forti, davvero una gioia per gli occhi. Il valore aggiunto di questa versione, come d'altronde di tutti gli altri titoli portati su Switch dopo essere usciti prima sulle rivali, rimane il fatto di potersi godere in mobilità gli eroi della saga di Kishimoto.

I roster sono completi e amplissimi, già dal primo capitolo.

Purtroppo in questo caso va marcata una differenza piuttosto evidente tra la qualità in modalità docked e quella portatile. I 720p di quest'ultima, con colori non propriamente brillanti, mostrano una perdita lampante di qualità che non permette al cel shading di fare il proprio dovere nel replicare lo spettacolo, come invece accade sulla TV.

A causa della risoluzione si perde la definizione anche di altri effetti, come ad esempio la profondità di campo, e si denota una sorta di "patina" che produce un effetto sfocato su tutta l'immagine. Insomma, sul (più) grande schermo di casa è tutta un'altra cosa, sicuramente più vicina alla versione PlayStation 4 che non a quella PlayStation 3 associabile alla modalità portatile.

Se il bello di poter giocare liberamente su Switch viene intaccato da questo fattore tecnico, ad esso si aggiunge il discorso economico, visti i 49,99 euro richiesti, con la trilogy già scontata nell'altra versione. Sta allora al vostro giudizio decidere se l'ennesimo scontro tra Naruto, Sasuke e tanti, tantissimi altri, valga la pena di essere giocato in autobus. Anche perché i giochi sono acquistabili anche singolarmente dal Nintendo eShop, e solo in digitale come la collezione intera.

7 / 10
Avatar di Michele Sollazzo
Michele Sollazzo: Provenendo dalla leggendaria regione del Molise, non poteva fare a meno di vivere avventure in mondi virtuali. Dopo un'infanzia vissuta tra gli arcade dei bar diventa adulto firmando petizioni per far uscire Shenmue 3. Ora è passato a Outcast 2.

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