NBA 2K15, l'evoluzione della specie - prova
La serie di Visual Concepts si appresta al vero salto generazionale.
Colonia - Questo inizio di generazione, per molti sviluppatori, è stato piuttosto tribolato. Nonostante si sia fatta attendere molto, la "next-gen" è arrivata di corsa con specifiche hardware cambiate in corsa, kit di sviluppo poco maturi e persino poco tempo per sviluppare i giochi di lancio.
Tutto questo s'è tradotto in una prima ondata di prodotti che non sono stati in grado di sfruttare pienamente le caratteristiche delle console o che avevano previsto degli hardware differenti, arrivando nei negozi con una grafica inferiore alle attese.
Nonostante il riscontro positivo di critica e pubblico, anche Visual Concepts con NBA 2K14 ha dovuto fare le cose di corsa. Il ritrovarsi a distanza di un anno con un prodotto sensibilmente diverso non è dunque una grossa sorpresa, dato che finalmente gli sviluppatori hanno potuto lavorare per un intero ciclo con strumenti, macchinari e tecnologie ormai stabili. Questo ha consentito loro di sfruttare meglio la memoria e la potenza computazionale a loro disposizione, grazie alle quali ottenere risultati in precedenza inarrivabili.
Potremmo parlarvi del fatto che Kevin Durant, uomo copertina del gioco e MVP di quest'anno, essendo un videogiocatore ha dato a Visual Concepts dei suggerimenti in grado di migliorare il loro prodotto sia dal punto di vista tecnico, sia da quello da quello del realismo. O che Pharrell Williams ha mostrato una cultura musicale ben più ampia di quella di LeBron James o Jay Z e ha messo assieme una colonna sonora variegata e sofisticata.
Oppure potremmo descrivervi la modalità MyLeague, una nuova variante delle stagioni manageriali nella quale potrete decidere, tramite i classici slider, praticamente tutti gli aspetti di gioco, come per esempio la frequenza dei trasferimenti.
Preferiamo però uscire un po' dal seminato della presentazione che lo sviluppatore ha tenuto alla gamescom 2014 per concentrarci su quegli aspetti che crediamo possano interessare di più i videogiocatori, perché sono quelle che interessato noi maggiormente.
Iniziamo con fatto che Rob Jones, senior producer della serie, è cresciuto a Roma e parla un Italiano perfetto con un divertente accento romano. Tifa Banco di Roma e Detroit Pistons, ovvero le due squadre delle due città più importanti della sua vita, dove è cresciuto e dove è nato.
Detto questo, con lui abbiamo parlato del gioco, del gameplay, di cosa è stato possibile fare grazie al nuovo hardware e dell'Eurolega. Cominciamo con le 5000 animazioni sbandierate dal team di sviluppo. Queste sono state sfruttate per colmare diverse lacune emerse nelle scorse edizioni. Gli sviluppatori hanno infatti notato che mancavano alcune animazioni per evidenziare i contatti sotto canestro, quelli a rimbalzo o per dare varietà alle palle rubate.
Sono state inserite anche moltissime animazioni di raccordo, grazie alle quali rendere molto più immediata la risposta ai comandi. In poche parole in NBA 2K15 sarà molto più semplice fermare un atleta nel punto desiderato o fargli compiere brevi spostamenti semplicemente, perché sono state introdotte le animazioni che gli consentono di fare anche passi brevi.
Pad alla mano, la differenza è palese. Si notano immediatamente contatti più precisi, movimenti più fluidi, ma soprattutto vi troverete a spostarvi liberamente per il parquet, senza binari o costrizioni. Fermarvi finalmente nel punto esatto in cui vorrete tirare o è previsto siate per uno schema, è una piccola soddisfazione ma attesa da tanti anni.
L'unico momento nel quale il cestista vi sfuggirà un po' di mano sarà durante il dribbling, dato che il palleggio è ancora composto da animazioni piuttosto lunghe che dovranno essere completate prima di far tornare il giocatore sotto il vostro completo controllo. Solitamente è nella modalità myPlayer che si notano con più facilità le stranezze nelle animazioni, ma al momento tutto sembra pressoché perfetto.
La differenza più immediata rispetto allo scorso anno la è però riscontrabile nel nuovo indicatore del rilascio. Tutto sarà molto più chiaro e la nuova grafica minimizzerà la percentuale di casualità in un determinato tiro. Lo scorso anno, infatti, nel calcolo della percentuale di realizzazione di un canestro rimaneva sempre una percentuale piuttosto elevata che dipendeva unicamente dalla fortuna. Quindi un Ray Allen solo sulla linea dei tre punti aveva comunque buone possibilità di sbagliare un tiro, nonostante un rilascio perfetto.
In NBA 2K15, invece, sarà sempre visibile l'area all'interno della quale ottenere la maggior percentuale di realizzazione possibile, esplicitando dunque quando si tratta di un errore vostro o di semplice sfortuna. Oltretutto anche la grafica che mostra la confidenza con un tiro è stata migliorata e non verrà più indicata attraverso delle tacche, come quelle del cellulare, ma con un indicatore più progressivo.
Avere molta memoria a disposizione ha permesso anche di espandere a dismisura il numero di statistiche che descrivono ogni atleta, consentendo a Visual Concepts di tratteggiare profili ancora più puntuali e precisi. In questo modo ogni campione dell'NBA sarà davvero unico e potrà contare non solo sul suo volto e la sua corporatura ma anche sul suo stile di gioco e su capacità tecniche molto simili a quelle reali.
Infine gli sviluppatori hanno lavorato duramente per ricostruire i playset di ogni team delle lega, in modo da vedere in campo gli stessi schemi e gli stessi movimenti che per esempio sono eseguiti dai Clippers o vengono ignorati da New York. È stata migliorata anche la capacità di lettura delle squadre ai movimenti in campo. Questo consentirà ai vostri compagni di attacco di cominciare uno schema in base ai vostri movimenti, sfruttando un blocco o la linea di fondo, senza che questo sia stato chiamato in precedenza. In maniera speculare anche le difese riescono a prevedere delle contromisure agli schemi avversari.
Questi due elementi contribuiscono a definire l'alchimia di squadra, un nuovo parametro che definisce la capacità di un collettivo di giocare assieme, ovvero il motivo per il quale i San Antonio Spurs hanno dominato la scorsa stagione mettendo sotto franchigie dal talento sicuramente superiore.
Per quanto riguarda l'Eurolega, Visual Concepts ha imparato dagli errori del passato. In questo modo chiuderà la realizzazione degli oltre 20 team europei presenti in NBA 2K15 durante le fasi finali dello sviluppo, così da poter offrire ai giocatori roster il più aggiornati possibile. In NBA 2K14, infatti, mezza Olimpia Milano era ancora a Siena, rendendo poco divertente il suo utilizzo.
Questo netto miglioramento nella veridicità della competizione, unito ad un più approfondito studio delle dinamiche e degli schemi utilizzati dalle squadre dell'Eurolega, avvenuto grazie alla consulenza di personaggi come Ettore Messina, e alla possibilità di utilizzarle all'interno della modalità MyLEAGUE, dovrebbe consentire anche alle formazioni europee di essere meglio integrate e fruibili.
È quasi superfluo parlare del comparto grafico ulteriormente ripulito e migliorato. Grazie al maggior tempo a disposizione sono stati reinserite le mascotte e le cheerleader, sono stati migliorati i modelli che andranno a comporre il pubblico e sono stati corretti molti degli errori di bad clipping o compenetrazione delle divise dei cestisti. La somiglianza delle superstar con la loro versione reale è ulteriormente migliorata, avendo il team ampliato il numero di atleti scansionati.
Per quanto riguarda la versione old-gen, Rob Jones ha detto che si potranno ritrovare praticamente tutti i miglioramenti descritti finora, fatto salvo quelli che per forza di cose si appoggiano sulla maggiore potenza di calcolo delle console di nuova generazione, come la rinnovata intelligenza artificiale, la grafica o le tante nuove statistiche. Il passo in avanti dovrebbe comunque essere visibile.
Durante il nostro primo incontro con NBA 2K15 abbiamo trovato un gioco notevolmente migliorato sotto quasi tutti i punti di vista. Il lavoro svolto dagli sviluppatori sembra essere andato a correggere molti di quegli aspetti negativi emersi lo scorso anno, in modo da proporre un'esperienza ancora più pulita, soddisfacente e completa. L'appuntamento è fissato dunque al prossimo 10 ottobre, quando NBA 2K15 uscirà su Xbox 360, Xbox One, PS3, PS4 e PC.