Call of Duty 2022 e Warzone sono in mano a Infinity Ward dopo la delusione COD Vanguard
"Una nuova generazione" di Call of Duty.
Call of Duty ha chiuso il 2021 sia nelle vendite che nel numero di giocatori. Una delle proprietà intellettuali più potenti e massicce nel settore dei videogiochi ha vantato pochi dati positivi nell'ultimo trimestre con il suo titolo premium dello scorso anno, Call of Duty: Vanguard. Activision Blizzard ha pubblicato i suoi risultati finanziari per l'ultimo trimestre del 2021, documento da cui vengono estratte informazioni positive da Call of Duty Mobile e nelle spese ricorrenti, ma non nelle pure vendite.
Né la critica né la community hanno celebrato Call of Duty: Vanguard come nei precedenti capitoli, soprattutto dopo due anni consecutivi di grandi traguardi per la serie. Opere come Call of Duty: Modern Warfare (2019), Warzone (2020) e Black Ops Cold War (2020) hanno soddisfatto le aspettative e aumentato il trend dei consumi in-game. Vanguard non è riuscito a mantenere quel ritmo.
Pertanto Activision ora potrà contare su Infinity Ward che non solo si occuperà di Call of Duty in uscita quest'anno, ma anche di Warzone. La partecipazione è calata anche nel battle royale, nonostante l'arrivo della nuova mappa Caldera, quindi Activision vuole rimediare alla situazione. "Il team sta lavorando al piano più ambizioso nella storia del franchise, con innovazioni leader del settore e un ambiente di franchising molto attraente", spiegano dall'azienda. La stessa Infinity Ward ha confermato che "una nuova generazione di Call of Duty sta arrivando", il che ci fa fregare le mani.
Per quanto riguarda lo stato della forza lavoro, l'azienda ha indicato di aver convertito quasi 500 lavoratori temporanei in dipendenti a tempo pieno. Inoltre, alla maggior parte dei dipendenti temporanei sono stati concessi salari più elevati e migliori benefici con permessi retribuiti.
Fonte: Wccftech