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Call of Duty, gli sviluppatori ammettono di 'aver incasinato' Warzone e promettono di rimediare

Call of Duty Warzone non ha retto botta, ma gli sviluppatori vogliono rimediare.

Di recente si è tenuto un meeting online tra degli sviluppatori di Call of Duty Warzone e dei creatori di contenuti vicini agli sparatutto di Activision. Durante il meeting, il team di sviluppo di Warzone ha parlato apertamente dei vari problemi che il Battle Royale ha affrontato, specialmente dopo che è stata rilasciata l'ultima Season con l'espansione contenutistica Pacific.

Il verdetto degli sviluppatori nei confronti della loro creatura è stato piuttosto acerbo: in particolare, il capo dello studio Infinity Ward Patrick Kelly, il director di Activision Josh Bridge e Eric Biesmann di Raven Software hanno detto di aver "fatto un casino. L'abbiamo rotto, non ne siamo contenti. Non ci sono scuse".

Il team si è detto scontento dello stato attuale del gioco, ammettendo inoltre che gli sviluppatori avevano "compreso i limiti della loro tecnologia" mentre gli studi dietro Warzone continuavano a integrare elementi tratti dai titoli più recenti, Vanguard e Black Ops Cold War, in Warzone. Kelly ha inoltre confermato che Warzone inizialmente doveva essere parte solo di Modern Warfare 2019, ma che la sua estrema popolarità ha portato a una continua espansione del Battle Royale, la quale a sua volta ha portato a "sfide significative nello sviluppo". "Non sembrava più Modern Warfare, e nemmeno Black Ops".

Uscito nel 2020, Warzone ha sempre fatto parlare di sé... ma non sempre in buoni termini.

I problemi arrivano anche sul lato tecnico, dal momento che lo stato del gioco rendeva incredibilmente difficile trovare e patchare i vari bug ed altri errori, ma non tutto è perduto: il team ha promesso sia di comunicare più efficientemente con i propri giocatori mostrando più trasparenza, sia di riparare quanto c'è di "rotto" e migliorare quanto c'è di funzionale.

Quali sono state le vostre esperienze con Warzone finora?

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Fonte: Kotaku