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NBA 2K Playgrounds 2 - recensione

Il lato folle dell'NBA targata 2K.

A nostro avviso la principale differenza tra NBA Playground 1 e 2 è la comparsa di 2K Games nel ruolo di publisher. Ciò non vuol dire che quello che sulla carta dovrebbe essere l'erede di NBA Jam o NBA Street sia diventato nel frattempo una simulazione di basket, ma che la casa di sviluppo di NBA 2K ha incanalato l'estro creativo di Mad Dog Games in un prodotto più compiuto.

Il primo capitolo, uscito circa un anno fa per tutte le principali piattaforme, ha provato a voler fare molte cose, non riuscendo in tutte. In NBA 2K Playgrounds 2 la formula di gioco sperimentata al debutto torna quasi immutata; quello che è cambiato, e migliorato, è la struttura del pacchetto, oltre che la leggibilità della partita.

Per chi non conoscesse l'opera di Mad Dog Games possiamo dire che si tratta di un videogame dallo stampo prettamente arcade dove le più celebri stelle del presente e del passato dell'NBA si sfidano in furiosi 2 contro 2 fatti di schiacciate, tiri impossibili e spezzacaviglie fulminei.

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Le arene che ospitano queste sfide sono una colorata serie di playground sparsi per tutto il pianeta, piuttosto fantasiosi e belli da vedere, ma assolutamente neutri per quanto riguarda il gameplay. Una maggiore caratterizzazione di queste, come per esempio una parte attiva nel gameplay (un po' come i campi di Mario Tennis, tanto per intenderci) avrebbe potuto dare un po' più di varietà all'esperienza.

Le tantissime superstar presenti sono organizzate in base alla franchigia di appartenenza passata o presente e possono essere sbloccate o attraverso specifiche modalità di gioco o acquistando speciali pacchetti di figurine virtuali. Ogni attività di NBA 2K Playgrounds 2 consentirà di guadagnare la valuta necessaria per ampliare il proprio roster, e si potranno acquistare nuovi pacchetti contenenti cinque carte o direttamente l'atleta preferito.

In alternativa si potrà aprire il portafogli reale e fare una campagna acquisti in stile PSG. Il modello economico è piuttosto rodato e non impedisce una progressione uniforme, ma forse avrebbe potuto essere un po' più generoso nel donare risorse, soprattutto all'inizio quando si avranno poche stelle dell'NBA con le quali cominciare.

Quest'anno si potrà persino personalizzare l'aspetto esteriore dei propri giocatori. Nulla in grado di cambiare le carte in tavola, anzi, è un ulteriore modo per sperperare risorse, ma se qualcuno volesse mostrare il proprio stile online, troverà tanti bei capi tamarri coi quali vestiere LeBron e soci.

Le arene sono colorate e originali, anche se non influenzano minimamente sul gameplay.

Oltre al profilo estetico ogni giocatore è caratterizzato da un grado di rarità ma soprattutto da un valore (bronzo, argento...) che ne definisce i parametri di forza. All'inizio persino Ray Allen sarà scarso dalla linea dei tre punti; poi però, partita dopo partita, le sue statistiche cresceranno definendo in maniera più accurata, per quanto possa essere accurata la goliardia di NBA 2K Playgrounds 2, il suo stile di gioco.

Questo perché al campetto si assisterà una partita di basket sui generis, tutta schiacciate e rimbalzi coi gomiti larghi. Se in difesa i fondamentali saranno lo spintone o una bella sbracciata per rubare la palla, in attacco le varie stelle si esibiranno in bimani devastanti dalla linea dei tiri liberi, salti carpiati o fade away che faranno cadere il giocatore indietro di un paio di metri.

Come se queste cose non bastassero, più un'azione sarà spettacolare e più questa riempirà una speciale barra. Una volta piena, questa attiverà un bonus speciale in grado di ribaltare l'andamento dell'incontro. Si andrà dallo sprint infinito ad una lastra di ghiaccio che coprirà il canestro avversario, passando per il raddoppio dei punti segnati con le schiacciate o coi tiri da tre.

Da tutto questo si può intuire come Mad Dog Games non sia stata proprio rigorosa nel simulare la pallacanestro a stelle e strisce. Nonostante ciò, ha provato a rendere più chiara la partita ripulendo l'interfaccia di tiro e caratterizzando meglio le animazioni. In questo modo sarà più semplice capire sia perché un tiro non è andato a bersaglio, sia comprendere quando tentare una stoppata o rubare la palla. NBA 2K Playgrounds 2 nasconde infatti un sorprendente livello di profondità, che sa premiare i giocatori più abili e non solo quelli che premono furiosamente tutti i tasti del pad.

L'interfaccia di gioco è stata ripulita e molte dinamiche di gameplay sono state migliorate.

Segnare da tre sarà possibile solo fermando l'indicatore del tiro nel punto corretto, così come eseguire le coreografie e le schiacciate più spettacolari e col giusto tempismo non solo garantirà più esperienza e monete, ma anche un punto aggiuntivo sul tabellone. In questo modo, anche grazie ad un character design sempre caricaturale ma più elegante e divertente, le partite sono più equilibrate e meno frustranti. Perché non si avrà più, o quasi, l'impressione che l'avversario stia imbrogliando in qualche modo.

Anche la struttura generale è stata ampliata. Innanzitutto si potrà giocare un'intera stagione NBA controllando una franchigia di propria scelta. In realtà si tratta di 14 partite di stagione regolare più i playoff al meglio dei tre incontri, ma sono un numero di partite sufficienti a far salire i propri giocatori al rango oro, oltre che guadagnare abbastanza crediti per comprare qualche pacchetto giocatori o indumenti. Poi ci sarà la possibilità di fare una gara da tre punti, grazie alla quale impratichirsi col sistema di tiro o andare online per sfidare giocatori di tutto il mondo, anche in partite classificate.

Quello che gli amanti della palla a spicchi a stelle e strisce ameranno sarà la selezione delle stelle presenti. Si andrà dagli attuali dominatori della scena come Curry, Irving o Westbrook a leggende come Jabbar, Jordan o Pippen. Per i nostalgici c'è anche la possibilità di prolungare di un altro anno la carriera di Ginobili agli Spurs.

Certo, la complessità dell'offerta di NBA 2K è di un'altro pianeta, ma lo è anche il prezzo al quale i due giochi sono proposti e il pubblico al quale si rivolgono. L'assenza di rigore si nota anche osservando i roster delle varie squadre: spesso si fa confusione tra atleti presenti e quelli passati (cosa ci fa Isaiah Thomas ancora ai Lakers?) e alcune leggende sono state messe in una sola squadra, anche se avrebbero potuto far parte di più team. Inoltre si sarebbe potuto fare qualcosina di più per il tutorial o le sfide, un po' ostiche da trovare e poco scomode da completare.

Lo stile è sempre caricaturale, ma il character design è sicuramente più ispirato rispetto allo scorso anno.

Nell'economia generale del gioco, comunque, poco importa. NBA 2K Playgrounds 2 fa il suo dovere nel divertire ed esaltare in egual misura, grazie alla sua folle combinazione tra doppi alley-oop e power-up. Manca ancora un po' di pulizia nel gameplay, ancora un po' troppo rigido nei movimenti e nella gestione della fase difensiva, e Mad Dog Games avrebbe potuto offrire qualche opzione online e offline in più. Rimane comunque un'esperienza consigliata a tutti coloro che cerchino un erede a NBA Jam, soprattutto se hanno qualche amico col quale condividere il gioco.

7 / 10
Avatar di Luca Forte
Luca Forte: Luca si divide tra la gestione del ruspante VG247.it e l'infestare Eurogamer con i suoi giudizi sui giochi sportivi, Civilization, Fire Emblem, Persona e Football Manager. Inviato d'assalto, si diverte a rovinare le anteprime video dei concorrenti di tutto il mondo in modo da fare sembrare le sue più belle.

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In this article

NBA Playgrounds 2

PS4, Xbox One, PC, Nintendo Switch

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