Neon White Recensione, il figlio (segreto) di Mirror's Edge e Killer 7
Un paradisiaco action-shooter-platform.
Ormai è palese che Annapurna Interactive e Devolver Digital hanno uno spiccato senso per i giochi fuori dagli schemi. Negli ultimi anni ci hanno “regalato” piccoli capolavori degni di entrare nel Paradiso dei Videogiochi e Neon White è uno di quei giochi: quasi non lo vedi arrivare, lo inizi mosso da una leggera curiosità e lui ti avviluppa come la tela di Shelob per non lasciarti più andare fino ai titoli di coda.
Forse lo avete già visto o sentito nominare prima, forse no, ma se avete già dato un'occhiata a qualche immagine o trailer, probabilmente avrete pensato si tratti di un gioco sviluppato da Suda 51. In effetti il comparto grafico di Neon White ricorda titoli come Killer 7 e No More Heroes, ma anche l'impianto narrativo si avvicina non poco a quello che ha sempre caratterizzato l'istrionico game designer giapponese.
Gli sviluppatori lo chiamano “speedrunner FPS per freak” e francamente, pur sforzandoci per settimane, non saremmo riusciti a trovare una definizione migliore. Nella lavorazione di Neon White c'è anche lo zampino di Ben Esposito, uno che di titoli a dir poco particolari se ne intende visto che a lui dobbiamo il pazzerello Donut County. Qui siamo tuttavia su un terreno completamente diverso.
La storia che fa da sfondo alle vostre scorribande sembra uscita da una classica sessione di brainstorming di un team giapponese e invece si scopre che è stata scritta da una bravissima writer americana, Ryann Shannon. Il protagonista si chiama White ed è un assassino che viene prelevato dall'Inferno a cui era destinato per dargli una chance di redenzione. La promessa è a dir poco succosa: vivere per l'eternità in paradiso!
Purtroppo, tra lui è questo celestiale premio ci sono altri assassini ai quali viene data la stessa possibilità: vince chi fa fuori più demoni. Battere gli altri, tuttavia, non sarà cosa facile anche perché White sembra conoscerli o meglio loro sembrano conoscere lui. C'è chi lo tratta come un amico di bevute, chi come una vecchia fiamma ormai spenta (forse!) e chi ancora come un idolo da imitare. Il cast di Neon White è uno dei più pazzi e variopinti che abbiamo incontrato negli ultimi anni... e ancora non avete conosciuto i gatti!
Ma torniamo alla gara. Per riuscire nell'impresa di scalare la “classifica celeste” dovrete affrontare una lunga serie di brevi ma adrenalinici livelli, ottenendo punti per essere arrivati alla fine nel minor tempo possibile e per aver fuori tutti i demoni presenti in loco. La morfologia degli stage è inizialmente semplice e riuscire a conquistare i tempi migliori non è particolarmente arduo, ma già dopo il primo “pacchetto” le cose si fanno piuttosto serie.
La vera sfida consiste nel miscelare velocemente salti e combattimenti interrompendo il meno possibile il flow del gioco e prendendo la strada più veloce ma funzionale. Per far fuori i nemici che vi si pareranno davanti avrete a disposizione delle carte dovrete recuperare lungo il percorso e che in prima istanza vi daranno accesso a vari tipi di armi. Ognuna di esse, tuttavia, avrà anche una funzione secondaria che andrà ad influire sulle capacità di movimento di White mettendogli a disposizione doppi salti, bombe capaci di proiettarlo in alto e scatti fulminei.
Inizialmente gestire tutto questo può sembrare complicato ma il sistema di controllo è stato studiato per consentire al giocatore di portare a termine ogni singola azione senza quasi mai staccare le dita dalla console. Dopo un minimo periodo di adattamento, accompagnato da una manciata di livelli-tutorial, tutto diverrà naturale e il gioco inizierà a funzionare alla grande mostrando la sua vera natura. Droga, pura droga videoludica!
Neon White non è mai troppo facile ma al tempo stesso mai troppo impegnativo se lo si vuole portare avanti per puri fini narrativi. Potrete farlo, nessuno ve lo vieta, ma se volete entrare appieno nella sua vera natura di speedrunner-game dovrete impegnarvi un po' di più. Conquistare le valutazioni Bronzo e Argento in ogni livello è quasi un gioco da ragazzi e anche quelle Oro non sono proibitive, ma il discorso cambia nel caso vogliate le medaglie “Asso” e recuperando tutti i regali nascosti nei punti più difficili da raggiungere.
Questi servono per alimentare i rapporti con gli altri Neon, che vi garantiranno oggetti extra e piccoli vantaggi da utilizzare per run aggiuntive negli stage già superati. Tale struttura garantisce una longevità eccellente, grazie ai continui stimoli competitivi che vengono forniti al giocatore.
L'unico problema riscontrato durante il test su Switch è dovuto non tanto ad un difetto del gioco ma all'adattamento del precisissimo sistema di controllo di Neon White sulla console Nintendo. Questo utilizza quasi unicamente i tasti dorsali, che come ben sappiamo sull'ibrida della grande N hanno dimensioni abbastanza ridotte.
Per chi come il sottoscritto possiede mani di dimensioni medio-grandi l'utilizzo dei tasti R ed L è piuttosto scomoda e alla lunga quasi dolorosa, senza contare il rischio di premere i sottostanti RZ ed LZ. Consigliabile l'utilizzo di un Pro Controller in modalità docked, il gioco fortunatamente anche sparato su un pannello superiore ai 40 pollici fornisce prestazioni visive e ludiche croccanti e non fa rimpiangere il piccolo schermo della console ibrida.
Il mix tra azione e fasi “pseudo-visual novel” ricorda un altro titolo fortemente e sublimemente caratterizzato: Catherine. Il cast di Neon White è altrettanto vario e possiede quell'inimitabile retrogusto folle che solo certe produzioni giapponesi possono vantare. Tra un livello e l'altro potrete visitare varie location popolate da altri Neon come voi, ma anche da personaggi decisamente fuori di testa che vi proporranno sfide alternative, preziosi oggetti o anche solo qualche chiacchierata spesso ricca di battute e citazioni.
A tal proposito va fatto un applauso al team che si è occupato della traduzione dei testi in italiano, sempre convincenti nella trasposizione del mood dei personaggi o dei doppi sensi. Altrettanto valida la colonna sonora, elettronica e psichedelica come la giovane band che l'ha composta: Machine Girl... è la loro prima esperienza nei videogiochi ma vi consigliamo di recuperare qualche loro vecchio pezzo.
Avrete ormai capito che siamo rimasti piacevolmente colpiti da Neon White. In un periodo abbastanza scarno di uscite come questo l'arrivo di un titolo come questo è una vera benedizione dal cielo... o meglio, dal Paradiso, ma anche in qualsiasi altro momento meriterebbe comunque attenzione.
Tenetelo preziosamente custodito nella vostra Nintendo Switch, anche una volta completato potrete tornarci di tanto in tanto per cercare di recuperare le medaglie mancanti o magari per scalare le classifiche di speed-running di ogni livello.