Activision Blizzard licenzia quasi 40 dipendenti accusati di molestie
Sembra che Activision Blizzard abbia iniziato a intraprendere azioni concrete.
È passato del tempo da quando hanno iniziato a diffondersi notizie su molestie e cattiva condotta lavorativa presso Activision Blizzard e solo un paio di mesi da quando il CEO Bobby Kotick è stato lui stesso coinvolto nelle accuse.
Sembra che la società abbia finalmente offerto alcune prove delle azioni intraprese, secondo un nuovo report del Wall Street Journal.
Da quando le accuse sono emerse per la prima volta nel luglio 2021, la società avrebbe licenziato o altrimenti rimosso 37 dipendenti e preso azioni disciplinari contro altri 44, raccogliendo circa 700 segnalazioni di molestie e cattiva condotta lavorativa. Un rappresentante dell'azienda ha confermato il numero di dipendenti ma ha contestato il numero di denunce di molestie, secondo PC Gamer.
Secondo Kirsten Grind del WSJ, un riepilogo di tali statistiche e delle azioni intraprese dalla società doveva essere pubblicato prima della pausa invernale. Il report, tuttavia, sarebbe stato nascosto al pubblico da Kotick, che secondo quanto riferito era preoccupato che avrebbe fatto sembrare i problemi dell'azienda più gravi. Lo stesso rappresentante dell'azienda ha contestato anche questa affermazione, aggiungendo che "il nostro obiettivo è assicurarci di avere dati e analisi accurati da condividere".
Kotick rimane in carica come CEO dell'azienda, nonostante le richieste di rimozione. Resta da vedere se il suo mandato continuerà, sostenuto dal fatto che la società ha intrapreso un certo grado di azione, o se i suoi presunti tentativi di ritardare la pubblicazione di tali informazioni si riveleranno dannosi.
Fonte: Gamepur.