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Dave Chappelle accusato di transfobia? Il CEO di Netflix lo difende prendendo ad esempio i videogiochi violenti

Un "interessante" paragone tra videogiochi e lo spettacolo di Chappelle.

Il comico e attore Dave Chappelle è stato recentemente accusato di alimentare un atteggiamento transfobico a causa di alcuni contenuti presenti nel suo ultimo show, disponibile su Netflix, The Closer.

Nello specifico, le accuse riguardano una battuta che "paragona" i genitali delle donne trans ai sostituti vegetariani dei prodotti a base di carne, oltre al fatto che Chappelle stesso si è auto-definito "TERF"-trans-exclusionary radical feminist, ossia un femminista che rifiuta l'assunto scientifico che le donne trans sono effettivamente donne.

A questo riguardo però, la posizione di Netflix sembra essere decisa in difesa del comico e del suo prodotto: il CEO in persona Ted Sarandos è intervenuto, con un curioso paragone che chiama in causa, per una volta in termini positivi, la relazione tra i videogiochi e la violenza.

"Capiamo che con The Closer la preoccupazione non è tanto sul contenuto in sé, ma sulla possibilità che possa essere carburante per una diffusione maggiore di odio e discriminazione (...) Lo scorso anno abbiamo sentito preoccupazioni simili riguardo a 365 Giorni e alla violenza contro le donne. Se da una parte alcuni sono in disaccordo, noi crediamo fortemente che il contenuto su schermo non si traduce effettivamente a pericolo reale nel monodo."

"L'evidenza migliore per supportare questa idea è che la violenza su schermo è aumentata molto negli ultimi 30 anni, specialmente con i videogiochi sparatutto, ma nello stesso tempo la criminalità è diminuita in modo significativo in molti paesi. Gli adulti sono in grado di guardare contenuti violenti - o di godersi uno spettacolo comico - senza che questo li spinga a far del male agli altri."

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Fonte: PCgamer