Activision Blizzard tra abusi e polemiche: il gruppo ABK Workers Alliance ottiene un'importante vittoria
Un passo in avanti per il collettivo di lavoratori composto da dipendenti di Activision Blizzard.
Secondo quanto riferito, un collettivo di lavoratori composto da dipendenti di Activision Blizzard - King ha ottenuto una vittoria nella lotta in corso per i diritti dei lavoratori presso l'azienda.
Jessica Gonzalez, senior test analyst presso Blizzard e membro dell'ABK Workers Alliance, ha celebrato su Twitter "un'enorme vittoria" e ha aggiornato i follower sulle recenti concessioni fatte in merito ai lavoratori temporanei presso l'azienda. Tali concessioni rappresentano un miglioramento significativo per i lavoratori a contratto di ABK, che normalmente non otterrebbero lo stesso tipo di diritti dei lavoratori dipendenti.
Gonzalez elenca diversi punti, come un aumento della tariffa oraria minima di $17 all'ora, una promessa da parte delle altre società partner di abbinare i nove giorni di malattia annuali accumulabili di Blizzard e 13 di ferie pagate ogni anno (oltre al Ringraziamento e alle interruzioni invernali).
Tuttavia, l'ABK Workers Collective non crede che il lavoro sia finito. La stessa Gonzalez si è affrettata a dichiarare che "c'è ancora lavoro da fare" e le risposte al suo tweet hanno visto molti sostenitori cauti che si sono congratulati e hanno anche spinto per ulteriori miglioramenti. Molti hanno accolto con favore l'aumento della tariffa oraria come un netto miglioramento, ad esempio, avvertendo che $17 sono ancora insufficienti considerando il costo della vita in California.
In ogni caso, innegabilmente si stanno facendo progressi e il fatto che ABK sia disposta a venire al tavolo delle trattative è una prova del potere dell'azione collettiva. Resta da vedere se altre società seguiranno l'esempio, come Ubisoft, che è stata recentemente al centro di una petizione pubblica lanciata dal gruppo di lavoratori "A Better Ubisoft".
Fonte: Gamepur.