Activision Blizzard: la famiglia della sviluppatrice che si è suicidata chiede l'archiviazione della causa
I genitori hanno ritirato la causa intentata contro Activision Blizzard.
I genitori di una dipendente Activision Blizzard che si è tolta la vita hanno ritirato la causa contro l'azienda. Kerri Moynihan, una manager finanziaria di 32 anni di Activision, è morta nel 2017 mentre partecipava a un ritiro aziendale.
L'incidente in seguito è venuto alla luce pubblicamente nell'ambito della causa in corso in California contro Activision, presentata lo scorso luglio, che ha denunciato molteplici casi di discriminazione e cattiva condotta presso l'azienda.
A marzo di quqest'anno, il Washington Post aveva riferito che la famiglia di Moynihan aveva citato in giudizio Activision Blizzard per omicidio colposo e affermava che le molestie sessuali erano state un "fattore significativo" nel suicidio della figlia. La causa ha affermato specificamente che colleghi maschi avevano distribuito foto private di Moynihan e si erano comportati in modo inappropriato durante il ritiro aziendale dove la manager si era tolta la vita.
Ora Axios ha riferito che i genitori di Moynihan hanno chiesto l'archiviazione della loro causa. I rappresentanti sia della famiglia che di Activision hanno rifiutato di commentare la vicenda.
Fonte: GamesIndustry