Activision-Blizzard denunciata ancora da due azionisti di maggioranza e questa volta c'entra Microsoft
Sono state intentate altre due cause contro Activision-Blizzard.
Ad oltre un mese dall'annuncio dell'acquisizione, i dubbi su Activision Blizzard si sono moltiplicati e sembra che molti azionisti stiamo avendo considerazioni generalmente negative al riguardo: è il caso di Kyle Watson, in California, e di Shiva Stein a New York.
La prima delle cause intentate trova che l'acquisizione da parte di Microsoft sia "ingiusta per svariate ragioni", una delle quali vorrebbe che il consiglio di Activision stia cercando di "procacciarsi benefici significativi ed immediati", e che l'accordo non sia "nel miglior interesse" di Activision Blizzard (come dichiarato, invece, da Microsoft) né in quello di Watson e degli altri azionisti.
Inoltre, a Watson non sarebbero state fornite informazioni adeguate dalla compagnia per permettergli di fare "una decisione intelligente, informata e razionale riguardo la possibilità di votare in favore della transazione proposta", a cui Activision ha risposto dicendo che presenterà le argomentazioni in tribunale.
La seconda causa è molto simile a quella di Watson e proviene da Shiva Stein, "uno dei più 'prolifici' querelanti degli Stati Uniti" con già "124 cause intentate dal 2018 al 2020", metà delle quali sollevate volontariamente.
Non ci sono ancora dettagli su quando le parti si incontreranno in aula.
Fonte: Eurogamer.net