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Ghost of Tsushima un successo e Days Gone mezzo flop: 'paragonare solo le vendite è stupido'

Christopher Dring parla di Ghost of Tsushima e Days Gone.

Qualche giorno fa è comparsa la notizia che Ghost of Tsushima ha venduto un totale di 8 milioni di copie. In quell'occasione il director di Days Gone, Jeff Ross, ha utilizzato i social per esprimere il suo disappunto: il motivo? "Days Gone ha venduto oltre 8 milioni di copie ma per Sony era come un fallimento". Questa dichiarazione poi è stata in seguito smentita e Ross ha dichiarato che non sa il numero effettivo di copie vendute di Days Gone perché il suo metro era un sito web che traccia trofei PlayStation.

Ad ogni modo la discussione sta continuando anche a distanza di giorni: ora Christopher Dring di GamesIndustry dice la sua a riguardo. Secondo Dring, paragonare solo le vendite di Ghost of Tsushima e Days Gone è semplicemente "stupido". Ci sono molti fattori da tenere conto, soprattutto legati agli obiettivi di vendita di uno o dell'altro gioco.

"Confrontare i dati di vendita per argomentare perché un gioco dovrebbe o non dovrebbe avere un sequel è sciocco. Il successo è soggettivo. Se io ho sostenuto un esame sperando di ottenere un B, e tu hai sostenuto lo stesso esame sperando di ottenere un A, e entrambi abbiamo ottenuto un B, solo uno di noi ha avuto successo" spiega Dring. "Se per ipotesi Ghost of Tsushima aveva bisogno di vendere 6 milioni di copie per avere successo, e Days Gone aveva bisogno di venderne 10 milioni, ed entrambi hanno venduto 8 milioni, non hanno avuto lo stesso successo".

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Per Dring insomma questi paragoni lasciano davvero il tempo che trovano. Come ha sottolineato in un successivo tweet, ci sono fallimenti commerciali che hanno comunque portato allo sviluppo di un sequel, perciò è meglio non focalizzarsi troppo sui soli dati di vendita.