New Nintendo 3DS: nuovo e migliorato - review
Il Digital Foundry esamina la nuova console di Nintendo.
I tentativi di Nintendo di rinvigorire l'interesse nei confronti delle sue console portatili producendone nuove versioni, storicamente, non sono sempre andati a buon fine. Il Game Boy Pocket, in combinazione con il fenomeno Pokémon, ha indubbiamente rivitalizzato il suo antenato originale uscito nel 1989, ma il Game Boy Micro (l'ultima incarnazione del Game Boy Advance, uscita nel 2005) non ha avuto la stessa fortuna. Al di là di tutto ciò, comunque, il gigante di Kyoto continua imperterrito da ormai vent'anni nella sua strategia di proporre, periodicamente, versioni aggiornate dei suoi handheld: lo stesso 3DS ha già visto due revisioni in tre anni (3DS XL e 2DS) e si prepara adesso a ricevere il suo terzo update.
Il New Nintendo 3DS è, forse, la console portatile che Nintendo avrebbe dovuto rilasciare sin da subito. Il suo obiettivo è correggere i problemi che hanno afflitto il sistema originale sin dal suo lancio, inclusi la scarsa comodità dell'effetto 3D, la mancanza di un secondo stick analogico e la generale lentezza d'interfaccia. La buona notizia è che l'operazione è riuscita sotto ogni aspetto, con persino qualche bonus aggiuntivo: come risultato, questa è senz'altro la versione definitiva del Nintendo 3DS. Il nuovo sistema ci giunge in due varianti: sia quella base che la versione XL. Le due hanno un design simile, ma il modello più piccolo (presumibilmente pensato per un target più giovane) offre anche una serie di cover intercambiabili e di tasti appariscenti che richiamano i colori visti sul leggendario controller del Super Nintendo. Al di là delle ovvie differenze in termini di dimensioni, diagonale degli schermi e batteria, l'hardware che si trova sotto la scocca è identico in entrambe le versioni.
Prima di approfondire i dettagli tecnici del New 3DS, concentriamoci rapidamente sui miglioramenti fisici rispetto al suo predecessore. Il più ovvio è l'introduzione di un secondo controller analogico, definito da Nintendo "C-Stick", con un riferimento alla famosa levetta gialla presente sul pad del GameCube. Questa escrescenza è realizzata in gomma e risulta molto rigida al primo utilizzo, con un feeling simile a quello offerto dai pointing stick dei ThinkPad IBM. È comunque necessaria solo una lieve pressione perché l'input sia registrato, e il suo posizionamento vicino ai tasti frontali significa che si può passare dall'uno agli altri senza troppe difficoltà.
Offrendo un secondo stick e i due nuovi tasti dorsali ZR e ZL, il New 3DS integra automaticamente le caratteristiche del non troppo amato Circle Pad Pro. Situati accanto ai normali tasti L e R, i due nuovi bottoni sono abbastanza semplici da raggiungere con le punte delle dita, ma premere tutti e quattro i dorsali contemporaneamente è un'operazione leggermente più complicata, che richiede un accurato posizionamento delle mani.
I nuovi controlli sono solo una delle soluzioni con le quali Nintendo ha cambiato il feeling della sua console portatile: diversi elementi sono stati riposizionati in modi a volte azzeccati, altre meno. Il controllo del volume ora si trova sul lato sinistro dello schermo superiore, in posizione simmetrica rispetto allo slider dell'effetto 3D, e risulta dunque meno facile da azionare accidentalmente mentre si gioca. Lo switch del Wi-Fi è stato rimosso completamente: ora la connessione wireless è azionata direttamente dai menu: un altro cambiamento positivo, che cancella l'eventualità di perdere contatti StreetPass perché il Wi-Fi si è disattivato da solo mentre tenevamo la console in tasca. I tasti Start e Select si trovano ora sul lato destro dello schermo touch, mentre il bordo inferiore della console, che prima ospitava soltanto il jack per le cuffie, ora è decisamente più affollato. Vi troviamo, infatti, l'alloggiamento per lo stilo, lo slot per le cartucce e il tasto d'accensione e spegnimento. Questi ultimi due non sembrano posizionati alla perfezione: in particolare, il tasto di accensione è difficile da trovare e raggiungere. Forse, sarebbe stato meglio lasciarlo dove si trovava prima, oltretutto al sicuro da pressioni accidentali quando gli schermi sono chiusi. Fortunatamente, una pressione involontaria non spegne la console quando questa si trova chiusa e riposta in una tasca o in uno zaino, però accenderà una console spenta, con le prevedibili e sgradite conseguenze.
L'altro aspetto interessante del modello standard di New 3DS è la presenza delle cover intercambiabili Kisekae: sottili pezzi di plastica che si agganciano sulla parte superiore e su quella inferiore della console. Per rimuovere la cover superiore è sufficiente utilizzare la testa dello stilo (che, per inciso, ha un feeling abbastanza deludente se paragonato a quello metallico del primo 3DS), ma quella inferiore necessita invece dell'intervento di un cacciavite, dal momento che al di sotto di essa sono custodite sia la batteria che la scheda microSD, quindi una rimozione accidentale del pannello potrebbe causare lo smarrimento o il danneggiamento di entrambe. Le cover sono esclusive del modello più piccolo di New 3DS e Nintendo le identifica come una buona fonte di guadagni: soltanto in Giappone ce ne sono già oltre 40 disponibili. Il New 3DS XL non offre questa possibilità di personalizzazione: Nintendo, evidentemente, lo considera come un prodotto dal target più "adulto", ma noi pensiamo che anche agli adulti, tutto sommato, piacerebbe dare un tocco di colore alla propria console portatile.
Parlando di miglioramenti hardware interni, le novità di questa versione aggiornata di 3DS sono altrettanto importanti. La più ovvia è il netto miglioramento dell'effetto 3D stereoscopico, che ora utilizza la fotocamera frontale per rilevare la posizione della testa e aggiustare l'immagine di conseguenza. Sui precedenti modelli di 3DS, bastava spostarsi di pochissimo dall'angolo visuale ottimale per rovinare pesantemente l'effetto 3D e ottenere un'immagine sgradevole, confusa e sdoppiata. Il New Nintendo 3DS elimina completamente questo problema: è possibile spostare la console anche in modo rapido e netto senza che l'immagine 3D risulti degradata, dal momento che il sistema rileva costantemente la posizione della testa e corregge automaticamente l'effetto di parallasse. "Smascherare" il funzionamento di questa nuova caratteristica non è difficile: basta girare lo sguardo lontano dalla console e poi tornare rapidamente a guardarla, per notare come l'immagine 3D faccia un rapido "sobbalzo" per ricalibrarsi istantaneamente. Anche i movimenti più sottili sono rilevati con altrettanta efficacia, il che suggerisce come l'accelerometro della console contribuisca a migliorare le prestazioni del nuovo sistema. Nel complesso, si tratta di una soluzione incredibilmente efficace ad un problema annoso per i vecchi modelli di 3DS.
Nintendo ha modificato anche qualcos'altro sotto al cofano, per portare a nuovi miglioramenti prestazionali. La CPU ora è più veloce e consente di navigare i menu del New 3DS con molta più rapidità: per esempio, la fastidiosa pausa che tradizionalmente segue la pressione del tasto Home durante una sessione di gioco ora è sostanzialmente scomparsa, mentre i tempi di caricamento e di avvio della console sono parecchio diminuiti. Anche i download dalla Rete sono molto più rapidi, così come la navigazione Web. Il browser ora integra anche un filtro per bloccare i contenuti per adulti: una mossa intelligente, in linea con la classica politica family-friendly di Nintendo, che però può essere disattivata con il pagamento di una piccolissima cifra tramite carta di credito. Il New Nintendo 3DS integra anche la tecnologia NFC: una necessità, in previsione dell'arrivo delle statuette amiibo. Durante la nostra recensione non abbiamo potuto provare questa feature, ma a quanto pare in futuro potremo posizionare le amiibo direttamente sullo schermo touch per scambiare dati con la console e azionare eventi in-game.
I titoli che abbiamo testato su New 3DS non si sono comportati diversamente rispetto all'esperienza sui vecchi modelli di console, nonostante la nuova e più potente CPU. Un risultato atteso, dal momento che sono stati programmati con in mente le vecchie specifiche. Nintendo ha però promesso che alcuni giochi futuri useranno in qualche modo il nuovo hardware: uno dei primi sarà la conversione portatile del classico RPG per Wii Xenoblade Chronicles, in uscita l'anno prossimo. Anche se molti saranno contenti di poter vedere giochi tecnicamente più avanzati sul loro nuovo portatile Nintendo, questa strategia non è esente da rischi: ci sono 45 milioni di 3DS già in circolazione, nessuno dei quali potrà far girare i software pensati appositamente per il nuovo modello. Frammentare l'utenza in questo modo potrebbe spingere alcuni fan ad effettuare l'upgrade, ma anche causare confusioni e scontentezza. Per il consumatore medio, capire quali titoli siano compatibili con i vecchi modelli di 3DS e quali no potrebbe dimostrarsi un compito non sufficientemente immediato.
Il modello standard di New 3DS è equipaggiato con una batteria da 1.400 mAh, piuttosto esile se paragonata a quelle della maggior parte dei moderni smartphone. Come risultato, l'autonomia non è sostanzialmente migliorata rispetto alle precedenti versioni: Nintendo dichiara circa 1 ora di gioco in più (da un minimo di 3,5 ore fino a un massimo di 6) rispetto al precedente modello (che ne durava 3-5). La nostra prova ha dimostrato che si tratta di un valore realistico, ma comunque avremmo gradito un'autonomia ancora più estesa. La storia è la stessa anche per il New 3DS XL, che offre solo un lieve miglioramento rispetto alla vecchia versione XL. Dal momento che la scarsa autonomia rappresenta da sempre un problema della console portatile di Nintendo, è un peccato vedere che questa nuova revisione hardware non ha colto l'opportunità di rimuovere anche questo difetto: vista l'età del 3DS, probabilmente si trattava dell'ultima chance.
New Nintendo 3DS: il verdetto del Digital Foundry
Il New Nintendo 3DS è più una rifinitura del vecchio hardware che non una vera e propria rivoluzione ma al tempo stesso, osservando la storia passata dei redesign Nintendo, appare anche come uno dei più drastici. Il passo in avanti è paragonabile a quello compiuto all'epoca col GBA SP, che introduceva per la prima volta uno schermo retro-illuminato e una batteria integrata ricaricabile nella console portatile più amata al mondo. L'aumento di potenza del processore rende l'interfaccia più rapida e fluida e, negli anni a venire, consentirà di realizzare giochi tecnicamente più ambiziosi, con l'effetto collaterale di escludere a priori tutti i possessori del vecchio 3DS. Il nuovo sistema di correzione dell'effetto 3D funziona benissimo, mentre l'aggiunta di un secondo stick e dei due tasti dorsali completa la profondità dei controlli e la porta ad un livello che avremmo voluto vedere a partire dal modello originale.
Mentre Giappone, Australia e Nuova Zelanda riceveranno il nuovo sistema nel 2014, il resto del mondo dovrà aspettare fino al prossimo anno. I ritardi in Europa e Nord America potrebbero avere a che fare con la mancanza di software espressamente dedicato a sfruttare al meglio le potenzialità della nuova macchina, a partire dal secondo stick. La release sul territorio giapponese è stata infatti accompagnata dal lancio di Monster Hunter 4G (noto in occidente come Monster Hunter 4 Ultimate), che utilizza il C-Stick per controllare la telecamera. Il bundle che include console in versione XL e gioco ha superato di quasi tre volte le vendite del New 3DS in versione standard. Chiaramente il giusto software è indispensabile per "vendere" i benefici della nuova console, e forse è per questo che Nintendo non ha scelto di effettuare un lancio globale nel 2014. Al di là di queste valutazioni, comunque, il New Nintendo 3DS (oltre ad essere con ogni probabilità l'ultima versione del 3DS), è sicuramente un aggiornamento molto valido e meritevole.
Traduzione a cura di Luca Signorini.