Call of Duty esclusiva Xbox? Difficile per Microsoft ottenere l'approvazione normativa per un analista
Bloccare Call of Duty su PlayStation potrebbe minare anche l'acquisizione.
Come sappiamo, Microsoft ha di recente annunciato l'acquisizione di Activision Blizzard, con un accordo che si attesta a quasi 70 miliardi di dollari. Mentre Microsoft spera di completare l'acquisizione entro giugno 2023, l'accordo dovrà prima sottostare al controllo delle autorità di regolamentazione antitrust.
Le autorità antitrust mirano a mantenere appunto la concorrenza sul mercato regolamentando la condotta anticoncorrenziale delle imprese. In caso di fusioni e acquisizioni, le autorità possono vietare gli accordi che si ritiene minaccino la concorrenza sul mercato o suggerire rimedi come l'obbligo di cedere parte della nuova attività.
David Cole, proprietario di DFC Intelligence, ha dichiarato durante un'intervista: "Il grosso problema è se Call of Duty diventerà un'esclusiva Microsoft. In questo momento, non credo lo sarà. Per prima cosa, sarebbe difficile superare le autorità di regolamentazione se vogliono bloccare la concorrenza". Microsoft prevede di continuare a realizzare alcuni giochi Activision Blizzard per console PlayStation dopo l'acquisizione, e il capo di Xbox Phil Spencer ha affermato che "non è nostra intenzione allontanare le community da quella piattaforma".
Microsoft potrebbe anche non dover considerare un'esclusiva Call of Duty. Secondo Cole, Microsoft sta raggiungendo una posizione in cui non deve più competere con la sola Sony Interactive Entertainment nello spazio console, ma che deve vedersela anche con Google e Apple "nel più ampio settore dell'intrattenimento interattivo".
Fonte: Segment-Next e GamesIndustry