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Days Gone 2 è 'morto' del tutto quando Shawn Layden ha lasciato PlayStation

L'ex figura chiave di PlayStation a quanto pare era legata a doppio filo a Days Gone 2.

Days Gone ha sempre fatto parlare di sé, nel bene e nel male: un'uscita un po' sottotono, le dichiarazioni di Sony di fermare un suo sequel in vista della performance al di sotto delle aspettative con conseguente delusione dei fan, e adesso ulteriori dettagli sulla chiusura del progetto.

In una stream andata in onda ieri, Jeff Ross e John Garvin hanno parlato delle difficoltà riguardo l'approvazione del seguito dell'ultima uscita di Bend. Sembra che, inizialmente, l'ex capo di Sony Shawn Layden avesse approvato il progetto, ma il suo abbandono della compagnia l'ha fatto chiudere.

"Era ovvio che non avremmo dovuto parlare di Days Gone mentre lavoravamo e sviluppavamo il pitch. Era chiaro che non sarebbe andato da nessuna parte. E non c'era niente nel pitch che desse buoni presentimenti al manager locale o al suo capo. Probabilmente è stato un fallimento del gruppo creativo, ma si trattava di una battaglia in costante salita".

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Con Days Gone 2 fuori dai giochi (in tutti i sensi), Bend avrebbe potuto occuparsi di qualcos'altro: Sony chiese a quale delle loro IP avrebbero voluto lavorare, Syphon Filter inclusa, ma lo studio non accolse la proposta. Dice Jeff Ross che non aveva "la minima idea su come fare un reboot di Syphon Filter". Ross ha comunque aggiunto che non sapeva se la proposta fosse veritiera: sembrava più un modo di Sony di tenerli occupati mentre cercavano un nuovo progetto da assegnargli.

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Fonte: IGN