EA ritira i suoi giochi dal mercato russo e bielorusso
Continua la presa di posizione di EA sul conflitto russo-ucraino.
Quello che sta accadendo tra Russia e Ucraina non sta lasciando indifferenti nessuno e sul fronte politico ed economico fioccano sanzioni per i fautori dell'invasione, anche i grandi publisher videoludici cominciano a dire la loro. La prima a prendere una seria posizione è stata Electronic Arts, rimuovendo prima le squadre russe dai propri sportivi, ora rimuovendo tutti i propri titoli dagli store russi e anche bielorussi.
"Continuiamo a essere scioccati dal conflitto che si sta svolgendo in Ucraina e ci uniamo a così tante voci in tutto il mondo nel chiedere la pace e la fine dell'invasione", ha affermato EA. "Siamo solidali con il popolo ucraino. La nostra preoccupazione principale è la continua sicurezza delle persone nella regione, in particolare colleghi e partner, e stiamo cercando di capire come potremmo aiutarli al meglio oltre i nostri programmi già in atto. Abbiamo deciso di interrompere le vendite dei nostri giochi e contenuti, compresi i bundle di valuta virtuale, in Russia e Bielorussia mentre questo conflitto continua."
"Di conseguenza, i nostri giochi e contenuti non saranno più disponibili per l'acquisto nella nostra vetrina della regione russa su Origin o sull'app EA, anche attraverso i negozi in-game. Stiamo anche lavorando con i nostri partner di piattaforma per rimuovere i nostri titoli dai loro negozi e fermare la vendita di nuovi contenuti di gioco nella regione".
A questo sembra unirsi anche Microsoft e forse silenziosamente anche Sony, che ha rimosso l'appena uscito Gran Turismo 7 dal PlayStation Store russo.
Fonte: Videogameschronicle.com