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Activision Blizzard tra discriminazioni e molestie il CEO Bobby Kotick taglia lo stipendio del 99%

Activision Blizzard sta ancora affrontando la causa sulle molestie sessuali.

Tra tutto il quadro giudiziario che circonda Activision Blizzard, spicca un dato. Bobby Kotick, amministratore delegato della società, è emerso in più occasioni come il responsabile dell'annuncio dei prossimi movimenti dell'azienda, oltre a pubblicare dichiarazioni piene di intenzioni.

Oggi il responsabile è tornato per lanciare un messaggio pubblico rivolto a tutti i dipendenti dell'azienda. In esso, ribadisce il suo impegno verso l'intera forza lavoro nella creazione di un ambiente di lavoro sicuro, inclusivo e rispettoso. Kotick osserva che l'obiettivo è rendere Activision Blizzard un "modello nel nostro settore".

Tuttavia, riconosce che nell'ultimo decennio hanno fallito in diversi modi, poiché c'erano persone che "non si sentivano costantemente a proprio agio nel segnalare le loro preoccupazioni, o le loro preoccupazioni non venivano sempre affrontate in modo tempestivo o adeguato" e per questo si scusa con il personale. Per l'occasione il CEO ha stilato una serie di obiettivi che dovranno essere portati a termine: politica di tolleranza zero per il bullismo, aumento della percentuale di donne e persone non binarie del 50%, fine dell'arbitrato forzato delle denunce di molestie sessuali e discriminazione, maggiore visibilità dell'equità retributiva nella forza lavoro e aggiornamenti periodici sullo stato delle iniziative.

Non solo, ma Kotick ha inoltre dichiarato di fare un passo individuale verso se stesso. Nello specifico, ha chiesto al board di Activision Blizzard di ridurre il suo stipendio, quindi se verrà rispettato gli verranno addebitati 62.500 dollari, il minimo per legge per la sua posizione. Inoltre, ha aggiunto di non ricevere alcun bonus previsto nel suo contratto. Se attuata, tale misura rimarrà fino al raggiungimento degli obiettivi di impegno per l'uguaglianza e la non discriminazione.

Fonte: GamesIndustry