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Activision Blizzard: i dipendenti chiedono a gran voce una riforma antidiscriminazione sessuale e di genere

Finalmente qualcosa si muove.

Sappiamo beno o male tutti quello che è accaduto in Activision Blizzard, al centro di una bufera mediatica dopo le denunce di abusi e discriminazione soprattutto di natura sessuale e di genere. La gravità di quanto accaduto nei meandri dell'azienda è davvero alta e finalmente i dipendenti stanno alzando la voce.

Non è la prima iniziativa di chi lavora lì ma questa creazione di un comitato speciale formato da 12 dipendenti, può avere grossi effetti sulla società. Secondo il Washington Post infatti, il gruppo ha raccolto un elenco di richieste contro ogni forma di discriminazione sessuale e di genere, inoltrata il 24 maggio al CEO Bobby Kotick, alla responsabile delle diversità Kristen Hines e al capo delle risorse umane Julie Hodges.

"La mia speranza nell'entrare a far parte del comitato è di non perdere fervore fino a quando non ci sarà un cambiamento significativo e duraturo", ha affermato Emily Knief, senior motion graphic designer di Blizzard. “Alla fine della giornata, mi piacerebbe andare al lavoro e non dover pensare a nient'altro che al mio lavoro. Ma sulla base di tutto ciò che è successo, anche molto prima che uscisse dai titoli dei giornali, ha occupato gran parte della mia giornata, dovendo pensare all'inerzia della leadership".

Tra le richieste troviamo il poter incontrare il coordinatore delle pari opportunità e soprattutto una limitazione delle ritorsioni contro dipendenti che avviano controversie. Anche il supporto di una rete trans è al centro del dibattito, per il supporto prima e dopo la transizione, come già accade per quella femminile già presente in azienda. Non è mancata la risposta di Activision Blizzard attraverso le pagine di GameSpot, in cui una portavoce ha affermato che molti dei provvedimenti proposti sono già messi in atto, apprezzando come questi dipendenti vogliano contribuire al miglioramento delle condizioni presenti nell'azienda. Probabilmente sentiremo ancora parlare di questo comitato ancora per un po' e potrebbe dare il via a ulteriori iniziative utili a sistemare un po' le cose prima dell'eventuale arrivo di Microsoft.

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Fonte: GameSpot