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Need For Speed , EA torna al tuning - prova

Che abbiano ascoltato le richieste dei fan?

L'E3 2015 potrebbe rappresentare il punto di svolta per Need For Speed, che negli ultimi anni ha preso una direzione sempre meno in linea con le origini della serie. Non è un segreto, infatti, che da qualche tempo gli appassionati di questa saga stiano chiedendo a gran voce un ritorno alle atmosfere (e alle meccaniche) di Underground e del primo Most Wanted.

A quanto pare, Electronic Arts ha finalmente deciso di accogliere le richieste dei fan e realizzare un nuovo capitolo del franchise, in grado di racchiudere tutti gli elementi che avevano decretato il successo dei titoli appena citati.

A Los Angeles abbiamo potuto provare il nuovo Need For Speed, toccando con mano il lavoro svolto fino a questo momento dai programmatori. Dopo una presentazione di circa 20 minuti, che ha illustrato le caratteristiche principali del gioco, abbiamo impugnato il joypad per aggredire l'asfalto e sfidare la polizia.

Sono stati gli stessi sviluppatori a confermare di voler riportare Need For Speed alle origini. Il loro obiettivo è realizzare un gioco di corse profondamente basato su storia, modifiche e poliziotti e se avete giocato almeno uno dei vecchi capitoli della serie, saprete bene quanto questi elementi fossero importanti nell'economia del gioco.

Il senso di velocità è garantito anche grazie alla gestione dinamica della telecamera, che però tende a spostarsi troppo durante le derapate più accentuate.

Una volta messa mano al controller, abbiamo immediatamente percepito parte dello spirito descritto dagli sviluppatori. La demo, infatti, si apriva all'interno di un garage, dove la nostra macchina era pronta per essere modificata.

Avevamo a nostra disposizione tanti soldi e pochi minuti, quindi ci siamo concentrati sulle modifiche esteriori, senza approfondire la parte legata alle prestazioni. Abbiamo cambiato il telaio, aggiunto uno spoiler, cambiato i cerchioni (che abbiamo opportunamente allargato), modificato gli scarichi, oscurato i vetri e riverniciato la carrozzeria.

Fatto questo, siamo entrati in un pratico menù che permetteva di modificare lo stile di guida della macchina, scegliendo tra un assetto più incollato al terreno (per una guida pulita a base di frenate ben calcolate) e uno studiato per il drifting.

Gli sviluppatori ci hanno confermato che si tratta di un menù adatto a tutti, visto che permette sia di scegliere direttamente la tipologia di approccio, sia di alterare i singoli parametri per creare l'esperienza più adatta al proprio stile di guida.

Visivamente parlando, il gioco è già adesso piuttosto impressionante. Aspettiamo con ansia di vedere qualcosa delle gare diurne!

Fatto questo, siamo scesi in strada e abbiamo affrontato la nostra prima gara, dove abbiamo avuto un assaggio dell'aggressività della polizia. Le volanti, infatti, sono tenaci e fermamente intenzionate a fermare i pirati della strada, e non esitano a speronare con violenza i propri bersagli.

Terminata la gara, ci siamo ritrovati nell'open world che caratterizzerà il nuovo Need For Speed. Nulla di troppo diverso dal recente Most Wanted, visto che sulla mini-mappa sono indicate le icone associate agli eventi disponibili.

Per partecipare a un evento basta raggiungere l'icona, fermarsi all'altezza della grafica su schermo e premere il tasto R1. A quel punto si entra ufficialmente nella gara, che può essere affrontata anche insieme ad altri giocatori online.

Lo scopo ultimo del gioco è accrescere la propria reputazione, operazione che può essere portata a termine seguendo le cinque strade indicate da altrettante linee narrative: velocità, stile, tuning, creazione di una propria banda e guida sopra le righe, ben oltre i confini imposti dalla legge.

I modelli delle auto sono eccezionali, e il passaggio dal filmato introduttivo al gioco vero e proprio non ha stacchi di alcun tipo.

Ogni evento affrontato dal giocatore, garantisce punti reputazione in base alle azioni eseguite. Al termine di ogni gara, un pratico riassunto permette di verificare in che modo sono stati guadagnati i punti reputazione.

Nel nostro caso, per esempio, durante la demo abbiamo ottenuto la maggior parte dei punti grazie alla guida fuorilegge e alle derapate, ma altri giornalisti si sono trovati di fronte a statistiche molto diverse.

Dal punto di vista del modello di guida, la build attuale di Need For Speed ci ha sorpreso per la fluidità costante, insieme all'ottimo impatto visivo. L'ambientazione cittadina notturna è resa in modo incredibile grazie a un grande uso dell'illuminazione artificiale, che offre il meglio durante le fughe dalla polizia, con le sirene lampeggianti che si riflettono ovunque.

A deluderci un po', invece, è stata la fisica delle derapate e degli incidenti. Le prime, infatti, sono un po' troppo rigide e avrebbero bisogno di un pizzico di libertà in più per garantire la giusta dose di adrenalina e divertimento. Il fatto che la telecamera si spostasse un po' troppo di lato durante le derapate, contribuisce a renderle meno gratificanti.

Il trailer dell'E3 di Need for Speed.Guarda su YouTube

Per quanto riguarda gli incidenti, invece, ci è capitato un paio di volte di fare dei devastanti frontali con altri veicoli durante le corse ma l'effetto degli impatti è stato fin troppo contenuto, quasi deludente. Il che probabilmente è un limite del motore fisico usato, l'onnipresente Frostbite Engine.

Di sicuro si tratta di problemi legati alla build presente in fiera, ancora arretrata e in via di sviluppo. Le basi di partenza, però, ci sono tutte, per cui speriamo che Electronic Arts riesca effettivamente a far tornare Need For Speed la serie avvincente ed esagerata che tanto abbiamo amato in passato.