New World - prova
Un nuovo mondo da scoprire.
Considerando la mole di progetti simili arrivati sul mercato negli ultimi anni, specialmente tramite Steam grazie al suo programma Early Access, è inevitabile pensare che la buona dose di curiosità sollevata da New World dipenda soprattutto o in parte dal pesantissimo nome del suo studio di sviluppo.
Fondati nell'ormai lontano 2012, gli Amazon Game Studios rappresentano la chiara volontà del gigante dell'e-commerce di entrare nel settore dei videogiochi, uno dei pochi a prosperare in questa era di stagnazione finanziaria.
L'enorme quantitativo di risorse a disposizione di Amazon, misto alla necessità dello studio di confezionare il suo primo, importante videogioco dopo anni di attività, rende questo MMO sandbox un titolo dal potenziale incredibile, almeno sulla carta.
A migliorare la situazione interviene il concept di New World, che gli sviluppatori descrivono come un mondo aperto e interattivo in grado di ospitare centinaia e centinaia di giocatori nello stesso server, che possono organizzarsi in società più o meno complesse, costruire insieme intere città fortificate e farsi la guerra tra loro in imponenti battaglie campali.
Al netto di queste premesse, eravamo ansiosi di scoprire cos'avesse Amazon in serbo per noi, volando in direzione di Londra per partecipare a un nuovo evento di presentazione nel quale avremmo testato con mano il potenziale del gioco. New World è attualmente in fase alpha e sapevamo di poter provare la build più aggiornata, con la speranza di avere a disposizione qualche fresca novità di cui parlarvi una volta tornati alla base.
Se non vi fosse mai capitato di avere a che fare con New World, vi basterà sapere che il nuovo progetto di Amazon Game Studios non è altro che un MMORPG sandbox con elementi survival, anche se in scala molto maggiore rispetto ai canoni del genere. Nel titolo prenderemo i panni di un coraggioso pioniere, che nell'epoca d'oro dell'esplorazione a cavallo tra il XV e XVI secolo si avventura nell'entroterra di un incontaminato continente che nasconde però più di qualche segreto. Il nuovo mondo, invero, è dominato dalla magia e ospita creature e popolazioni sovrannaturali fortemente ostili.
Sebbene questo preambolo possa lasciar intendere che in New World saranno le dinamiche PvE a regnare, l'anima del gioco è invece orientata al puro PvP e ai rapporti tra giocatori, che come prevedono gli sviluppatori si organizzeranno in fazioni in costante lotta tra loro per il controllo del continente. Naturalmente, il crafting e lo sviluppo del personaggio avranno un ruolo preponderante all'interno dell'economia del gioco.
La nostra prova è cominciata sulle assolate spiagge del nuovo continente, circondati da decine di altri componenti della stampa specializzata che come noi stavano partecipando all'evento. Guidati dal team di sviluppo abbiamo mosso i nostri primi passi nel nuovo mondo costruendo un semplice fuoco da campo, che però ha un ruolo centrale in New World essendo non solo il punto di spawn principale del personaggio dopo la sua morte ma anche il centro nevralgico del sistema di crafting, almeno nelle prime fasi.
Dopo aver raccolto qualche sasso e una manciata di ramoscelli abbiamo posizionato sulla spiaggia il nostro giaciglio, convogliando le risorse rimanenti nell'inventario alla realizzazione dell'immancabile ascia, fedele compagnia di qualsiasi survivalista in erba. Con essa siamo stati in grado di abbattere qualche albero e di costruire alcuni primi, rudimentali utensili come una lancia, un coltello per le pelli e un falcetto, necessario a raccogliere il grano.
Questo è stato purtroppo l'unico sguardo che abbiamo potuto rivolgere all'impianto del crafting, che curiosando tra i menù ci è sembrato particolarmente strutturato e complesso. La prova voleva focalizzarsi infatti sul combattimento tra giocatori, e incalzati dagli sviluppatori abbiamo dovuto abbandonare a malincuore i nostri attrezzi per raggiungere un piccolo avamposto colmo di armi ed equipaggiamenti di altissimo livello, grazie ai quali abbiamo potuto mettere alla prova le build più potenti di New World.
Il titolo sceglie di affrontare il tema dello sviluppo e della specializzazione del personaggio in maniera alquanto atipica, affidando all'equipaggiamento il compito di fornire all'eroe capacità e poteri sovraumani: nessun albero delle abilità, nessun libro degli incantesimi o tabella dei talenti, per diventare un mago basterà indossare specifiche vesti, e se in qualsiasi momento vorrete trasformarvi in un ranger o in un tank, non dovrete far altro che cambiarvi d'abito.
Questa scelta, a nostro avviso, rischia di rendere meno affascinante il processo tipico dei GDR col quale ogni giocatore si ritaglia un ruolo ben preciso all'interno di un party, anche se così facendo potremo rispondere in un istante a qualsiasi necessità della nostra squadra.
Mentre qualcuno opta per un set da ranger, uno da guaritore e un altro non ben specificato che include oltre a una spada e a uno scudo la veste di un medico della peste durante l'epoca vittoriana, noi scegliamo di puntare sulla forza bruta e raccogliamo il set del tank, che combina una lucente armatura con una possente ascia a due mani. Sappiamo che la sessione di oggi si concentrerà sul PvP, quindi abbiamo intenzione di mettere alla prova il combat system con la classe indubbiamente più adatta.
L'obiettivo è infatti quello di assediare una fortezza nemica, popolata da una fazione ostile a cui però dobbiamo prima dichiarare guerra. Questa meccanica non viene approfondita a sufficienza dal team che preferisce invece lanciare noi e i nostri colleghi all'assalto della roccaforte, eppure potrebbe fare la differenza. In New World saranno cruciali i rapporti tra gruppi di giocatori, e da quanto ci è parso di capire durante quella brevissima sezione dell'evento il nostro gruppo avrà la possibilità sì di iniziare le ostilità con una fazione avversaria, ma solo dopo una dichiarazione ufficiale che costa non poco denaro. La sensazione è che lo studio abbia elaborato questa soluzione per porre un limite ai conflitti tra clan, che altrimenti avrebbero potuto monopolizzare troppo facilmente l'attenzione degli utenti.
Una volta raggiunto l'avamposto nemico sapevamo che ad attenderci avremmo trovato altri giocatori, e i febbrili preparativi per l'assedio, non lo nascondiamo, hanno saputo esaltarci. Nella prima fase della battaglia abbiamo circondato il forte sotto i colpi dei tiratori e degli arcieri avversari, tentando di scoprire quale fosse il punto debole della struttura. I barili di polvere da sparo, compresi nei kit raccolti in precedenza, hanno fatto il resto: pochi minuti dopo eravamo nel cuore del piccolo castello, combattendo tra decine di altri personaggi, sconfiggendo uno a uno i pochi nemici che non si erano ancora arresi a una débâcle inevitabile.
In un survival gli attacchi e le contese tra gruppi di giocatori (i cosiddetti raid) sono all'ordine del giorno, e almeno all'apparenza lo scontro che abbiamo vissuto in New World non ci è sembrato così diverso da quelli proposti da altri esponenti del genere. È stato però molto divertente, un po' perché ci siamo trovati letteralmente circondati da altri combattenti umani ma anche per le peculiarità di ciascuna classe, che riescono a donare qualche elemento strategico a quella che altrimenti sarebbe stata una banale zuffa a colpi di spada.
Il combat system di New World è, sorprendentemente, estremamente tecnico. Dimenticatevi quelli di altri videogiochi simili, Amazon Game Studios ha riposto in questo aspetto del gioco una cura notevole, ed è comprensibile dal momento che lo sviluppatore ritiene il PvP la vera anima di questo MMO. Il giocatore ha a disposizione tre attacchi principali (base, speciale e in corsa) che deve necessariamente alternare a puntuali schivate, tenendo d'occhio nel frattempo la stamina del proprio personaggio. Quasi come in un vero e proprio Soulslike, per ottenere la vittoria dovremo rotolare ai lati del nemico nell'istante in cui esso sferra un colpo, sfruttando il conseguente buco nella sua difesa per ferirlo.
L'unica pecca di un sistema di combattimento sugli scudi è l'assenza quasi inspiegabile di un meccanismo di aggancio dei nemici, che rende spesso problematico direzionare un fendente verso l'avversario. Nelle build precedenti di New World era possibile farlo, e chiedendo agli sviluppatori quale fosse il pulsante dedicato ci è stato riferito che il lock è stato definitivamente rimosso per scelta del team . La decisione, che non comprendiamo, penalizza il gameplay che altrimenti sarebbe stato pressoché perfetto, una volta compiuti i bilanciamenti del caso.
La nostra prova si è virtualmente conclusa con la vittoria contro i proprietari del forte, anche se abbiamo avuto la possibilità di esplorare il largo segmento di mappa messo a nostra disposizione da Amazon. La sfida ci è stata posta in maniera alquanto chiara, e sono stati in pochi a rifiutarla. L'obiettivo era raggiungere la sezione più settentrionale della regione, scoprendo come l'ambientazione e i nemici NPC si sarebbero evoluti durante l'esplorazione.
Se la parte limitrofa alla spiaggia offre panorami paragonabili a quelli che i primi colonizzatori della spedizione di Colombo devono aver ammirato una volta gettata l'ancora sulle coste dell'America, a nord la scenografia cambia radicalmente, così come le creature che incontriamo. La ridente foresta che spesso abbiamo potuto contemplare nei trailer del gioco lascia spazio a un territorio montuoso arido e innevato, popolato da una razza umanoide dall'aspetto corrotto che ci ha aggrediti in più di un'occasione.
Questi combattimenti hanno dimostrato come nella build attuale di New World un guaritore sia fondamentale per la sopravvivenza del party, poiché a nord ogni creatura è molto più letale man mano che si avanza. Fortunatamente facevamo squadra con un gruppo di avventurieri e siamo riusciti a raggiungere il limite superiore della mappa, fermandoci a uno dei tanti avamposti che offrono punti di salvataggio, mercanti e postazioni per il crafting ai pellegrini. Abbiamo impiegato quasi due ore a raggiungere la nostra destinazione, tuttavia la parte visibile della mappa consisteva solo nel 20% di quella completa. Il continente sarà davvero smisurato, e siamo curiosi di scoprire quali stratagemmi saranno implementati per permettere al giocatore di muoversi all'interno di esso.
Oltre al combat system, a colpire di New World è anche il buon livello grafico di cui gode quella che è in fin dei conti una grezza versione alpha. Di survival sandbox ne abbiamo giocati tanti e tra le loro punte di diamante non ha mai figurato il comparto tecnico, ma ciononostante l'MMO di Amazon è bello da vedere e fluido da giocare, oltre a sorprendere l'utente con alcuni effetti di luce che ci saremmo aspettati più da un GDR classico che da un titolo dalle fattezze di New World. Con tutta probabilità è qui che diventano tangibili le risorse economiche di Amazon, che si affida al cloud computing per ospitare in questo bellissimo continente la bellezza di 575 giocatori per server.
La nuova creatura di Amazon potrà non essere il più innovativo degli MMORPG sandbox, ma a svilupparlo non è lo studio indipendente di turno e questo ci induce un certo ottimismo. Con nostro forte rammarico non abbiamo potuto mettere alla prova quegli aspetti del gioco che più solleticano la nostra curiosità come il crafting e l'housing, ma il combat system ci è parso del tutto solido e in grado di sorreggere l'intero impianto di New World votato al PvP.
Alcuni accorgimenti come quello del lock rischierebbero di rendere perfetto un gameplay che, come ammettono gli stessi sviluppatori, è ancora in fase di definizione e potrebbe essere cambiato nei prossimi mesi, come gran parte delle altre meccaniche.
Per farci un'idea più precisa su New World dovremo necessariamente attendere che gli Studios di Amazon compiano progressi consistenti nel tracciare il profilo di questo MMO, in grado secondo noi di ritagliarsi un posto nel mercato e di togliere anche qualche soddisfazione a Jeff Bezos.