New Gundam Breaker - recensione
Un editor per collezionisti, più che un videogioco.
Di tie-in dedicati a serie animate giapponesi degli anni '90 ce ne sono stati tanti e parecchi sono arrivati anche in Europa, da Hokuto No Ken ai Cavalieri dello Zodiaco, tanto per citare due tra i più famosi. Purtroppo la decade precedente non è stata così fortunata e per chi vi scrive questo è un dolore non da poco. Specialmente i "robottoni" con cui i quarantenni attuali sono cresciuti, hanno visto raramente le loro gesta trasposte in un videogioco. Gundam è stata forse la saga più fortunata da questo punto di vista, anche se la qualità media dei prodotti videoludici a lui dedicati non è stata proprio incoraggiante.
In molti attendevano New Gundam Breaker, speranzosi che questa fosse la volta buona. E ci dispiace disilludervi ma Dynasty Warriors Gundam rimane ancora il migliore titolo dedicato a questa serie uscito negli ultimi anni. In realtà l'idea di partenza di questa saga non è neanche male. Non abbiamo a che fare con un classico action o un RPG ambientato in una delle molte linee temporali della creatura di Yoshiyuki Tomino. Questo è un adventure particolare, che include addirittura elementi tipici dei simulatori di appuntamenti tanto cari al pubblico nipponico. Il filo conduttore principale però è uno solo: la smania da collezionismo dei Gundam Plastic Model Kit.
Ne è protagonista il nuovo arrivato della Gunbre High School, accademia che insegna ai costruttori di GunPla come diventare dei veri combattenti. I cliché del genere ci sono tutti: la matricola viene vista con diffidenza dagli altri studenti ma un paio di elementi lo prendono sotto la propria ala protettrice perché vedono in lui una luce particolare, un guizzo che potrebbe cambiare il futuro di tutti.
I dialoghi (in Giapponese, sottotitolati in Italiano) avvengono attraverso le classiche schermate statiche, con avvenenti e longilinee fanciulle che conversano amabilmente sfoggiando buffe facce tipiche dei manga giapponesi. Già dopo pochi minuti inizierete a chiedervi cosa c'entri questo con Gundam, ma ecco che in soccorso arriverà la capoclasse. È la tipica ragazza sicura dall'aria strafottente, ma che sotto sotto è una tenerona. Vi accompagnerà nel vostro primo allenamento e qui inizierete a vedere un po' d'azione.
La modalità single-player è discretamente lunga ma purtroppo una trama fin troppo leggera e una letale ripetitività di fondo la condannano all'inutilità. Perché inserire un sistema di risposte multiple se le scelte fatte dal giocatore non portano ad alcun sviluppo alternativo della trama? E perché non inserire qualche elemento maschile utile a solleticare lo spirito competitivo dei maschietti che decidono di dare fiducia a New Gundam Breaker? Queste e molte altre domande non troveranno purtroppo risposta, meglio quindi passare alla fase combattiva.
Le missioni si svolgono in un ambiente virtuale che per certi versi ricorda quello degli scontri di Yu-Gi-Oh: il protagonista non può che iniziare con il mitico RX 78-2, che lo accompagnerà nel tutorial. Andare a destra e sinistra, saltare, usare i propulsori per muoversi più velocemente, usare la spada o il cannone a raggi (laser beam per gli amici)... sono tutte azioni semplici, come semplice è il sistema di controllo di New Gundam Breaker. Poche combinazioni di tasti consentono di utilizzare colpi leggermente più complessi ma in generale destreggiarsi nelle battaglie del gioco non è cosa complicata.
Complicata è invece la gestione delle telecamere, dannatamente nervose fin dai primi scontri. L'inquadratura ha la fastidiosa tendenza a seguire i movimenti del bersaglio selezionato, il che non è un gran problema quando questo è al nostro stesso livello. Se però si ha a che fare con un nemico particolarmente veloce, agile o di dimensioni più grandi il rischio di avere conati di vomito è piuttosto alto.
Il problema peggiore tuttavia non è neanche questo. Se le missioni avessero un loro motivo d'essere e raccontassero qualcosa di interessante, i difetti di cui sopra potrebbero anche essere superati. Così non è. Spesso durante le battaglie regna il caos assoluto e la monotonia dovuta ad obiettivi a dir poco ripetitivi si fa largo a grandi passi. In poco tempo l'obiettivo principale diventa quello di collezionare i componenti che potremo poi utilizzare per creare i nostri GunPla personalizzati.
Tale obiettivo diventa particolarmente facile nel multiplayer, che pur non offrendo una sfida tanto diversa da quelle in singolo, garantisce una quantità di loot nettamente maggiore. Purtroppo abbiamo riscontrato non poche difficoltà nel trovare partite libere e in un paio di occasioni siamo anche stati testimoni di disconnessioni che ci hanno cacciato dal match lasciandoci tra l'altro senza nemmeno l'ombra del bottino raccolto fino a quel momento.
In una sezione a parte del gioco prenderà vita quello che sorprendentemente è il vero cuore di New Gundam Breaker: la costruzione di una miriade di Mobile Suit, Zaku e via dicendo. Utilizzando i pezzi raccolti potrete personalizzare in milioni di modi il vostro mech, scegliendo armi da mischia o a distanza, abilità EX, colori, accessori e molto altro ancora. Un sogno per i collezionisti di tutto il mondo, un incubo invece per chi in questo gioco cercava il vero spirito della serie.
Il mostruoso editor è sicuramente il pezzo forte di questa produzione ma purtroppo è anche l'unico. Il piacere di modificare in migliaia di modi il proprio Gundam non si traduce in un effettivo cambio di marcia una volta scesi in campo per le missioni. L'azione è ridotta all'osso e non appaga in alcun modo la sete di battaglia del giocatore, mentre le fasi all'interno dell'accademia hanno una profondità scoraggiante e non stuzzicano in alcun modo la vena avventurosa... né tanto meno quella di chi è appassionato del genere dating-sim.
Siamo allora di fronte a un panorama piuttosto sconfortante reso peggiore da un comparto tecnico assolutamente non all'altezza. I modelli dei Mobile Suit sono la cosa migliore e pur non facendo gridare al miracolo, hanno un livello di dettaglio abbastanza alto, che purtroppo non è condiviso dagli scenari di gioco, piuttosto scarni. Nonostante ciò è frequente imbattersi in cali di frame rate vistosi. Abbiamo atteso la patch lanciata in corrispondenza del day-one, ma la situazione onestamente non è cambiata più di tanto.
Un fallimento su tutta la linea quindi? Raramente ci lasciamo andare a dichiarazioni così nette, ma purtroppo stavolta la risposta è affemativa. New Gundam Breaker è un gioco che parte da una buonissima idea ma che viene distrutto da una game design terrificante. La delusione colpirà in particolar modo chi, come il sottoscritto, è cresciuto canticchiando di tanto in tanto "Eccoci siamo amici tuoi e io sono Peter Rei...". La Federazione Terrestre e il Principato di Zeon meritavano un trattamento decisamente migliore.